giovedì 20 aprile 2017

Leggere Romance - novità Butterfly Edizioni - Emma Books - Newton Compton



Buongiorno lettori!
Questa mattina mi dedicherò ad alcune interessanti segnalazioni editoriali, che spero possano incuriosirvi!

In questo post mi soffermerò sul genere romance.



Emily Pigozzi ci porta a Londra! Il suo nuovo romanzo è in tutte le librerie digitali!


IL MIO VENTO DI PRIMAVERA
di Emily Pigozzi


Editore: Emma Books
Collana: LOVE
Formato: L
Prezzo: €3,99

Giorgio considera il suo lavoro di cardiochirurgo non solo la sua missione, ma anche, e soprattutto, la sua salvezza. 
Quando però viene chiamato in un prestigioso ospedale inglese, è costretto a lasciare controvoglia la sua amata Roma e a trasferirsi a Londra. 
Alisea, italo-inglese, si nasconde nel Moon Bookshop, la libreria che gestisce con la stravagante Miss Imogen nel cuore del quartiere di Paddington. 
Giorgio e Alisea hanno alle spalle un passato difficile e traumatico con cui fare i conti, ma se lui prova a reagire mordendo la vita e vivendola intensamente, lei ha paura di amare e di lasciarsi andare a emozioni autentiche. 

Sullo sfondo di una Londra che dal gelo dell’inverno si scioglie nei colori della primavera, due anime speciali si incontrano in una storia fatta di libri, canzoni e di un amore che farà battere il cuore.

L'autrice.
Emily Pigozzi scrive da sempre. Parla troppo e legge altrettanto, adora i dolci e la quiete della notte. Per diversi anni ha lavorato come attrice, prendendo parte a cortometraggi e film e partecipando a tournée che hanno toccato i maggiori teatri d’Italia. È sposata e mamma di due bambini. Il suo primo romanzo, Un qualunque respiro (Butterfly edizioni), è uscito nel 2014. Sono poi seguiti il romance L’angelo del risveglio (Delos digital) e Il posto del mio cuore, un rosa di formazione, uscito a fine 2015 per la 0111 edizioni. Nel 2016 ha invece pubblicato Aspettami davanti al mare e Danza per me, entrambi per la collana Youfeel di Rizzoli. Un piccolo infinito addio, il suo primo romanzo in self-publishing, è uscito nel 2017 rimanendo per diverse settimane nella classifica top 100 di Amazon. I romanzi di Emily sono disponibili in tutti gli store.






“Hai conquistato ogni parte di me”
di Alessandra Paoloni


Editore: Newton Compton Editori
Genere: Romance
Pagine: 273
Costo: 2,99 € (Ebook)

Nicoletta Catullo lavora come giornalista per un un noto settimanale italiano. Ha ambizioni letterarie e un libro nel cassetto che non ha mai avuto il coraggio di far leggere a nessuno. 
La sua vita cambia totalmente quando il suo direttore le commissiona un articolo molto particolare: intervistare il cast di una nuova fiction italiana sui Borgia. 
Nicoletta ha modo non solo di conoscere personaggi già famosi ma anche Luke Grady, un giovane attore che si sta facendo ammirare nel panorama cinematografico italiano. 
Al termine delle interviste per il suo articolo, la ragazza si ritrova però a firmare, senza saperlo, un documento che la legherà per i mesi a venire a Luke Grady: l'accordo "segreto" che siglerà la "costringerà" a vestire i panni della “finta fidanzata” dell'attore, fino al termine delle riprese della fiction...


Estratti: 

"Accetta quello che ti viene offerto e fallo con un sorriso. Al resto pensa la vita"

"... capì che per quella ragazza sarebbe stato disposto ad abbandonare set e carriera, mandando tutto a monte, vanificando gli sforzi di una vita. Lei era reale, sicura, eternamente bella. Eternamente sua."



