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lunedì 16 gennaio 2023

** NUOVI ARRIVI IN LIBRERIA ** FIGLI DELLA LIBERTÀ di Paullina Simons || MRS ENGLAND di Stacey Halls




Dall’autrice di Una valigia piena di sogni (RECENSIONE) e La casa delle foglie rosse (RECENSIONE), il prequel de Il cavaliere d'inverno (RECENSIONE): una storia di sulla forza dell’amore e della passione, popolato da personaggi indimenticabili in un’America che corre veloce verso il futuro.


FIGLI DELLA LIBERTÀ
di Paullina Simons 



Bur_rizzoli historiae
trad. R. Zuppet
Prezzo: 17.00 €
Pagine: 368
Dal 17 GENNAIO 2023
È una mattina del 1899, il porto di Boston è avvolto nella nebbia.
Un piroscafo partito da Napoli comincia le operazioni di attracco; a bordo c’è Gina, un’adolescente con il fuoco nelle vene che ha lasciato il suo paesino alle falde dell’Etna in cerca di un futuro migliore. 
Quando Gina mette piede nel nuovo mondo, l’America l’accoglie con i suoi spazi infiniti e le sue ciminiere, il melting pot di visi e lingue, il labirinto di strade e palazzoni: per Gina quel caleidoscopio di promesse e opportunità è una vera e propria folgorazione e non vede l’ora di gettarsi anima e corpo in quella nuova vita. 
Quasi fosse un segno del destino, la prima persona che incontra sul molo è Harry Barrington, un giovane timido e insicuro. 
I due non potrebbero essere più diversi – lei, un’immigrata senza un soldo; lui, rampollo di uno degli uomini d’affari più in vista di Boston –, eppure l’amore tra loro è immediato, inesorabile, e, come prevedibile quando si incontrano mondi tanto lontani, ostacolato dalle rispettive famiglie. 
È con queste premesse che Gina e Harry saranno chiamati a fare una scelta di campo, sofferta e radicale: seguire la strada che altri hanno tracciato per loro o disegnarne una propria, contro tutto e tutti, trovando un difficile equilibrio tra vecchio e nuovo, obblighi e desideri, aspettative e realtà. 


❤❤❤❤❤❤


Mrs England è il ritratto di un matrimonio inglese di inizio Novecento: un matrimonio che cova, sotto la cenere delle relazioni fallite, le braci dell’inganno e della brama di potere.


MRS ENGLAND
di Stacey Halls

Ed. Neri Pozza
trad. M. Ortelio
336 pp
19 euro
Dal 24 GENNAIO 2023

Riposta la graziosa divisa del Norland Institute, la prestigiosa scuola londinese di bambinaie qualificate in cui si è diplomata, e indossatigli abiti adatti a un faticoso viaggio in treno, in un giorno del 1904 Ruby May giunge nello Yorkshire per prendere servizio presso la famiglia di Mrs England. 
Ha accettato l’incarico senza batter ciglio. Benché è la direttrice dell’istituto le abbia detto che nessuna famiglia è perfetta, gli England, con i loro bambini, la nursery separata dal resto della casa, una fabbrica tessile di proprietà e una grande dimora di campagna, le sono sembrati davvero la famiglia perfetta per una giovane bambinaia alle prime armi. 
Ad accoglierla nella fitta oscurità della notte è Charles England in persona. Grandi baffi neri, panciotto verde e l’aria di un avvenente locandiere venuto a prendere una cliente, nell’aria densa e umida dello Yorkshire, Mr England la conduce in carrozza fino a una grande casa incastonata nel fianco di una collina, poi scompare lasciandola sola in una stanza al buio con un vago odore di muffa. 
Di lì a poco, Ruby si ritrova al cospetto di Mrs England, una giovane donna con la vestaglia aperta sopra la camicia da notte, i capelli lunghi fino alla vita, un naso aggraziato e grandi occhi scuri. Soprattutto, una donna così sorpresa e impaurita da quell’incontro che a Ruby viene il dubbio di aver sbagliato casa. 
Una sensazione che si accrescerà nei giorni seguenti nei quali, in quella dimora silenziosa come una tomba e cupa, cinta com’è da una fitta foresta, Lilian England, così misteriosamente indifferente alla cura con cui una madre dovrebbe trattare i suoi figli, la guarderà non più con occhi smarriti, ma con ferocia e risentimento allorchè Mr England si concederà un atteggiamento troppo confidenziale nei suoi confronti.

martedì 10 maggio 2022

Anteprima Rizzoli Noir: 🌙 LA SETTIMA LUNA di Piergiorgio Pulixi 🌙 dal 31 maggio in libreria

 

Una bella notizia per i lettori che, come me, amano Piergiorgio Pulixi e aspettano, sempre come me, con trepidazione ogni suo nuovo libro: a fine mese lo scrittore sardo ritorna in libreria con il sequel di "Un colpo al cuore" (RECENSIONE) e "L'isola delle anime" (RECENSIONE).


Vito Strega, Eva Croce e Mara Rais tornano, insieme a tutta la squadra al completo, e non solo loro: anche il caso di Dolores Murgia, che arriva fino in Ticino, dove una ragazza è scomparsa.
Cosa unisce questo caso con quello seguito da Croce e Rais? E perché Vito è coinvolto? C'è forse qualcosa di personale che lo lega all'indagine?


LA SETTIMA LUNA
di Piergiorgio Pulixi


Ed. Rizzoli
408 pp
16 €
USCITA:
31 MAGGIO 2022

Il vicequestore Vito Strega ha di che festeggiare, mentre è in uno degli hotel più incantevoli della Sardegna:  la nascita della nuova unità investigativa sui crimini seriali.
Con lui ci sono le inseparabili ispettrici Eva Croce e Mara Rais e finalmente tutto sembra andare per il verso giusto.

Fino a quando una telefonata li riporta alla realtà: nelle terre paludose del Parco del Ticino è stato ritrovato il corpo di una ragazza.
Quando l’ispettrice Clara Pontecorvo arriva sul posto, stenta a credere ai propri occhi: la vittima ha le mani legate dietro la schiena e indossa una maschera bovina. Mancava solo questo per Clara, che ha già un grosso problema: è alta 1,98, non trova mai dei vestiti adatti a lei. Tantomeno un uomo.
L’istinto le dice che quella scena del crimine potrebbe essere la riproduzione di un altro delitto avvenuto anni prima in Sardegna.
E nessuno meglio di Strega, Rais e Croce, conosce quel caso, che aleggia ancora nelle loro vite come un’ossessione. Ora a piede libero c’è un emulatore, che vuole i riflettori puntati su di sé…
I poliziotti dovranno essere più uniti che mai, e Vito Strega, per la prima volta così vulnerabile, si troverà a fare i conti con il proprio passato.

