mercoledì 7 dicembre 2016

Recensione: COME UN'ISOLA di Monika M.



Lucrezia è una giovane scrittrice dalla personalità forte, eppure contrassegnata da dèmoni e fragilità che desidera affrontare e superare, e per farlo cercherà aiuto presso un uomo ambiguo ed inquietante, dalle voglie insane, possessivo nei confronti della bella scrittrice, che dovrà stare attenta a custodire il proprio cuore dagli assalti di un sentimento prepotente che pian piano si fa strada dentro di lei...


COME UN'ISOLA
di Monika M.



Lettere Animate


Come un’isola è un romanzo che ha come protagonista una giovane donna e il suo amore; un amore complesso, per certi versi malato e, forse proprio per questo, seducente ma impossibile.

Lucrezia fa la scrittrice, vive a Roma da sola e all'inizio della nostra storia sta per incontrare uno sconosciuto, con cui negli ultim tempi ha intrattenuto una conoscenza telefonica.
La prima volta che, in stazione, incrocia lo sguardo conturbante di quest'uomo, Victor, Lucrezia ne è annichilita: lui riesce in poco tempo a mandarla in confusione, tanto da portarla a scappare, spaventata, come se presentisse che da quell'uomo le converrebbe mettere più distanza possibile.

Ma Victor è un osso duro e la cerca, così i due si rivedono e Lucrezia va a stare a casa di lui; la loro convinvenza è sottoposta ad una specie di "patto": la ragazza desidera che lui l'aiuti a recuperare ricordi, sensazioni, emozioni.. seppelliti in angolini buii della sua memoria e della sua mente; ricordi che forse fanno parte di vite precedenti, vite di donne che hanno vissuto sofferenze orrende e indicibili, umiliazioni nel corpo e nella mente a causa degli atti criminosi commessi, in passato, dal Santo Uffizio nel nome di una fede che di cristiano non aveva davvero niente; donne trattate e uccise come streghe, cui venivano attribuite azioni malefiche e diaboliche...

Di questi argomenti Lucrezia ama parlare nei suoi apprezzati romanzi ma adesso ha deciso di sentirli sulla propria pelle e chiede a Victor di aiutarla a rivivere i momenti terribili e dolorosi vissuti durante le torture dalle cosiddette streghe, proprio riproducendo i metodi folli e sanguinari della Santa Inquisizione per ottenere confessioni.

Sia Victor che Lucrezia pongono dei limiti a questa "esperienza" perchè entrambi, seppur iper ragion differenti, vogliono avere tutto sotto controllo, come sono abituati a fare.

Victor, dal ghigno sardonico, dagli occhi scuri e penetranti, dalla voce suadente, dall'atteggiamento spesso irritante e arrogante, dichiara di accettare questo patto con le sue condizioni, ma spesso a Lucrezia sembrerà che lui di proposito cerchi di portarla al limite della sopportazione fisica e psicologica per poterla dominare.
Durante le loro "sessioni", quando l'uomo ripropone determinate torture, accade qualcosa nella mente di Lucrezia: ricordi antichi e spaventosi le si affacciano alla mente mentre il suo corpo è "vittima" delle costrizioni fisiche cui la sottopone il suo "carnefice", Victor.

Intanto, tra i due si è instaurato un rapporto strano, sicuramente non convenzionale, in cui è difficile stabilire chi sia il dominatore e chi colui che viene dominato.
Vero è che Victor è una personalità tenace, consapevole del proprio fascino e della propria carica erotica, che sa di esercitare un controllo psicologico sulla mente di Lucrezia, che pure è una donna intelligente, ma che fa un grosso errore: apre il suo cuore al sentimento dell'amore, che può portare con sè gioia oppure il suo esatto contrario.

Victor e Lucrezia si desiderano, c'è una corrente di sensualità e attrazione che li unisce e, allo stesso tempo, li divide.

Victor è capace di amare? Potrebbe mai amare e far sentire protetta Lucrezia, o ciò che vuole da lei è la sua sottomissione, la sua ubbidienza ai propri voleri e piaceri?

Una donna come Lucrezia, amante della propria libertà e indipendenza, orgogliosa e per nulla disposta a sottomettersi a chiccchessia, potrà mai cedere a un rapporto di questo genere, in cui l'altro desidera solo possederla come e quando vuole, e dove il suo amore per quest'uomo - per il quale prova ora tenerezza ora disprezzo... - rischia di non essere corrisposto?

Lucrezia deve arrivare a capire cosa vuole fare di questo suo amore: se viverlo, provarlo e custodirlo dentro di sè nonostante tutto, affrontando a muso duro la paura di soffrire, di essere abbandonata...., oppure se chiudersi in se stessa, come un'isola che se ne sta per conto suo, resistendo alle onde, spesso rabbiose, che cercano di eroderla.

La storia tormentata di Lucrezia e del suo amore per Victor ci ricorda che amare non è così semplice, non sempre almeno, perchè abbandonarci a un sentimento sapendo che si verrà feriti richiede coraggio: il coraggio di andare oltre la paura del dolore che di certo arriverà ma che vale la pena vivere se paragonato al rimpianto di non lasciarsi andare alle emozioni travolgenti che solo un amore forte sa dare.

L'importante è rispettare se stessi e la propria libertà. Lucrezia riuscirà a farlo?

Come un'isola è un romanzo dalla trama intrigante, che ha al centro questo rapporto quasi ossessivo che lega Lucrezia, una ragazza dalla vita tranquilla ma che in realtà ha un mare in tempesta che le si agita dentro, uno spirito di ribellione verso ciò che reputa sbagliato, a Victor, un uomo complesso nell'animo, dal passato sconosciuto, che diventerà il chiodo fisso della protagonista, la sua croce e la sua delizia, che aprirà la strada ad una relazione altalenante, fatta di momenti di attrazione intervallati ad altri di allontanamento.
I riferimenti storici alle streghe e alle torture contribuiscono a dare un certo fascino alla storia.

Un libro dalla storia particolare e ben costruita, con la giusta dose di dialoghi alternati alle riflessioni della protagonista, con personaggi dalla personalità complicata, come lo è il loro legame, che viene sviscerato dal punto vista psicologico, e per questo è in grado di stuzzicare la curiosità del lettore. 

1 commento:

  1. Grazie !!! Ma che bella recensione .
    ..mi avete emozionato <3 Confesso che non è un romanzo semplice e che non sempre viene capito ...ma come Lucrezia anche io devo armarmi di coraggio se voglio venga amato :D

    RispondiElimina

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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