Biografia.
Alessandra Paoloni vive e lavora in un piccolo paese alle porte di Roma. Coltiva fin da bambina una passione quasi viscerale per la scrittura e la lettura, pubblicando fin da giovanissima poesie e racconti su riviste e giornali locali prima di passare ai romanzi storici, paranormal ed erotici. La sua carriera è veloce e in rapida ascesa, sia nel mercato digitale sia in quello cartaceo, con diversi editori tra cui la Delos Digital di Franco Forte per il quale pubblica "L'amante del boia". I diritti del suo ultimo romanzo "Ti regalo l'amore", uscito in self publishing nel settembre 2014 e ai vertici della classifica Amazon per numerose settimane, sono stati acquistati dalla Newton Compton Editori e arriverà nelle librerie con il titolo "Le infinite probabilità dell'amore".




Piccoli imprevisti d'amore
di Ilenia Sartori



Butterfly Edizioni
Data di uscita: 26 aprile 2017
Genere: romantico contemporaneo
Collana: Digital Emotions
Prezzo: 1,99 €

Disponibile in ebook su Amazon e Kindle Unlimited


Carlotta non crede più nelle favole e nel lieto fine. Un po' buffa e combina guai, non fa altro che lasciare dietro di sé una sfilza di figuracce che la fanno sentire sempre sbagliata. 
Ha inseguito l'amore fino a Roma, cambiando del tutto la sua agiata vita, per poi scoprire di non essere neppure ricambiata.
Sarà nel locale dove ha iniziato a lavorare da poco che il destino si divertirà con lei...
Il proprietario, dal fascino dannato e due occhi blu da infarto, le sconvolgerà i piani di conquista della sua cotta di sempre.
Ma se Diego, oltre a essere un rubacuori, non fosse sincero con lei e le nascondesse un segreto che potrebbe farla soffrire?
Carlotta farà di tutto per tenerlo lontano da sé... 
Ma l'amore è in grado di sciogliere anche il più ghiacciato dei cuori.


Ricordo inoltre che in vista della Giornata mondiale del libro, tutto il catalogo cartaceo Butterfly Edizioni sarà in offerta al 50% di sconto: 



clicca!


mercoledì 19 aprile 2017

Recensione: LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA di Dacia Maraini (RC2017)



Nella splendida e miserabile Sicilia del Settecento vive una donna speciale, il cui handicap (è sordomuta), se agli occhi della gente la fa apparire una "svantaggiata", in realtà rende i suoi sensi e i suoi pensieri più acuti e sensibili verso il mondo esterno; attraverso Marianna Ucrìa conosciamo da vicino un mondo che ci sembra antico, lontano, "arretrato" e nella sua fase più sfarzosa (ancora lontano da quel tramonto che di certo giungerà e che ritroviamo, ad es., ne Il Gattopardo), ma di cui osserviamo le fatiche, le gioie, i dolori, e anche purtroppo gli abusi nei confronti dei più deboli che caratterizzano da sempre la società umana, in ogni epoca.


LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA
di Dacia Maraini



Ed. Rizzoli
1990
Marianna Ucrìa è chiamata la mutola perché né sente né parla, e nessuno sa come mai un esserino così garbato, dalla pelle bianca e i riccioli biondi come il padre, sia una babbasuna dalla cui bocca non esce suono.
E quando è ancora piccola, suo padre decide di provare a farle tornare la voce facendole prendere uno spavento, come quello che molto probabilmente l'ha resa "handicappata".
Così la porta con sé ad assistere ad un autodafè, ma lo spettacolo drammatico e brutale della morte non produce affatto l'effetto sperato, anzi terrorizza la povera Marianna.

Gli Ucrìa sono una nobile famiglia palermitana, la cui storia è da secoli scandita da matrimoni combinati (e imposti) con altri aristocratici, innumerevoli parti, balli e cene piene di vino, buon cibo, merletti e parrucche, tristi "spettacoli" di condanne a morte..., e il destino della nostra mutola sembra già segnato e deciso dai famigliari.
Certo, se è vero che le sorelle (come il resto della maggior parte delle ragazzine perbene, future nobildonne) sono chiamate a maritarsi prestissimo con un buon partito per continuare a dar lustro alla famiglia e ad allargare i possedimenti terrieri, per la piccola Marianna le cose sono meno semplici, a causa della sua disabilità.