Dall’inizio alla fine, una domanda, come un tarlo, accompagna Strega e noi lettori: sono i poliziotti a dare la caccia al killer o è lui a dare la caccia a loro?

giovedì 21 aprile 2022

[[ RECENSIONE ]] ★★ QUEL MALEDETTO VRONSKIJ di Claudio Piersanti ★★

 

Giovanni viene lasciato da sua moglie di punto in bianco ma, al di là dei dubbi, dei sospetti e delle mille domande che lo tormentano notte e giorno sui perché di questo abbandono, egli resta teneramente testardo e profondamente innamorato, e l'amore forte e sincero per la sua compagna di vita conquista il lettore per la tenacia, la dolcezza e l'autenticità.


QUEL MALEDETTO VRONSKIJ 
di Claudio Piersanti



Rizzoli
240 pp
"La felicità è leggerezza, è una cosa sottile, che se la chiami con il suo nome scompare. Dev’essere inconsapevole e senza sforzo. I suoi pensieri erano aggrappati a un concetto semplice e chiaro: che vita felice era stata la sua. Più bella di quella di un re."

Giovanni e Giulia sono una coppia affiatata e ancora molto innamorata dopo ventisei anni di matrimonio e una figlia (Lisa, che vive all'estero e che i genitori chiamano affettuosamente "la Piccola").

Lui, dopo essere stato licenziato come caporeparto in una storica azienda editoriale, si è rimesso in gioco come tipografo.
Lo conoscono tutti come un uomo gentile, sempre col sorriso stampato in faccia, che - Giovanni né è consapevole - spesso è più "di circostanza" che sincero.
Ma tant'è, e Giovanni è lontano dall'essere perfetto, nonostante sia un abitudinario amante dell'ordine e abbia in antipatia la sciatteria di ogni genere, compresa quella di chi scrive senza avvedersi degli errori che fa e, quindi, senza correggerli.
A memoria di questo suo "odio"verso gli errori c'è una scritta in tipografia, in bella vista: UN'ASINO, che fa da promemoria per ricordare che no, non è detto che gli errori arricchiscano, tutt'altro.

"gli errori dicono sempre la verità, dichiarano la tua ignoranza ma anche la tua disperazione."

Ma Giovanni è sereno e felice: ormai, dopo cinque anni dal licenziamento immotivato, è soddisfatto del proprio lavoro, ha una moglie meravigliosa accanto e pochi ma sinceri amici, come il caro e loquace Gino (sempre pronto a raccontargli dei quotidiani litigi con la bella moglie Nina) e Bruna, montanara spilungona e di poche parole (però quando parla, va dritta al sodo),sempre presente per Giovanni, che poi è suo cugino.

Certo, l'ombra della malattia e la paura della morte incupiscono spesso l'umore di Giulia, che tempo prima ha affrontato operazioni e cure per un brutto male, ma la coppia vive ogni giorno come un dono ed è felice per ogni piccolo gesto quotidiano: fare colazione insieme e senza fretta, scambiarsi un bacio volante prima di andare al lavoro e un altro più lungo la sera, quando lui torna dalla tipografia con le dita sporche d’inchiostro; stare abbracciati in giardino, tra i fiori che lei cura e innaffia con tanto amore e costanza. 

Si conoscono troppo bene, ormai, e ognuno scorge nel volto o nei silenzi dell'altro anche i più piccoli segnali di preoccupazione.
Eppure, nonostante sia un tipo precisino e metodico, l'errore scappa anche al buon Giovanni.
Semplicemente e senza che lui potesse prevederlo, accade che in un giorno come gli altri Giulia esca di casa con la valigia per andarsene e non farvi ritorno.
Dove, Giovanni non lo sa.
Perché? 

“Perdonami, sono tanto stanca. Non mi cercare.” 

Queste le uniche parole di Giulia, prima di scomparire nel nulla e scritte su una busta. 
Il marito Giovanni è interdetto, smarrito e, nella loro casa improvvisamente vuota, si sente un naufrago lontano dal porto sicuro e ormai in balia delle onde.

Cosa è successo? Si è spezzato quel dolce incantesimo che li teneva uniti? Perché? Quali sono le sue colpe?

Le domande che affollano la mente di uno sgomento e perplesso Giovanni sono tante, ma lui si sforza di condurre la vita di prima, senza interrompere le attività di sempre, che poi convergono tutte nella tipografia.
Continua a stampare, impacchettare, rilegare, accogliere clienti e commissioni; mangia poco, pian piano comincia a tornare a casa sempre meno (solo per fare la lavatrice) e preferisce fare della tipografia il proprio piccolo ma comodo rifugio.

"Gli piaceva starsene in silenzio in completa solitudine e anche in quel momento avrebbe preferito essere nella sua tana, ma gli umani devono parlare ogni tanto, scambiare qualche sorriso."

Il sorriso gentile è sempre sul suo viso, quando occorre, ma parla ancora meno di prima e preferisce starsene per conto suo; del resto, alle domande preoccupate e curiose di Gino e Bruna cosa dovrebbe mai rispondere? Che ne sa, lui, dei motivi che hanno spinto Giulia a lasciarlo senza dirgli neppure ba?

Confuso, triste, non privo di sensi di colpa, Giovanni si lascia un po' andare e il giardino della moglie, lasciato incolto e inaridito, ben rappresenta quello che c'è nel suo cuore e, ormai, nelle sue giornate.

"Con Giulia aveva tutto un suo senso, andata via lei niente lo aveva più."


Era colpa sua se il suo mondo stava svanendo? Cos'era stata la sua vita fino a quel momento: una lunga serie di piccoli miracoli salvifici? Un grande fallimento?

"Il suo mondo stava morendo nell’indifferenza generale, e questo era normale: era iniziata l’epoca degli errori. Un’asino con l’apostrofo aveva vinto."

Forse Giulia si era stancata di lui, del suo essere così... comune, noioso, banale, di una gentilezza stucchevole, privo di ambizioni?
Era fuggita da una vita senza stimoli? Dalla mediocrità della loro esistenza piccolo borghese?

Giovanni è in cerca di risposte e per caso, spulciando tra i libri della moglie, tra le mani gli capita un classico: Anna Karenina
Comincia a leggere; la mole non lo spaventa (tanto, chi gli corre dietro?) e, nell'apprendere le vicende amorose della protagonista con il suo bel Vronskij, si convince che tra quelle pagine si celi un segreto.
Anzi, il segreto, quello di sua moglie.
E se Giulia se ne fosse andata perché aveva un amante?
Può essere, no? Un amante focoso, arrogante e sicuro di sé come quel maledetto Vronskij, che ha ammaliato la sua Giulia e gliel'ha portata via.

Geloso e amareggiato, si chiude in tipografia e prende una decisione bizzarra ma, a modo suo, catartica, terapeutica quasi: copiare al computer tutto il romanzo di Tolstoj e farne una copia unica, scritta su carta pregiata, rilegata in pelle.

È la sua dichiarazione d'amore per Giulia, con la speranza che un giorno torni da lui e possa rallegrarsi per quel dono singolare e speciale, unico nel suo genere.
Il suo amore per lei non retrocede di un millimetro nel suo cuore, e Giovanni spera che in qualche modo sia così anche "per la sua regina".

La vita, caro Giovanni, è fatta così, ha i suoi alti e bassi, procede per strappi lievi e imprevedibili, ti regala giorni di sole ed altri grigi e ventosi.

