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mercoledì 25 ottobre 2023

RECENSIONE - I MIEI FANTASMI di Elisa Costa [ Review Party ]




Buongiorno, cari lettori!

Il post di questa mattina è la prima tappa del Review Party dedicato a "I miei fantasmi", una raccolta di racconti scritta da Elisa Costa.

I MIEI FANTASMI
di Elisa Costa 


Alcheringa Ed.
96 pp
I racconti brevi di questa antologia appartengono al genere fantasy e hanno come filo conduttore la presenza di elementi paranormal, sovrannaturali ma, a dispetto della parola fantasmi, non necessariamente tutte le storie sono legate al mondo degli spiriti o degli spettri (anche quelli che lo sono non hanno comunque atmosfere horror, "da paura") e il lettore avrà modo di rendersi conto di come i fantasmi spesso abbiano a che fare con paure, traumi, ossessioni.

Alcuni di questi racconti si caratterizzano per la presenza di una cornice narrativa quasi da favola, di cui riflettono la magia, il senso di stupore, l'incanto; c'è un racconto che ci porta con la fantasia in una dimensione in cui i protagonisti sono il sole, la Luna, ed essi - pur così distanti da noi - si avvicinano al nostro mondo perché si lasciano travolgere da passioni ed emozioni umane.

Alcune storie possono trasmettere la cupezza dei rimorsi per le cattive azioni commesse in vita, altre, la meraviglia di fronte a un giardino che va oltre i confini dello spazio e del tempo, in cui tutto è incantevole e non c'è posto per le meschinità umana; in altre ancora, invece, il male c'è e arriva sotto forma di una violenza, contro la quale non sempre c'è qualcuno a proteggere chi ne è vittima.

Diversi sono i personaggi che popolano la presente raccolta e, come dicevo, non tutti sono esseri umani, ma che si tratti di un astro o di una bambola o di un animale, c'è comunque in tutti loro un'umanità sfaccettata che racconta storie di violenze domestiche e di sofferenze interiori capaci di perseguitare un'anima anche oltre la morte, inducendola a chiedere un atto di pietà per essere placata; storie di legami famigliari che resistono alle tragedie e alla morte, di oggetti inanimati che, nello spazio di un racconto fantastico, provano gioia e speranza; c'è la scoperta dell'immenso potere dell'arte e di come il suo sacro fuoco, una volta acceso dentro di sé, poi sia in grado di travolgere e, forse, addirittura estraniare dalla realtà.

C'è un'ampia gamma di stati d'animo tra queste pagine che scorrono con estrema fluidità e piacevolezza sotto gli occhi del lettore, e che inducono a soffermarsi sull'aspetto psicologico dei personaggi, i quali - al di là della presenza della connotazione ultraterrena - nascondono in loro stessi fragilità, problemi della mente, ossessioni, sensi di colpa che affliggono le persone comuni; provano tutti ugualmente dolore, noia, speranza, delusione, paura, gelosia, desiderio di essere protetti, bisogno di amare ed essere riamati.

Sono undici racconti ben scritti, dallo stile lineare e disinvolto, in cui attorno all'elemento fantastico, presente in tutti, l'autrice ha costruito di volta in volta una breve ma significativa trama in cui il risvolto psicologico è preponderante.

Ringrazio Elisa Costa per avermi dato l'opportunità di leggere il suo scritto e di partecipare al Review Party; se vorrete, potrete seguirne le successive tappe e leggere anche le altre recensioni.

Di seguito, vi lascio l'elenco dei blog che ospitano l'evento:
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sabato 9 settembre 2023

♦️ RECENSIONE ♦️ ALEX COMPLETE di Alessandro Falciola



ALEX COMPLETE di Alessandro Falciola è una raccolta di racconti appartenenti al genere ucronico e aventi come protagonista principale Alex Hinder, una spia italo-tedesca, un uomo cinico e crudele, oltre che scaltro e intelligente.

Un po' romanzo e un po' fumetto (la pubblicazione è arricchita delle illustrazioni di Fabrizio
Passerino Ed.
185 pp
2.99 euro (ebook)

Lorenzelli), la presente raccolta è composta da sei racconti (che si prestano eventualmente per successivi sviluppi) in cui si immagina che ad aver vinto la Seconda Guerra Mondiale sia stato Adolf Hitler, quindi il nazismo e la sua folle e spietata ideologia infestano ancora l'Europa (e non solo).

Sono racconti avventurosi, con vari personaggi, i quali interagiscono tra loro creando storie e dinamiche che si intrecciano in un ritmo serrato, fatto di scene a volte grottesche, altre estreme e violente, altre più ironiche, ma tutte aventi tra loro un medesimo fil rouge, vale a dire il rapporto tra i due protagonisti principali, l'ufficiale nazista Hassler e Alex Hinder.