Per lei, il signor padre non ha altra scelta che darla in moglie ad un uomo di famiglia, per di più molto più grande d'età: lo zio Pietro, fratello della mamma. Il silenzioso, burbero e sempre accigliato "signor zio", che diventerà per la ragazzina "il signor marito zio", l'uomo cui deve obbedienza e che da lei pretende quei doveri coniugali che si risolvono ogni volta in una sorta di violenza carnale (e non solo), che vede la giovanissima moglie alla mercè di un marito che le si avvicina con la stessa delicatezza di un animale in attesa di accoppiarsi.

La giovane Marianna cresce guardandosi attorno con molta attenzione, forse perché il suo mutismo l'ha resa inevitabilmente più vigile rispetto a ciò che vede, nonché ai comportamenti e ai pensieri altrui, che a lei sembra di "sentire", come se la persona che le è accanto le riversasse inconsapevolmente addosso ragionamenti, borbottii, lamentele...; le si schiudono così saperi ignoti, e Marianna, che è sveglia ed intelligente nonostante ciò che erroneamente pensano parenti e conoscenti, impara l'alfabeto, legge tantissimo e impara a scrivere, lasciando su foglietti di carta i propri pensieri: questi sono gli unici strumenti di comunicazione col mondo.
Sviluppa una sensibilità acuta che la spinge a riflettere sulla condizione umana, su quella femminile, sulle ingiustizie di cui i più deboli sono vittime, compresa se stessa.

Seguiamo le vicende della sua vita e la vediamo diventare, da figlia compatita e sorella un po' snobbata, una sposa bambina e poi madre di diversi figli, amati sì ma sempre con la consapevolezza che è bene non affezionarsi loro troppo, visto che anch'essi, come lei, sono chiamati ad affrontare ciascuno la propria sorte: chi si sposerà prestissimo, chi si farà monaca, chi si andrà pavoneggiando come un signorotto borioso in mezzo ai contadini.
La società siciliana di quel tempo è chiusa nelle proprie regole, tipiche del mondo della nobiltà, di cui l'Autrice ci dà un quadro chiaro e disincantato, facendoci conoscere tanto il modo di essere e vivere dei ricchi signori, quanto quello misero e sgradevole dei servi.

Marianna, con il suo carattere sensibile e il suo saper scrutare negli animi delle persone, costituisce per il lettore un punto di vista che si colloca a metà strada tra questi due "mondi": da una parte lei è parte integrante del ceto nobile, ne condivide i privilegi perché lei è la duchessa, colei che veste bene, con bei gioielli e ventagli merlettati, che ha il diritto di battere i servi disubbidienti, di punire quelli insolventi; ma, forse proprio perché sordomuta, e quindi "diversa", considerata dai più un po' "scema", ritardata, riesce a capire e a immedesimarsi nei "diseredati", in questi servi selvatici, brutti, sporchi, nelle cui case (o meglio tuguri) hanno per coinquilini topi e scarafaggi.


Eppure questi ricconi, che si sentono superiori, che non esitano a trattare duramente e con fare sprezzante gli straccioni a loro sottoposti, non sono meno "selvaggi " e rudi di questi ultimi, e anzi mostrano nelle parole e negli atteggiamenti una tale grettezza d'animo e meschinità che di certo non li eleva da nessun punto di vista.

Negli anni, Marianna compirà i gesti propri di ogni donna, gioirà e soffrirà, vedrà i propri figli crescere e prendere le loro strade, il suo cuore sanguinerà nel perdere il figliolo prediletto, si interrogherà sul proprio matrimonio e su questo marito che non mostrerà mai nei suoi riguardi la benché minima dolcezza, sentirà su di sé la scarsa considerazione che i fratelli prima e i figli - oramai cresciuti - poi, nutrono per una mutola qual è lei; e quando forse meno se lo aspetta, conoscerà anche il sentimento dell'amore - di certo estraneo nel suo rapporto con "il marito zio" - e la passione, che lei vivrà con quello slancio giovanile, quella sensualità, quella voglia disperata di amare ed essere amata - unita al timore di far la cosa sbagliata - che fino a quel momento non ha mai conosciuto.