Quando finalmente il cielo sembra tornare azzurro e sgombro di nuvole, e il mistero della scomparsa si svela, Giovanni sente e capisce che c’è (e forse ci sarà sempre) qualcosa che gli sfugge, che "la felicità viaggia a corrente alternata e non è priva di insidie e timori, primo tra tutti quello di perdere i suoi favori" e che tutto ciò che possiamo fare è guardare in faccia le nostre paure, accettandole.

E quando ci si ritrova l'uno accanto all'altro, non servono neanche troppe domande con relative spiegazioni: basta restare così, vicini, con la dolce consapevolezza di essere finalmente a casa, perché quando sei tra le braccia di chi ami, sei già a casa e non hai bisogno di altro.


Con una penna leggera, delicata e sincera, Piersanti ci racconta cosa accade quando in una coppia qualcosa si rompe e uno dei due si prende una pausa per staccare, per ritrovarsi, perché a volte va così: per non perdersi nel labirinto di pensieri spaventosi, per non lasciarsi soffocare dal laccio infido della paura di non farcela e di dover soccombere a qualcosa di più grande e al quale non basta la volontà per sottrarsi, forse è necessario andar via, prendere le distanze.

Ritorna a casa solo chi è partito.

Con molta sensibilità e profondità, l'Autore ci lascia entrare negli angoli meno illuminati della vita di un uomo come tanti e ci sembra di provare, insieme a lui, il suo medesimo smarrimento, la paura, i dubbi, i sospetti logoranti, il senso di vuoto davanti alla disgregazione del suo mondo, di ogni certezza, della sua piccola famiglia:

"La sua famiglia era svanita nel nulla, non esisteva più. La famiglia è una cosa transitoria, come il lavoro, del resto come l’esistenza stessa. Tutto è provvisorio ma quando lo vivi ogni momento sembra eterno."

Lo vediamo mentre cerca di sopravvivere dignitosamente aspettando il ritorno di lei, e ci fa tenerezza, perché lui ci prova a smetterla con le sue ossessioni e a tenere a bada "quei bagliori di infelicità che ogni tanto gli esplodevano in petto e lo inondavano dappertutto."

Si narra d'amore, tra queste pagine, di quello maturo e solido che però non è esente da bufere e crepe; di malattia, di come essa porti timori, insicurezza, angoscia, paura di soffrire (e far soffrire i propri cari) e di morire; di amici (pochi ma buoni) che non ti mollano neanche quando ti chiudi a riccio; di sospetti e gelosie, di sensi di colpa e dubbi, di una discreta e sommessa ricerca della felicità, che si racchiude in un giardino fiorito, in abbracci che rinfrancano, in una passeggiata in montagna.

E c'è lui, «quel maledetto Vronskij!».
Eh sì, perché lui c'è davvero, in un modo o nell'altro. Se non è "l'altro uomo", è qualcos'altro, ora sfuggente ora più evidente, ma comunque presente con la sua impronta malefica, carica di ansia e paura.
C'è un maledetto Vronskij nella vita di ciascuno di noi e, credo, tutti prima o poi ce ne rendiamo conto e lo individuiamo, proprio come succede a Giovanni.

Davvero un romanzo bello, tenero e forte come l'amore di Giovanni per Giulia, un amore che fa da filo conduttore in tutto il libro e che, lungi dall'essere sdolcinato e artificioso, è puro ed autentico.
Consigliato.


ALCUNE CITAZIONI

"Forse la gelosia consiste proprio nel non sapere, forse è soltanto un sospetto, un dubbio."

"Lei era andata in luoghi inaccessibili, estremi, aveva guardato la morte in faccia, e quell’incontro si era prolungato per mesi, forse per anni, senza che lui notasse niente. La morte non si vede, la vedi solo se muori."

"Immaginava la felicità come un castello di carte, bellissimo ma instabile e provvisorio. Niente dura per sempre, tanto meno una condizione così fragile come la felicità, che per lui significava non desiderare nient’altro."

"ci si dà alla fuga quando non c’è altro da fare. Ti inseguono cani feroci e tu scappi, non importa dove."



sabato 29 gennaio 2022

| Anteprima libri | A febbraio in libreria



Ecco alcune prossime pubblicazioni che vanno difilato nella mia lista dei desideri (quella per cui....: ma poi me ne restano mille!, avete presente? :-P ) *_*


Parto da un romanzo young adult di uno scrittore noir che amo e che fa il suo esordio nella narrativa per ragazzi: Piergiorgio Pulixi: IL MISTERO DEI BAMBINI D'OMBRA (Rizzoli, 192 pp, 12 euro, USCITA 15 FEBBRAIO 2022).

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È il 1984 quando a Stonebridge accade una tragedia: in una sola notte tutti i bambini al di sotto dei tredici anni sono scomparsi senza lasciare traccia.  
Durante il trascorrere degli anni, qualcuno racconta di averli sentiti giocare al limitare del bosco, ma in realtà ciò che visto erano soltanto le loro ombre.
Come se fossero dei fantasmi. 
Quando il 12enne Jake Mitchell scopre che suo zio Ben era uno di quei ragazzini scomparsi trent'anni prima, si ritrova a pensare sempre più spesso a quello zio che non ha mai conosciuto e che ora sente più vicino che mai.
Merito anche della mitica pallina da baseball a lui appartenuta e che Jake capisce subito avere un valore speciale.
Il ragazzino sta ancora imparando a convivere con questa nuova verità della sua famiglia quando il suo migliore amico Mike scompare nel nulla, e lui non può far altro che andare a cercarlo, contro tutto e tutti, infilandosi in un'avventura tra realtà e magia da cui nessuno tornerà più come prima...





Il castello di ghiaccio di Tarjei Vesaas (Iperborea Ed., trad. I. Peroni, 224 pp, 16.50 euro, USCITA 2 FEBBRAIO 2022) è un romanzo che si cala nelle inquietudini e nelle fragilità più insondabili dell’adolescenza attraverso una storia di amicizia e smarrimento che ha l’atmosfera sospesa dei sogni.

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Com'è l’inverno in Norvegia?
Freddo, buio, solitudine, laghi che diventano lucidi specchi d’acciaio, alberi che si trasformano in ricami di brina, monti e valli che si confondono in un luminoso biancore. 
Come se fossero sotto una cappa d'incantesimo, tutto sembra congelarsi, proprio come la cascata vicina al villaggio che il gelo ha trasformato in un castello di ghiaccio, una straordinaria costruzione di cupole, guglie, anfratti e saloni, che pare attirare tutti a sé con una forza arcana, come i castelli incantati delle fiabe o le inquietanti rocce di Hanging Rock. 

Questa è la storia di un’inspiegabile scomparsa, di una vana ricerca e di un mistero insoluto. 
Ma è soprattutto la storia di un’amicizia che scava nel cuore di due adolescenti: la vivace Siss, trascinante dominatrice tra i giovani della piccola comunità, e la bella Unn, nuova arrivata, schiva e solitaria, che ha il fascino enigmatico di chi nasconde un segreto. 