Si parte dal 1971, quando in un'abbazia del centro Italia un giovanissimo Hassler (che è anche membro del Corpo Segreto Zyklon) è all'affannosa ricerca di una preziosa reliquia, missione che lo porta in Mongolia, in un viaggio avventuroso e non privo di insidie, tra abbazie, monasteri, tombe e sciamani.

Altra ambientazione è lo Stato Cattolico Zambese, retto dal governatore Alfredo Mariani e con una forte presenza di coloni italiani; a motivo di una rivolta da parte di una tribù africana, Hassler si vede interpellato per dare una mano e vi manda Alex Hinder.

Agli inizi degli anni '80 il Führer non è più Hitler, bensì Becker, che però se la passa malino: è stanco,  ossessionato dall'esoterismo e, più di tutto, è al centro di una lotta di potere in vista della sua prossima successione. 

Da Berlino approdiamo lontano, in Sud America, dove assistiamo all'accordo di reciproca cooperazione economica fra tre stati fantoccio - Colombia, Bolivia e Perù -, che vorrebbero recuperare spazi di potere facendo fuori le corrotte SS del maggiore Weber, impegnate in affari illeciti; ma i tedeschi non possono permetterlo e ancora una volta interviene Alex Hinder che, assieme al collega Franz, cercherà di ristabilire l'ordine.

Sul finire degli anni '80, il Nord America è sotto il dominio giapponese; i tedeschi mettono lo zampino anche qui: Alex Hinder si mette in contatto con un ricco petroliere texano filonazista per cercare di organizzare un colpo di stato nel Texas.

Nel racconto conclusivo, La Notte dei Nibelunghi, siamo nel 1998; al già citato Becker, è succeduto quale Führer proprio il malvagio Hassler, che si è creato un suo personale e speciale esercito, con un proprio simbolo: sarà lui ad affrontare uno scontro fratricida interno alle SS in Nord Europa.

Da queste pagine, che si leggono piuttosto scorrevolmente grazie all'uso abbondante di dialoghi e di un registro linguistico informale, emergono figure di uomini bramosi di potere, egoisti, aventi dei piani (iniqui) ben precisi da portare avanti, disposti a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi.
Si passa da un luogo all'altro, e veloce è anche il cambio delle scene e degli "attori" coinvolti di volta in volta, come se il lettore fosse davanti a un film le cui sequenze si susseguono in maniera frenetica, come, del resto, frenetici e agitati sono i personaggi, soprattutto quelli principali, che non per nulla militano nel partito nazista, composto da invasati, criminali, dipendenti da stupefacenti e alcuni pure con il pallino per l'esoterismo.

Dal punto di vista della forma, il testo presenta delle imperfezioni ma è interessante il taglio fumettistico che lo caratterizza, la vivacità delle storie, la presenza di spie, traditori - che aprono sempre la strada a situazioni imprevedibili e a piccoli colpi di scena -  e il mix tra realpolitik e misticismo religioso.


lunedì 6 febbraio 2023

>> RECENSIONE << "La notte che stirai dieci camicie e divenni onnipotente" di Santa Fe

 

Ventidue racconti che, come recita il "foglietto illustrativo", sono indicati per il trattamento di depressione, dubbio, senso di vuoto, incertezza, sensazione di aver perso il senso della propria vita.


"La notte che stirai dieci camicie e divenni onnipotente"
di Santa Fe



Questa breve raccolta, dal titolo originale e curioso, comprende ventidue racconti, tutti narrati in prima persona da una "voce" maschile. 
Qual è il tema (i temi) di queste piccole storie? Difficile dare una risposta univoca, ma di certo essi hanno degli aspetti in comune, a cominciare dall'atteggiamento del protagonista/narratore verso la vita: a tratti pessimista e rassegnato, ma altresì desideroso di godersela fino in fondo, perché la felicità è qualcosa di fugace e questa vita disordinata e imprevedibile va vissuta cogliendo gli attimi, a volte seguendo la ragione, anche se il più delle volte non conviene, perché a furia di guardare il mondo con gli occhi della ragione, e non con quelli del cuore, si perde di vista ogni profondità.

In ogni racconto c'è un incontro di istinti e voglie, di corpi bramosi e di anime sole, che condividono sudore, gemiti, piacere, odori, confidenze, che bastano a riempire le notti e nulla più.

Grazie ad un linguaggio diretto, informale e senza peli sulla lingua, il lettore si ritrova, di volta in volta, introdotto in scene surreali, oniriche, come se si trovasse all'interno di un sogno grottesco, che parte da situazioni leggere, "normali" (andare a bere qualcosa in un locale con un amico, rimorchiare una tipa al bancone del bar), goliardiche, per poi sfociare in qualcosa di fantasioso, bizzarro e quasi sempre legato al sesso.
E infatti, se c'è un comune denominatore in tutti i racconti, è proprio il pallino per il sesso, per le parti del corpo, che giocano un loro ruolo importante, sono un elemento essenziale, non solo per dare piacere fisico ma quale mezzo per "entrare" nell'altra persona, per divenire un tutt'uno con essa, perdersi dentro di lei.