In questo bel romanzo della Maraini mi sono sentita, come lettrice, totalmente immersa nella sua narrazione, così solida, diretta ma anche coinvolgente e "viscerale" grazie tanto allo stile di scrittura e all'utilizzo di un linguaggio "popolare" - infarcito di numerose parole ed espressioni siciliane - quanto alla protagonista, questa figura femminile memorabile, fragile e forte insieme, vittima della mentalità altrui ma padrona di se stessa, che riesce ad ergersi oltre la pochezza e la miseria che la circondano e che non riescono a schiacciarla.
In lei infatti ho avvertito un fuoco, un ardore, una voglia di vivere e conoscere che fanno di Marianna Ucrìa un interessantissimo personaggio letterario, che tra l'altro non è totalmente inventato, visto che questo libro ha degli elementi autobiografici; la realtà di cui ci parla l'Autrice è dunque a lei nota in quanto di nobili origini siciliane. *.
Ed infatti, accanto a Marianna, l'altro protagonista è proprio questa terra, aspra e assolata, di cui scorgiamo la ricchezza fastosa e la povertà più nera, di cui percepiamo, pagina dopo pagina, odori, colori, grida e silenzi, sguardi e gesti, in maniera vivida e vivace; si toccano temi importanti, quali lo stupro, le spose bambine, la violenza sui deboli e gli svantaggiati, ma non mancano passaggi intrisi di cultura, in particolare delle idee illuministe (Hume in particolare) che in quegli anni si stavano diffondendo in Francia.

Marianna Ucrìa è un esempio di donna che, pur partendo da una condizione (fisica soprattutto, ma non solo) decisamente difficile, sa trovare in se stessa e nella lettura, nella conoscenza, la via per elevarsi a fronte della mentalità chiusa che la vorrebbe condizionare e segregare in un tipo di vita sterile, infelice, miserabile. È una donna che non si lascerà spezzare ma saprà affrontare la vita con quella passione che arde dentro di lei e che aspetta soltanto il momento giusto per venir fuori.

Assolutamente consigliato: è il mio battesimo personale alla narrativa di Dacia Maraini e devo dire che è stato estremamente positivo.


* La madre della scrittrice,Topazia, appartiene ad un’antica famiglia siciliana, gli Alliata di Salaparuta (fonte).

Obiettivo n.1 -
 Un libro di un autore che non avete mai letto.

Frammenti di... LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA



Ho terminato di recente LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA di Dacia Maraini, la cui protagonista è sordomuta, costretta a comunicare tramite foglietti di carta; impossibilitata com'è a interagire normalmente con il mondo esterno, Marianna ha finito per dare molta importanza alla parola scritta e, di conseguenza, ai libri e all'apprendere cose nuove attraverso la lettura.


"Fuori è buio. Il silenzio avvolge Marianna sterile e assoluto. Fra le sue mani un libro d'amore. Le parole, dice lo scrittore, vengono raccolte dal pensiero che gira come una ruota di mulino, e poi, in forma liquida, si spargono e scorrono felici per le vene. E' questa la vendemmia della divina letteratura?
Trepidare con i personaggi che corrono fra le pagine, bere il succo del pensiero altrui, provare l'ebbrezza rimandata di un piacere che apparteneva ad altri. Esaltare i propri sensi attraverso lo spettacolo sempre ripetuto dell'amore in rappresentazione, non è amore anche questo? Che importanza ha che questo amore non sia mai stato vissuto faccia a faccia direttamente? assistere agli abbracci di corpi estranei, ma quanto vicini e noti per via di lettura, non è come viverlo quell'abbraccio, con un privilegio in più, di rimanere padroni di sè?
(...) Queste letture che si protraggono fino a notte fonda sono prostranti ma anche dense di piaceri. Marianna non riesce a decidersi ad andare a letto. (...) Uscire da un libro è come uscire dal meglio di sè".

martedì 18 aprile 2017

On my wishlist: PICCOLE GRANDI COSE di Jodi Picoult // ORA CHE E' NOVEMBRE di Josephine Johnson



Libri che stuzzicano la mia curiosità.