Si avvicinano non circospezione, lentamente, mettendo a nudo quell’identità complessa e indefinita tra l’infanzia e l’età adulta, quando tutto è portato agli estremi e mira all’assoluto, in un fragile equilibrio che basta poco a spezzare in dramma. 
I bambini, gli adolescenti, i marginali che Vesaas sceglie come suoi protagonisti sono forse troppo sensibili per adattarsi al mondo, ma hanno il dono di vedere l’essenziale, di ascoltare le voci dell’acqua e del vento, di lasciarsi incantare dalla bellezza della natura fino a varcare il confine tra la vita e la morte per perdersi nel suo grande abbraccio.




Dopo aver raccontato la sua infanzia a San Patrignano e la sua esperienza con la dislessia, Andrea Delogu esordisce nella narrativa. Lo fa con CONTRAPPASSO (Harper Collins italia, 432 pp, 19 euro, USCITA 24 FEBBRAIO 2022), un romanzo disturbante e avvincente, con personaggi e situazioni indimenticabili, che tiene il lettore incollato alla pagina e induce alla riflessione  sul rapporto degli umani con l'ambiente che li ospita, sulla ricchezza e lo spreco, sulle responsabilità e i limiti del potere.
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Nessuno si aspettava il Contrappasso. Eppure, in una giornata simile a tante altre, gli esseri umani  avevano iniziato a morire in modi violenti e atroci. 
Chi uccideva un animale - che fosse un insetto, un mammifero, un pesce... - ne condivideva all'istante la stessa sorte, perdendo la vita nello stesso modo. 
Il mondo a suo modo si è adattato alla nuova normalità seguendo il Piano di Sopravvivenza, fra squadre di Arginatori, sacrifici al Dovere, punizioni al Ritmo Delta, isole fantasma e colonie di ribelli. 
Ma un'indagine porta alla scoperta della verità sulla neonata società e sul suo castello di potere e sangue, spostando in continuazione il confine fra ciò che è giusto e sbagliato, fra ciò che è opportuno e ciò che è sconveniente anche se utile a conservare un tratto di umanità.


martedì 20 aprile 2021

Narrativa italiana (aprile - maggio 2021)

 

Ho notato alcuni romanzi, in uscita da poco o prossimamente, di autrici di cui ho letto qualcosa in passato e che mi sono piaciute, per cui volentieri leggerei altro. 


Parto dall'ultimo libro di Vanessa Roggeri, di cui ho letto IL CUORE SELVATICO DEL GINEPRO, FIORE DI FULMINE, LA CERCATRICE DI CORALLO.


IL BATTITO DEI RICORDI di Vanessa Roggeri (Rizzoli Ed., 300 pp, 17.10 euro, USCITA: 11 MAGGIO 2021).

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Isabel e Javier hanno una vita perfetta: sono giovani, ricchi e innamorati.
Lui è un industriale del vino dell'Andalusia, brillante e di successo, padre affettuoso di Luz, mentre lei è una moglie e una madre innamorata della sua famiglia.
Tutto finisce all'improvviso quando Javier, dopo un incidente d'auto, si risveglia dal coma: racconta dettagli di un'altra vita, cerca una donna che non è sua moglie.
Neanche l'amore e le cure mediche riescono a riportarlo indietro dal nascondiglio buio e tetro in cui si è rifugiato.
Così Isabel, disperata, decide di affidarsi alle teorie non convenzionali del dottor Pellegrini, neuropsichiatra italiano che ha dedicato l'esistenza allo studio dei reminiscenti, persone che sarebbero in grado di ricordare le proprie vite passate.
Il viaggio alla ricerca della verità condurrà Isabel dai vigneti di Huelva alla città di Argenteuil in Francia, fino alle Stanze Vaticane con i capolavori di Raffaello, dove spera di trovare le risposte a tutte le domande.
Un evento inaspettato la porterà a capire che la vita è un mistero molto più grande di quanto lei stessa immagini.
Vanessa Roggeri ci regala una storia che sfida il tempo e le convenzioni: l'incontro tra due anime che non possono fare a meno di stare insieme, oltre ogni ragione.


*****


È da oggi in libreria il romanzo di Sara Rattaro, UNA FELICITÀ SEMPLICE (Sperling&Kupfer, 243 pp, 16.90 euro).

Il destino potrà confonderci con i suoi percorsi imprevedibili, ma a salvarci sarà solo il nostro
coraggio: quello di inseguire i nostri sogni o di concederci l'occasione di amare di nuovo.


Un giorno come tanti, Cristina entra in un negozio sotto casa per fare la spesa, finché all'improvviso un uomo la afferra alle spalle e le punta qualcosa alla schiena. E così quella commissione insignificante diventa un momento cruciale, uno spartiacque tra un prima e un dopo, o addirittura tra la vita e la morte. 
Proprio in quell'attimo, ostaggio di una rapina, Cristina si vede per quella che è davvero: una madre che non ha ancora sanato la frattura profonda che la divide da sua figlia, e una figlia che non sa comprendere il desiderio di sua madre di rifarsi una vita; una vedova chiusa in un dolore indicibile, e una donna che crede di avere già amato abbastanza - forse, di non avere nemmeno più diritto alla felicità. 
È un istante sospeso, tra mille variabili e mille possibilità: una fatale follia o un soccorso insperato; un futuro da cancellare o un nuovo inizio per rinascere. 
È l'incipit geniale di un romanzo che sa sorprenderci e metterci in discussione a ogni pagina. Perché tutti noi, come Cristina, siamo sospesi tra occasioni che non sappiamo cogliere e scorci di felicità che ci fanno paura, tra mani che la vita ci tende e assi nella manica che potrebbero regalarci la mossa vincente.



*****


Di Ritanna Armeni ho letto l'anno scorso il libro sulle "streghe della notte", UNA DONNA PUO TUTTO.


PER STRADA È LA FELICITÀ (Ponte alle grazie, 256 pp., 16 euro, USCITA 6 MAGGIO 2021).

Rosa è una brava ragazza di provincia che arriva a Roma a vent'anni con l'obiettivo di laurearsi e trovare un lavoro. Ma siamo alla vigilia del Sessantotto e il fermento della rivolta abita ovunque: nei viali dell'università, sugli striscioni delle piazze, ai cancelli delle fabbriche. 
Quando il movimento studentesco esplode tutto cambia, anche Rosa. 
In quei mesi incandescenti in cui si occupano le facoltà, si scatena la violenza di manganelli e lacrimogeni, si assapora la sferzante allegria della ribellione, Rosa si trasforma in una giovane donna, va a vivere in una comune, prende in mano la sua vita e ne paga pegno. 
Orientandosi fra amore e amicizie, tra i grandi classici del marxismo e un movimento che vuole cambiare il mondo, incontra un'altra Rosa, Rosa Luxemburg, e con lei intreccia un rapporto serrato con momenti di complicità e di rottura, di immedesimazione e di lontananza. 
Il vento del nuovo femminismo conduce la «brava ragazza» e le sue compagne in percorsi sconosciuti, rende la loro voce più netta, la lotta più chiara e autonoma. 
Rosa vive gli anni della ribellione all'ordine maschile e partecipa all'assalto al cielo delle giovani donne che colgono a piene mani l'occasione di diventare sé stesse, di cambiare la loro vita e quella di chi verrà dopo di loro.



domenica 21 marzo 2021

My Wish List (marzo 2021)

 

Altri romanzi si aggiungono alla mia sempre più chilometrica lista dei "libri che vorrei".


