lunedì 24 luglio 2017

Frammenti da... sovrana lettrice



Piccoli ma significativi passaggi tratti da "La sovrana lettrice":

" Stava anche scoprendo che un libro tira l’altro; ovunque si voltava si aprivano nuove porte e le giornate erano sempre troppo corte per leggere quanto avrebbe voluto."


"«Passare il tempo?» esclamò la regina. «I libri non sono un passatempo. Parlano di altre vite. Di altri mondi."


"Leggere le dava una sensazione simile: la gioia dell’anonimato; della condivisione; della normalità. Lei, che aveva vissuto una vita diversa dalle altre, scopriva di avere un estremo bisogno di tutto questo. Fra le pagine e dentro le copertine poteva passare inosservata."

"Un libro è un ordigno per infiammare l’immaginazione".

" Ma per lei non c’era niente di più serio e nutriva per la lettura gli stessi sentimenti che certi hanno per la scrittura: era impossibile rinunciarvi e per lei, in quella fase della sua vita, era come una missione. È vero che all’inizio leggeva con trepidazione e un certo nervosismo. Si perdeva di fronte all’infinita quantità dei libri e non appunti erano venuti dopo; leggeva sempre con una matita a portata di mano, non per riassumere quello che leggeva ma solo per trascrivere i passaggi che l’avevano colpita. Fu solo dopo un anno di letture e di appunti che Sua Maestà si azzardò ad annotare un pensiero tutto suo. «La letteratura» scrisse «mi appare come un vasto paese dai confini remoti, verso i quali mi sono diretta ma che non mi sarà mai dato raggiungere. E ho cominciato troppo tardi. Non potrò mai recuperare»."

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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