Che ne pensate?

Il primo è della bravissima Picoult, che riesce sempre a creare storie intense e drammatiche; l'altro mi attira perchè, quando fu pubblicato - nel 1934 - sul momento l'autrice, Josephine Johnson (1910 - 1990) fu paragonata a Emily Dickinson e ad Emily Brontë e il romanzo l'anno successivo ottenne il prestigioso Premio Pulitzer.

PICCOLE GRANDI COSE
di Jodi Picoult



Aprile 2016
Ruth Jefferson fa l'infermiera ostetrica al Mercy-West Haven Hospital da tantissimi anni fa.
Durante il proprio turno, mentre sta effettuando il check-up di un neonato, viene improvvisamente allontanata: i genitori di Davis sono bianchi suprematisti e non vogliono che Ruth, afroamericana, tocchi il bambino. L’ospedale asseconda la coppia e impedisce a Ruth di avvicinarsi a Davis, ma il giorno successivo il piccolo ha delle complicanze cardiache proprio mentre Ruth è l’unica ostetrica in servizio; questa, a causa del divieto di toccare il bambino, esita prima di effettuare il massaggio cardiaco e purtroppo il bimbo muore.
Ruth finisce per essere accusata di omicidio colposo.
Kennedy McQuarrie, avvocatessa bianca, sceglie di impostare una linea difensiva che escluda a priori l’ipotesi di razzismo nei confronti dell’infermiera. Sarà la scelta giusta?
Ruth e l’avvocatessa faticano a trovare un modo di intendersi, ma la vicenda giudiziaria si rivelerà infine utile a entrambe per capire molto di più di se stesse e soprattutto per guardare il mondo da una nuova prospettiva.



ORA CHE E' NOVEMBRE
di Josephine Johnson


trad. B. Masini
Siamo negli Stati Uniti della Depressione. 
Marget, Merle e Kerrin lasciano la città con padre e madre per tornare alla terra: una famiglia piccolo borghese che si fa contadina per necessità. 
La natura è durissima, la siccità incombente. 
Mentre Marget e Merle riescono nonostante tutto ad amare la vita, Kerrin rivela subito la sua personalità sfuggente e ispida. 
Lascia la casa paterna per studiare da maestra, e quando torna trova un altro uomo: Grant, assoldato dal padre per dargli una mano nei campi. 
La sua presenza incrinerà i legami tra le sorelle, tutte innamorate di lui, spingendo la vicenda verso una molteplice tragedia. 
Dieci anni di vita, una storia di intensità travolgente narrata da Marget ventenne.



lunedì 17 aprile 2017

PROSSIMAMENTE IN LIBRERIA (aprile/maggio 2017)



Prossimamente in libreria:



  • IL BAMBINO BUGIARDO: questo romanzo mi incuriosisce perchè dell'autore (S.K. Tremayne) ho letto LA GEMELLA SILENZIOSA, un thriller psicologico che mi è piaciuto moltissimo! Anche stavolta al centro della storia vi è un bimbo dalla condotta decisamente inquietante...
  • L'AMANTE ALCHIMISTA: la vita piena e affascinante di Margherida de' Tolomei;
  • LA CASA DELLE ONDE: una storia di sentimenti e imprevisti firmata Jojo Moyes;
  • IL MIO SEGRETO: la forza dell'amore di una madre, pronta a tutto per dare un futuro al proprio figlio malato.