La storia vera dell'inaspettata amicizia fra due padri, un palestinese e un israeliano, che hanno rispettivamente perso le loro figlie a causa della violenza e che trasformano il loro dolore in attivismo per la pace. Una storia epica raccontata sullo sfondo delle tensioni irrisolte nel cuore della Terra Santa.


APEIROGON
di Colum McCann


Ed. Feltrinelli
trad. M. Magrì
528 pp
22 euro
Marzo 2021

Bassam Aramin è palestinese. Rami Elhanan è israeliano. 
Il conflitto colora ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, alle scuole che le loro figlie, Abir e Smadar, frequentano, ai check point. 
Sono costretti senza sosta a negoziare fisicamente ed emotivamente con la violenza circostante. 
Come l'Apeirogon del titolo, un poligono dal numero infinito di lati, infiniti sono gli aspetti, i livelli, gli elementi di scontro che vedono contrapposti due popoli e due esistenze su un'unica terra. 
Ma il mondo di Bassam e di Rami cambia drammaticamente e irrimediabilmente quando Abir, di anni dieci, è uccisa da un proiettile di gomma e la tredicenne Smadar rimane vittima di un attacco suicida. 
Quando Bassam e Rami vengono a conoscenza delle rispettive tragedie, si riconoscono, diventano amici per la pelle e decidono di tentare di usare il loro comune dolore come arma per la pace. 

Nella sua opera più ambiziosa, McCann crea Apeirogon con gli ingredienti del saggio e del romanzo. 
Attraversa i secoli e i continenti, cucendo insieme tempo, arte, storia, natura e politica, in un racconto nello stesso momento struggente e carico di speranza. Musicale, cinematografico, muscolare, delicato, Apeirogon è un romanzo per i nostri tempi.



*****


NON SVEGLIARTI
di Liz Lawler


Newton Compton
trad. J. Palladini
320 pp
Quando Alex Taylor apre gli occhi, è distesa su un tavolo operatorio. Deve avere avuto un incidente, per questo non ricorda nulla. 
Ma è un medico, lavora in un ospedale, e sicuramente a breve i suoi colleghi la aiuteranno a ricostruire cosa è successo. 
C'è solo un problema... 
La persona che le sta di fronte non è un medico. 
E la scelta che la obbliga a compiere è indicibile. 
Poi Alex si risveglia. È molto confusa e non ha idea di come possa essersi salvata. 
Non appena i primi ricordi dell'esperienza traumatica riappaiono, nessuno è disposto a crederle. Le dicono che ha immaginato tutto, che è stato solo un brutto incubo. 
Emarginata dai colleghi, dalla famiglia e dal partner, Alex sta per cedere definitivamente all'idea di essere diventata pazza... ma poi incontra un'altra vittima.


*****

                                
Viscerale, onesto fino alla brutalità, La spinta è un viaggio ipnotico e necessario nella psiche di una donna a cui nessuno è disposto a credere.

«C'è una storia, scritta nei nostri geni, che si tramanda di generazione in generazione. Da madre a figlia, il buono e quel che buono non è. Non possiamo scegliere la nostra eredità. Non possiamo scegliere chi siamo.»


LA SPINTA
di Ashley Audrain


Ed. Rizzoli
trad. I. Zani
348 pp
Gennaio 2021
È la vigilia di Natale e Blythe è seduta in macchina a spiare la nuova vita di suo marito. Attraverso la finestra di una casa estranea osserva la scena di una famiglia perfetta, le candele accese, i gesti premurosi. E poi c’è Violet, la sua enigmatica figlia, che dall’altra parte del vetro, a sua volta, la sta fissando immobile. 
Negli anni, Blythe si era chiesta se fosse stata la sua stessa infanzia fatta di vuoti e solitudini a impedirle di essere una buona madre, o se invece qualcosa di incomprensibile e guasto si nascondesse dietro le durezze e lo sguardo ribelle di Violet. 
Quando ne parlava con Fox, il marito, lui tagliava corto, tutto era come doveva essere, diceva. 
Era cominciata così, o forse era cominciata molto prima, quando era stata lei la bambina di casa. 
Blythe ora è pronta a raccontare la sua parte di verità, e la sua voce ci guida dentro una storia in cui il rapporto tra una madre e una figlia precipita in una voragine di emozioni, a volte inevitabili, altre persino selvagge. 
Un tour de force che pagina dopo pagina stilla tutto quel che c’è da sapere quando una famiglia, per preservare la sacralità della forma, tace.




*****

Romantico, ribelle, spregiudicato ha fatto conoscere al mondo il talento letterario di Michael Cunningham.


CARNE E SANGUE
di Michael Cunningham

Ed. Bompiani
392 pp
Jonathan e Bobby: sono amici inseparabili e poi confidenti e amanti nel corso di un’appassionata e difficile adolescenza a Cleveland, Ohio. 
La vita e il capriccio del destino li separano, per poi farli incontrare a New York solo anni più tardi. 
Jonathan ora vive con una donna, Clare, la sua amica più cara. 
Bobby si trasferisce a casa dei due e, quando comincia una relazione con la ragazza, gli equilibri sentimentali e psicologici dei tre ne vengono lentamente ma inesorabilmente sconvolti. 

In questo romanzo d’esordio, l’autore racconta le incertezze dell’amore e la ricerca di un nuovo equilibrio in un mondo che si sforza di non crollare sotto il peso delle convenzioni che si sfaldano.





mercoledì 6 gennaio 2021

On my wishlist - Anteprima: UN COLPO AL CUORE di Piergiorgio Pulixi (26 gennaio 2021)


 

Il 2021 è appena entrato e la mia lista dei libri che vorrei leggere si è allungata :o)

Eccone alcuni che mi hanno attirato molto.


IL MARE E IL SILENZIO di Peter Cunningham (Ed. SEM, trad. L. Grandi, 221 pp, Ottobre 2020) 

Irlanda, anni Quaranta. Giovane e bellissima, Iz vive sulla costa sudorientale con suo marito Ronnie, vicino a un mare spesso inquieto che ama contemplare. 
Le circostanze che l'hanno portata ad abitare non lontano da Monument, una città portuale, sono però avvolte nel mistero. L'emergenza mondiale si è infatti riflettuta nel microcosmo di Iz che, dopo aver conosciuto il vero amore, è stata costretta da ragioni più grandi di lei a fidanzarsi con un uomo che non amava in nome della sicurezza finanziaria e poi a sposare Ronnie per il bene della sua famiglia. Inizialmente le cose con il marito sembrano funzionare, ma poi precipitano man mano che le debolezze di Ronnie vengono alla luce. 

Ripercorrendo i decenni successivi alla conquista dell'indipendenza da parte dell'Irlanda, tra le brucianti questioni di classe e gli scontri fra protestanti e cattolici, "Il mare e il silenzio" è un'epica storia d'amore ambientata tra gli sfarzi del ceto privilegiato anglo-irlandese ormai in declino, che Cunningham ritrae con sapiente maestria.



LA CLASSE di Christina Dalcher (E, Nord, 416 pp)

Di questa scrittrice ho letto in passato VOX (RECENSIONE).

Immagina una scuola in cui non c'è spazio per i favoritismi e tutti sono giudicati in base ai risultati. Una scuola in cui gli studenti migliori non vengono rallentati dai mediocri o presi in giro dai bulli. 
In America, tutto questo è diventato realtà grazie al Q, un quoziente calcolato sulla base di test e sulla condotta, che determina l'istituto da frequentare: gli alunni più brillanti vengono ammessi nelle impegnative Scuole Argento, che assicurano l'ingresso ai college più esclusivi, mentre gli studenti normali rimangono nelle Scuole Verdi.

Le «mele marce», invece, sono allontanate dalle famiglie e portate nelle Scuole Gialle, delle strutture isolate dove imparano le materie di base e la disciplina. E per fare in modo che nessuno rinunci a migliorarsi o si sieda sugli allori, i test Q vengono ripetuti ogni mese. 
Elena Fairchild ha partecipato alla creazione del sistema Q e lo riteneva la chiave per una società più equa, più giusta. Adesso però, dopo alcuni anni come insegnante in una Scuola Argento, è tormentata dai dubbi: sebbene abbia accolto diversi alunni provenienti dalle Scuole Verdi, non ha mai visto qualcuno tornare dalle Scuole Gialle. 
I genitori ormai temono quel pulmino che passa di casa in casa il giorno successivo all'esame. E ora anche lei è una di quei genitori: sua figlia Freddie ha ottenuto un risultato troppo basso e le verrà portata via. Senza esitare, Elena si fa bocciare al test Q per insegnanti e viene trasferita nella stessa Scuola Gialla della figlia. 
E lì scoprirà che, quando le persone sono ridotte a numeri, non c'è limite a quello che può succedere a chi non conta più nulla…


** AGGIORNAMENTO **

Inserisco nella lista dei desideri l'ultimo romanzo di un autore che amo molto; è in uscita il 26 gennaio.



UN COLPO AL CUORE
di Piergiorgio Pulixi



Nero Rizzoli
19 euro
USCITA 26 GENNAIO 2021
"Occhio per occhio, dente per dente" è la regola del serial killer che ha deciso di riparare i torti del sistema giudiziario. 
Dove non arrivano le giurie, arriva lui, rapendo, torturando ed eliminando i criminali che l'hanno fatta franca. 
Indossa una maschera dai tratti demoniaci, e si fa annunciare ogni volta da un video intitolato La Legge sei tu in cui chiede alla gente di pronunciarsi in giudizio tramite votazioni anonime e irrintracciabili. A colpi di clic il richiamo alla giustizia sommaria diventa virale. 

Vendicatore spietato come il conte di Montecristo, villain incendiario al pari del Joker che sollevò Gotham City, il Giustiziere gioca la sua partita mortale. 
L'indagine sul caso che sta scuotendo l'Italia è affidata al vicequestore Vito Strega, esperto di psicologia e filosofia, tormentato criminologo dall'intuito infallibile, avvezzo alla seduzione del Male. 

Lo affiancano le ispettrici Mara Rais ed Eva Croce. Diverse come il giorno e la notte, le due formano una coppia d'eccezione: i modi bruschi e l'impulsività di Mara sono compensati dall'acutezza e dal riserbo sfuggente di Eva. 

Tra la Sardegna e Milano, i tre poliziotti dovranno mettere in gioco tutto per affrontare un imprendibile nemico dai mille volti e misurarsi ciascuno con i fantasmi del proprio passato.
Piergiorgio Pulixi compone un viaggio nell'incubo di questo tempo rabbioso segnato dall'odio, dal furor di popolo e dalla gogna mediatica, fino alla scoperta di una verità che illumina di luce sinistra il senso stesso del fare giustizia.

Mara ed Eva le abbiamo già conosciute in L'ISOLA DELLE ANIME.

mercoledì 15 luglio 2020

Recensione: GLI SCOMPARSI di Alessia Tripaldi


Un cadavere orribilmente mutilato, rinvenuto nel bosco; un ragazzo smarrito e magro, l'unico che potrebbe dare informazioni utili per l'inspiegabile omicidio; una giovane donna, commissario di polizia, alla ricerca di risposte racchiuse tra i fitti percorsi di boschi impenetrabili tanto quanto la mente del ragazzo; un giovane uomo appassionato di Criminologia con un cognome attorno al quale pesano pregiudizi e diffidenza.



GLI SCOMPARSI
di Alessia Tripaldi



Rizzoli Ed.
398 pp
19 euro
Luglio 2020
Lucia Pacinotti è un commissario di polizia che una mattina si trova davanti al cadavere di un uomo ucciso a coltellate, il cui volto è stato preso a sassate con foga e i cui occhi sono stati cancellati con due incisioni a forma di croce; quel corpo così malridotto è irriconoscibile, non ci sono documenti grazie ai quali risalire alla sua identità e l'unica persona che potrebbe fare chiarezza in questo senso pare non essere in grado di dare tutte le risposte.

Risposte che sono invece urgenti, per avere una prima pista dalla quale partire, per capire chi abbia ucciso con tale ferocia lo sconosciuto rinvenuto in un tumulo di sterpaglie.
Il giovanotto trovato nel bosco accanto al cadavere dichiara di chiamarsi Leone e di essere il figlio dell'uomo, di aver sempre vissuto nei boschi da solo con il padre e senza altre persone attorno.

E' evidente come si tratti di un ragazzo fragile, spaventato, e l'eccessiva magrezza, il mutismo nel quale si chiude dopo aver dato poche e vaghe risposte, lo sguardo inquieto e perplesso proprio di chi non capisce certe domande, fanno pensare che ci sia qualcosa di strano dietro i suoi brevissimi racconti.
Lucia non capisce se Leone sia un po' tardo o se sia stato il tipo di vita - dura, priva di agi, solitaria e selvaggia - a renderlo così, "sulle sue", chiuso, diffidente e con una luce ferina negli occhi, solitamente abbassati per non incrociare quelli altrui.

Chi è Leone? Si chiama davvero così e il morto è realmente il padre?
Quale segreto si nasconde tra le montagne impenetrabili del Centro Italia? 

Le domande cui il bel commissario deve tentare di dare risposta sono più d'una e lei e l'ispettore Fabrizio Mori non sanno da dove partire.
Ed è la consapevolezza del buio, in cui ha appena cominciato a brancolare, ad accendere una lampadina nella sua testa: e se provasse a chiamare il suo vecchio compagno di università, Marco Lombroso?