  • IL BAMBINO BUGIARDO 
    di S.K. Tremayne



    Ed. Garzanti
    trad. C. Marseguerra
    USCITA
    20 APRILE 2017
    Nella sua casa che si affaccia sul mare della Cornovaglia, Rachel si guarda intorno, ancora incredula al pensiero che quella villa e l'intera tenuta di Carnhallow siano casa sua. 
    Si è finalmente gettata alle spalle la sua vita tormentata grazie al matrimonio con David, un ricco avvocato londinese, e al rapporto con il figlio di lui, Jamie, un bambino timido e silenzioso, segnato dalla tragedia della morte della madre, due anni prima. 
    La donna è rimasta vittima di un terribile incidente nelle miniere sotterranee su cui si erge Carnhallow e il suo corpo non è mai stato ritrovato. 
    Rachel si affeziona al piccolo come se fosse suo, ma improvvisamente il comportamento del bambino diventa molto strano. 
    Finché una notte di tempesta, mentre lui e Rachel sono soli, le rivolge queste parole: «A dicembre morirai».





    L'AMANTE ALCHIMISTA
    di Isabella Della Spina



    Ed. Piemme
    USCITA
    24 APRILE 2017
    1527. Alla vigilia del sacco di Roma, Isabella d'Este apre le porte del suo palazzo ad aristocratici e notabili per dare loro riparo, ma consegna alle truppe pontificie una delle sue ospiti: Margherida de' Tolomei, sacrificata in cambio della berretta cardinalizia per il figlio minore. 
    Papa Clemente VII ha posto quell'unica condizione, e Isabella non ha avuto scampo, anche se Margherida è stata per lei in passato più che un'amica. 
    Così la donna, avanti negli anni, viene condotta in ceppi a Castel Sant'Angelo e rinchiusa in una cella angusta con due giovani, sospettate di stregoneria, in attesa di conferire con il Papa in persona.
    Mentre le truppe imperiali e i lanzichenecchi, seguaci di Lutero, mettono a ferro e fuoco la città, Margherida ripercorre con nuovo sguardo la sua esistenza. 
    Figlia del dotto Cornelio, profonda conoscitrice del potere delle erbe, degli influssi astrali, grande alchimista, ha sempre cercato il segreto della Pietra Filosofale; forse è questo che il Papa, nipote di Lorenzo il Magnifico, vuole ottenere da lei?



    LA CASA DELLE ONDE
    di Jojo Moyes



    Ed. Mondadori
    USCITA
    2 MAGGIO 2017


    Inghilterra, anni Cinquanta. Sfollata durante la guerra, Lottie Swift è stata accolta dai coniugi Holden a Merham, quieta località di mare. 
    Lottie ama la tranquillità del luogo, mentre Celia, la figlia degli Holden, desidera una vita più movimentata. 
    Ma quando un gruppo di bohémien si trasferisce da quelle parti, entrambe le ragazze subiscono il fascino di tanta imprevista vitalità. 
    E ciò che accade a Villa Arcadia avrà conseguenze imprevedibili per tutti coloro che abiteranno il suo mistero…



    IL MIO SEGRETO
    di Kathryn Hughes

    Ed. Nord
    USCITA
    4 MAGGIO 2017
    Quando si deve smettere di sperare? Beth se lo chiede ogni giorno, guardando suo figlio Jake in un letto di ospedale. Jake avrebbe bisogno di un trapianto, ma né lei né Michael, il marito, sono compatibili. 
    Inoltre Michael è orfano e Beth, che non ha mai conosciuto il padre, ha perso la madre poche settimane prima. 
    Quando scopre di essere stata adottata, Beth comincia a cercare eventuali parenti biologici compatibili con Jake, ritrovandosi però a combattere contro un muro di silenzi, reticenze e segreti. 
    Ma non si arrende. Perché sa che l'amore è una luce impossibile da soffocare, e sarà quella luce a mostrarle la via. Perché questa è una battaglia che deve vincere a ogni costo. 
    Perché solo ritrovando il proprio passato potrà salvare il futuro di suo figlio.


    Curiosità letterarie: Winifred Holtby (1898-1935)



    Un personaggio menzionato in "Generazione perduta" perchè amica della protagonista, Vera Brittain, è Winifred Holtby.

    Daily Mail
    Winifred Holtby (1898-1935) è stata una scrittrice, giornalista, pacifista e femminista, ricordata per il suo noto romanzo Ritorno nel South Riding (col quale ha vinto postumo il James Tait Black Memorial Prize nel 1936), in parte basato sulle esperienze della Holtby come insegnante, sui suoi ricordi d'infanzia e sulle esperienze nell'East Riding.
    Il nome di Winifred Holtby è collegato a quello di Vera Brittain, che ha parlato della loro amicizia in "Testament of youth".

    Nata a Rudston, nello Yorkshire, durante la sua prima infanzia Winifred ha sviluppato un grande amore per la campagna, per la sua gente e il suo paesaggio, ritratti nelle sue novelle.
    La madre incoraggiò la figlia a scrivere poesie sin quando questa era un'adolescente.

    Si iscrive nel 1917 a Somerville College, uno dei college femminile di Oxford, ma interruppe la sua carriera universitaria per lavorare in una casa di cura di Londra e servire come volontaria ausiliaria.
    Nel 1919 torna ad Oxford per terminare i suoi studi di storia e nel 1921diventa una delle prime donne a ricevere un diploma dall'università.

    Mentre è a Oxford incontra Vera Brittain, con la quale intreccia una forte amicizia, dopo un iniziale antagonismo .
    Quando Brittain sposa il politologo George Catlin, lei continua a vivere con la coppia.
    Dopo la laurea Holtby ha lavorato come giornalista, scrivendo per il Manchester Guardian, Daily Express, Evening Standard, Good Housekeeping, e News Chronicle.
    Nel 1926 divenne direttore del Time and Tide, un settimanale femminista. Il suo primo romanzo, Anderby Wold, uscì nel 1923.

    Oltre alla scrittura, Holtby si dedica a cause sociali e questioni internazionali.
    Nel 1926 Holtby trascorre sei mesi in Sud Africa, dove impara a conoscere le condizioni dei nativi sudafricani, cominciando a parlare a favore della sindacalizzazione dei lavoratori neri.

    Come Brittain, Holtby credeva che tutta la scrittura dovesse avere uno scopo dietro. I protagonisti dei romanzi di Holtby erano spesso donne volitive e coraggiose, che rifettevano le sue esperienze e i punti di vista femministi.
    ,
    Altre opere di Holtby includono uno studio critico di Virginia Woolf (1932); Women in a Changing Civilization (1934), una storia sul movimento delle donne che è stato un successo commerciale.
    La corrispondenza di Winifred Holtby con Vera Brittain è stata raccolta in Letters to a Friend (1937).

    La raccolta postuma di poesie, intitolata The Frozen Earth and Other Poems (1935), è stata completata da Vera Brittain.

    Holtby soffriva di una malattia al cuore, che a poco a poco le tolse ogni energia. Quando nel 1932 ebbe un crollo fisico, le fu detto che era solo stanchezza a causa di  troppo lavoro. Solo successivamente le fu diagnosticato il morbo di Bright (una malattia renale).

    Holtby è morta il 29 settembre 1935, riuscendo a completare South Riding, pubblicato con l'aiuto di Vera, suo esecutore letterario.
    South Riding ha come protagonista la figlia di un fabbro alcolizzato, Sara Burton, che è riuscita a emanciparsi diventando un’insegnante a Londra e nelle scuole per missionarie del Sud Africa.
    Quando decide di tornare nella sua contea d’origine, il South Riding, lo fa per candidarsi a guida della scuola superiore femminile, ma trova opposizione nell'aristocratico Robert Carne.
    Lottando contro il fascino dell’orgoglioso Robert, le beghe e i sotterfugi amministrativi della Contea e le difficoltà portate dalla depressione economica, Sarah si impegnerà comunque a dare alle proprie allieve una speranza per il futuro.
    Considerato un classico della letteratura inglese, venne trasposto in un film nel 1938 per la regia di Victor Saville, e in una mini serie televisiva della BBC di grande successo diretta nel 2011 da Andrew Davies.