I due hanno frequentato insieme Criminologia (anche se Marco non ha mai completato gli studi), e durante gli anni universitari avevano stretto una bella ed intima amicizia, fatta di ore trascorse a parlare di delitti e crimini misteriosi e complessi, cercando di fare ipotesi per individuare moventi ed assassini.
Eppure qualcosa a un certo punto si era spezzato e, dopo un singolo attimo di intimità in cui i due ragazzi si erano lasciati andare alla passione, Marco è fuggito senza dare più segni di vita, e lasciando amareggiata e delusa la sua amica Lucia.

Marco, un vero e proprio orso solitario, taciturno, introverso, incapace di stabilire delle vere e ricche relazioni umane (pur essendo lui molto interessato all'essere umano, o meglio ai suoi processi mentali), negli anni passati si era completamente perso tra le foto di criminali e le annotazioni del suo trisavolo, il celebre e discusso Cesare Lombroso -, contenute in un baule tenuto intenzionalmente nascosto.
Marco aveva capito che - pur sbagliando nel credere che fosse possibile individuare un potenziale criminale sulla base di specifiche caratteristiche fisiche - il suo trisnonno aveva fatto qualcosa che prima di lui a nessuno era venuto in mente: ascoltare i criminali, entrare in empatia con loro, per penetrare nei meandri della loro mente.

Ed è quest'ultimo importante aspetto che rende Marco vicino a Cesare Lombroso: il desiderio (o l'ossessione?) di trovare la chiave d'accesso alle zone d'ombra della mente umana.

Quando Lucia lo chiama in causa perché l'aiuti a dipanare il mistero del “ragazzo dei boschi”, Marco è  costretto a riaprire il vecchio baule e, nei pattern che collegano i crimini più efferati della Storia, cercare di vedere la verità che spiega i come e i perché; ma per trovarla è necessario addentrarsi nei fitti boschi delle montagne e in quelli ancora più intricati dell’ossessione per il male.

Lucia e Marco cominciano a lavorare di nuovo fianco a fianco, come una squadra, e trovando l'affiatamento di un tempo; gli ostacoli non mancano sin da subito, eppure Marco riesce ad entrare in contatto con un soggetto complesso come Leone e a parlargli in modo da dissuaderlo a fornirgli informazioni utili.

Ciò che apprendono è una verità dolorosa, che li sgomenta e li getta in un profondo turbamento: Leone è stato un bambino che ha avuto la sfortuna di incontrare un "orco cattivo", un mostro che lo ha sottratto alla propria vita, alla propria famiglia, per portarlo con sè in una tana nascosta nei boschi di montagna, crescendolo con estrema durezza, secondo la propria visione della vita, del mondo, i propri "princìpi di fede", facendo di Leone un suo piccolo discepolo, completamente asservito a lui, manipolato, trattato come un animaletto selvatico da addestrare, da preservare - secondo la mente malata di questo rapitore - rispetto a un mondo che vive nel peccato.

Nel proseguire le ricerche, facendo domande alle persone del posto, ricostruendo il possibile profilo e dell'uomo ucciso e dello stesso Leone, grazie in particolare agli archetipi di Jung*, Marco e Lucia riescono ad ottenere risultati che via via rendono il quadro della situazione più nitido: scoprono l'identità del rapitore e tante informazioni che permettono loro di capire perchè e come abbia agito negli anni, e ad emergere chiaramente è che gli scomparsi per mano di questo invasato sono tanti...

Quanti bambini innocenti sono stati strappati ai loro cari, alla loro infanzia... per essere catapultati in un vero e proprio inferno, fatto di botte, fame, sete, abusi fisici ed emotivi, ore intere trascorse nel buio di una prigione  fredda e fetida?
E soprattutto, che ne è stato di queste creature? Sarà possibile ritrovarle vive e salvarle?

E' l'obiettivo più importante che si è prefissa Lucia: arrivare in tempo e salvare le vittime, e per far questo devono ricorrere a ciò che è disposto a raccontare e ricordare Leone, spinto dalle domande insistenti e pertinenti di un sempre più coinvolto Marco.

Marco Lombroso è un protagonista affascinante proprio perché, pur avendo tutte le carte in regola per essere un buon criminologo - di quelli bravi, che aiutano la polizia ad acciuffare un serial killer -, cova dentro di sè qualcosa di vagamente inquietante, di oscuro, di respingente, e la parentela con uno scienziato che ha fatto tanto parlare per le proprie idee e i propri studi su chi commette crimini, contribuisce a conferirgli questi tratti: nel suo approccio ai criminali, a guidarlo è unicamente la ricerca della verità e della giustizia, o c'è un interesse più morboso verso i meccanismi psicologici che stanno alla base di un comportamento delittuoso? 

"..mi porto dentro anche la sua malattia! (...) Sono ossessionato come lui dagli psicopatici, dai criminali, e sai perché? Perché siamo come loro, le nostre menti sono deviate come le loro! Vogliamo capirli, riusciamo a capirli, perché abbiamo lo stesso buco nero nel cervello!" 


Lavorare a questo caso fa venire a galla i lati più oscuri della sua mente e della sua anima, quelle zone buie che lui per primo vorrebbe non avere e non mostrare, cosciente di come esse lo gettino in uno stato ossessivo in cui si lascia completamente fagocitare dalla ricerca di connessioni e schemi utili a conoscere le personalità degli psicopatici, a comprenderne e prevederne azioni e comportamenti.


Al suo esordio, Alessia Tripaldi ha scritto un thriller davvero appassionante, creando alla perfezione un'atmosfera ricca di pathos, in un saliscendi di tensione narrativa che ti risucchia nel medesimo vortice dei protagonisti.

Di questo romanzo mi è piaciuto tutto: l'ambientazione del delitto e dei rapimenti (il bosco, un luogo difficile da penetrare, conoscere, e in cui smarrirsi è fin troppo facile, il che lo rende angosciante); i riferimenti a casi di minori scomparsi, reali e tristemente famosi; la centralità di Jung (e dei suoi archetipi), e del defunto Lombroso, la cui presenza aleggia in tutto il libro e influenza suo malgrado Marco, che da una parte vorrebbe potersi liberare del peso di questo cognome e da ciò che esso comporta, dall'altra ne è inevitabilmente soggiogato, e noi lettori lo siamo insieme a lui; tutta la parte (triste e dolorosa) relativa alle povere creature rapite e al loro rapitore; il lavoro investigativo condotto per scandagliare nelle vite delle persone coinvolte nel caso e per poter comporre un puzzle tutt'altro che semplice; il rapporto complicato tra Lucia e Marco, la cui comune passione per la criminologia è un aspetto che li accomuna e, al tempo stesso, potrebbe finire per dividerli. 
Mi ha rapita, in generale, la bravura dell'Autrice nel prendermi per mano e condurmi in un viaggio dove la ragione cede il posto alla pazzia, al fanatismo pericoloso, a vizi segreti e patologici; tra le maglie di un'ampia e intricata indagine su minori scomparsi/rapiti vengono fuori le ombre inquietanti che accompagnano ciascun uomo e, come non di rado accade, ad essere colpevole è colui che dall'esterno sembra essere una brava persona, magari anche molto religiosa e pia, e che invece nasconde dentro di sè un buco nero di follia, di sadismo, che le fa compiere cose orribili.