    Somerville College Blogs!


    domenica 16 aprile 2017

    Novità Metropoli d'Asia: "Pavana per una principessa defunta" di Park Min-gyu



    Con uno stile caratterizzato da continui rimandi tra il presente e il passato e frasi spezzate come la memoria dell’io narrante, Park Min-gyu affronta con sguardo ironico e incisivo la frenesia della società contemporanea e i suoi miti di progresso. 


    Pavana per una principessa defunta 
    di Park Min-gyu

    Ed Metropoli d'Asia
    B. Merlini
    336 pp
    Euro 15,00
    Il protagonista di questo romanzo, segnato dalla separazione dei genitori (il padre, un bellissimo uomo diventato star del cinema, ha abbandonato lui e la madre, una donna dall’aspetto insignificante), conduce un’esistenza inconcludente. 
    rova lavoro nel parcheggio di un grande magazzino, dove conosce una ragazza molto brutta e stringe amicizia con un collega più grande di lui che ama molto filosofeggiare e bere birra. Siamo a metà degli anni Ottanta a Seul, un periodo di boom economico. 
    Il protagonista, che ha ereditato la bellezza dal padre, si avvicina alla ragazza, e lentamente nasce un rapporto sempre più profondo e delicato. 
    Con la complicità del collega, si crea un terzetto che trascorre insieme la maggior parte del tempo libero, in un viaggio di conoscenza reciproca e di amicizia bruscamente interrotto dal tentato suicidio dell’amico e dall’improvvisa partenza della ragazza. 
    La ritroverà dopo molte ricerche: la storia sembra destinata al lieto fine, ma un tragico incidente spezzerà questo sogno, che però riprenderà qualche anno dopo, sotto altre forme, in un gioco di prospettive e punti di vista discordanti dove niente sarà più come sembrava un tempo. 


    Se in quel momento non mi avesse stretto la mano e non avesse posato piano la sua testa sulla mia spalla... non sarei stato capace di respirare, né di aprire gli occhi in quel mare profondo dove non c’erano più pesci. Appoggiati l’uno all’altra, non parlammo più, ascoltammo semplicemente la musica, con un auricolare a testa. Let me take you down, ’cause I’m going to Strawberry Fields. Nothings is real and nothing to get hung about. Strawberry Fields forever.

    Non esiste un luogo eterno, come non esiste un uomo eterno, ma quella notte cominciai a credere che determinati ricordi possano esserlo. Quell’autobus procedeva in direzione di Seul lento come un carretto... All’interno l’aria era pesante e si percepiva una puzza di sterco di cavallo e di piedi, dato che un passeggero si era tolto le scarpe. Percepimmo quell’odore come se fosse stato sprigionato dai nostri corpi. Usciti dalla stazione dei pullman, le abbottonai il cappotto fino al collo, poi attraversammo il piazzale e il passaggio sotterraneo avvolti dall’oscurità, infine prendemmo un altro autobus per rientrare a casa. Non brillava nessuna luce colorata, ma per me, in quel momento, la notte rappresentava il Natale. Era Natale.

    L'autore.
    Park Min-gyu nasce nel 1968 a Ulsan, una piccola città della Corea del Sud. Il suo esordio letterario risale al 2003, anno in cui pubblica due romanzi che ottengono prestigiosi riconoscimenti. Per il suo stile non convenzionale, il senso dell’umorismo e la critica alla società consumistica, è considerato uno degli autori coreani più interessanti della sua generazione. Ha vinto molti premi letterari, tra cui: Munhakdonge New Writer’s Award (2003), Hankyoreh Literary Award (2003), Yi Hyo-seok Literary Award (2007), Hwang Sun-won Literary Award (2009) e Yi Sang Literary Award (2010).
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