Non riesco a trovare nessuna pecca in questo libro, se non che a un certo punto è terminato, ahimé; è uno di quei libri che, quando inizi a leggerli, non accetti distrazioni e vorresti andar dritto come un treno fino all'ultima pagina per non perdere una virgola e risolvere ogni singolo nodo, rispondere a tutti i perché.

Ringrazio di cuore l'Ufficio Stampa della Rizzoli per la copia omaggio e non mi resta che consigliare caldamente questo romanzo, in special modo a quanti sono appassionati di questo genere. 



*un archetipo è una struttura, una configurazione della psiche, che può in modo del tutto autonomo e orientativo dare forma a contenuti del pensiero, emozioni e comportamenti finalizzati negli esseri umani (fonte).

mercoledì 17 giugno 2020

ANTEPRIMA RIZZOLI: “Gli scomparsi” di Alessia Tripaldi – In libreria dal 7 luglio



Lettori, vi segnalo l’uscita del nuovo romanzo di Alessia Tripaldi, Gli scomparsi, in libreria dal 7 luglio.


Si tratta di un thriller appassionante e psicologico in cui il discendente di Cesare Lombroso indaga su una serie di inquietanti rapimenti di bambini. 


400 pp
19 euro
USCITA 7 LUGLIO 2020
Un cadavere mutilato emerge da un tumulo di sterpaglie. 
Un ragazzo scalzo e magro dice di chiamarsi Leone e che quello è il corpo di suo padre, con cui ha sempre vissuto nei boschi. 
Quale segreto si nasconde tra le montagne impenetrabili del Centro Italia? 
La risposta spetta al commissario Lucia Pacinotti. 

«Un’altra sigaretta e poi vado» è la frase che ripete tra sé mentre è appostata in macchina cercando il coraggio di bussare alla porta del suo vecchio compagno di università, Marco Lombroso. 
Nonostante la frattura improvvisa che li ha separati anni prima, lui è l’unico che può aiutarla a dipanare il mistero del “ragazzo dei boschi”. 
Ciò che Lucia non sa è che bussando a quella porta costringerà Marco a riaprire anche il vecchio baule ereditato dal suo avo, Cesare Lombroso. 
Tra le pagine dell’Atlante dei criminali, nei pattern che collegano i crimini più efferati della Storia, si cela la verità, ma per trovarla è necessario addentrarsi nei fitti boschi delle montagne e in quelli ancora più intricati dell’ossessione per il male. 

Una forza narrativa irresistibile, una tensione travolgente, dei personaggi pieni di difetti ma che ameremo alla follia: sono solo alcuni degli ingredienti di questa storia. Alessia Tripaldi ci conduce nei labirinti della psiche umana, in bilico tra luce e ombra.

Gli scomparsi non è solo un thriller psicologico che toglie il respiro: è il viaggio al termine della ragione dove si nasconde l’altra faccia di ognuno di noi. 



venerdì 21 febbraio 2020

Le nuove uscite Nero Rizzoli: "I segreti del professore" di Cristina Rava || "Dove crollano i sogni" di Bruno Morchio



Carissimi lettori, vi presento i due nuovi romanzi Nero Rizzoli: I segreti del professore di Cristina Rava in uscita il 25 febbraio 2020 e Dove crollano i sogni di Bruno Morchio in uscita il 17 marzo 2020.


I segreti del professore 
di Cristina Rava


Rizzoli
358 pp
19 euro
USCITA
25 FEBBRAIO 2020
«Nelle Langhe del commissario Rebaudengo la verità è un gioco di ombre.»

Regna la pace al confine tra il basso Piemonte e la Liguria di Ponente, tra un cielo pallido di fine inverno e il tenero verde delle colline. 
Ma è solo apparenza. Ci può scommettere l’ex commissario Bartolomeo Rebaudengo. 
A richiamarlo all’azione dal suo ritiro a vita privata provvede Ardelia Spinola, il medico legale che non ha mai imparato a mettere la giusta distanza tra sé e i cadaveri distesi sul tavolo autoptico. 
Adesso il poliziotto deve vedersela con una scia di sangue che parte da Alassio e si perde in Alta Langa, con una serie di delitti dietro cui sembra celarsi la mano di un serial killer. 
Tre fori di proiettile, a formare un triangolo scaleno sul petto delle vittime, sono la firma dell’assassino. 
Mentre la nuova amicizia tra Bartolomeo e Ardelia nasconde a fatica le tracce dell’antica passione, il segugio piemontese comincia la caccia. Stavolta, però, battere la pista giusta è davvero difficile: una giovane scrittrice, un anziano prete e un enigmatico professore custodiscono segreti inconfessabili. 

E le menzogne confondono la verità come la nebbia appanna il profilo dei crinali. Nelle pieghe di un’affilatissima commedia nera, Cristina Rava si conferma una voce unica nel sondare i tempestosi rovesci dell’amore proibito, negato, tradito, che tutto travolge e sconvolge.

L'autrice.
CRISTINA RAVA è autrice della serie del commissario Rebaudengo e delle inchieste del medico legale Ardelia Spinola. Per Rizzoli ha pubblicato Di punto in bianco (2019).




Dove crollano i sogni 
di Bruno Morchio


Rizzoli
240 pp
18 euro
USCITA
17 MARZO 2020
«All’ombra del ponte, c’è chi è disposto a tutto per fuggire.»

Dalla periferia della Certosa il mare non si vede. Lì la gente tira a campare tra i capannoni dismessi della vecchia Genova operaia che ora non c’è più, all’ombra del grande ponte autostradale su cui s’infrange ogni occasione di riscatto. 
A Certosa non c’è nessun posto al sole per la diciassettenne Blondi che abita in un buco d’appartamento insieme alla madre, single trasandata che quando non lavora come infermiera in un ospizio, trascorre le serate a bere. 
L’esistenza della ragazza è tutta lì, inchiodata all’asfalto, tra le panchine dei giardinetti e il bar di Carmine, ritrovo degli ultras della Sampdoria, a bere e fumare con improbabili amici. 
Blondi ha una storia con il bello e inconcludente Cris, che sogna di comprarsi una moto e intanto passa da una canna a un “tirello” di ero. 
Lei, di sogni, ne ha altri. Vuole fuggire in Costa Rica per ricominciare. Servono i soldi, però. E l’occasione giusta. 
Gli scrupoli, invece, si dimenticano in fretta quando si è disposti a tutto – ma proprio a tutto – pur di scappare

Bruno Morchio riporta il noir nelle strade dannate di quel Sud del Nord di cui Genova è la capitale. Con una lingua cruda e nuda racconta di un’umanità senza innocenza e senza speranza, per la quale nessun assalto al cielo è più possibile, e il vivere è come terra che trema, e frana, sotto i piedi.
L'autore.
BRUNO MORCHIO è nato nel 1954 a Genova, dove vive e ha lavorato come psicologo e psicoterapeuta. È autore, tra l’altro, di una fortunata serie gialla che ha per protagonista l’investigatore privato Bacci Pagano. Per Rizzoli ha pubblicato Il testamento del Greco (2015) e Un piede in due scarpe (2017
).






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