Ogni racconto è un sogno composto da frammenti variegati, folli, pieni di parole, personaggi, di tante cose confuse e lucide assieme, in cui la razionalità e il buon senso cedono il passo alla stravaganza e a dialoghi e situazioni apparentemente prive di senso, che per questo non di rado strappano un sorriso.

In ognuno di essi c'è un fondo di insoddisfazione (che va in qualche modo sfogata, e il sesso è la valvola di sfogo per eccellenza), di tristezza anche un po' patetica, un atteggiamento scettico verso l'amore, la vita, il futuro, anche verso la speranza, in quanto quest'ultima, proiettandoci verso quello che ancora non c'è, ci spinge a ignorare il presente, non permettendoci di godere di ciò che ci è vicino per pensare a quello che chissà, un giorno potremo avere o fare o essere.

Insomma, scene strampalate e irreali che celano un certo pessimismo, che, lungi dall'essere deprimente, è attraversato da non poco umorismo, in cui l'ironia fa da padrone, veicolata da un linguaggio irriverente, sfacciato, di chi ha capito che per essere onnipotenti non c'è bisogno di scomodare la divinità: è sufficiente riuscire a fare ciò che si vuole, quando si vuole.

Non è propriamente il mio genere: non adoro i racconti (tanto meno quelli troppo brevi e, oltretutto, slegati alla dimensione reale, con personaggi con cui non hai modo di "entrare in sintonia") e la presenza di scene di sesso ogni due pagine non mi diverte né intrattiene, ma ho apprezzato la fluidità nello stile di scrittura; un po' meno i refusi e/o gli errori presenti nel testo.

giovedì 12 gennaio 2023

Due anteprime romance (contemporaneo - regency)

 

Buon pomeriggio, cari lettori!

In attesa di terminare di scrivere la seconda recensione dell'anno, vi segnalo un paio di pubblicazioni.

La prima è un racconto ispirato a "La Bella e la Bestia", e narra le vicende di una ragazza di nome Luna, costretta dalla madre a prostituirsi.
 

MALEDETTA LUNA
di Francesca de Angelis



Autopubblicato
Numero pagine: 15
Data di uscita: 14/11/2022
Genere: Romance/drammatico
Prezzo ebook: 3,99
disponibile anche in Kindle Unlimited



“Quando aveva quattordici anni, sua madre aveva portato a casa una bambina africana. Luna dormiva sul suo letto macchiato e fatto di stracci, quando la piccola era stata scaraventata nella sua stanza, ferita e terrorizzata; la ragazza si era alzata e aveva provato a consolarla, ma sua madre l’aveva minacciata di tagliarle la gola se solo ci avesse provato. La bambina, che dimostrava a stento dieci anni, si chiamava Rya, aveva anelli fra i riccioli color rame, trucco pesante e un abito oro, in netto contrasto con la pelle color mezzanotte, che le metteva in evidenza le forme ancora acerbe. I loro sguardi si erano incrociati per un brevissimo istante ed era stato come vedersi allo specchio, entrambe abusate, impaurite e afflitte da inesorabile impotenza. Rya si era rifiutata di toccare cibo e acqua per giorni, fino a che non era arrivato un
uomo dagli occhi color fango e dal ventre prominente che si era portato via la bambina, non prima di appestare casa con il suo odore rancido, essersi scambiato un’occhiata compiaciuta con sua madre e averle mormorato un: “Grazie di cuore, Alba” dalla porta di ingresso. Da quel giorno e per tutta la settimana successiva, Alba aveva avuto accesso a pane fresco e bistecche, lasciando banchettare anche sua figlia. Luna aveva attinto selvaggiamente a quell’abbondanza, sentendo la sua integrità venire meno. In seguito, aveva vomitato tutto, mentre lacrime di vergogna si mescolavano ai resti mortali di quell’anima innocente.”


Sinossi

Alessio Brandimarti è un giovane professore universitario dall’animo buono e generoso.
Una sera, tornato da una festa a casa di amici, nota sul ciglio della strada il corpo di una ragazza priva di sensi. Dopo qualche giorno di lotta fra la vita e la morte, la giovane, il cui nome è Luna, si risveglia e racconta ad Alessio la sua drammatica realtà; ella ha diciott’anni e viene costretta dalla madre a prostituirsi. In vita sua ha conosciuto solo stenti, percosse e violenza e rimane inevitabilmente stregata dalla bontà e dalla dolcezza di Alessio.

Una storia d’amicizia e d’amore che porterà Luna a iniziare un cammino verso una vita più umana e felice.

L'autrice.
Francesca De Angelis è nata a Roma nel 1991 e ha iniziato a leggere alla tenera età di tre anni. Passa il
50% del tempo a inventare storie, creare personaggi inquietanti, giocare ai videogiochi e imitare i quokka; il resto, a far disperare suo marito Alessio, sposato nel 2021. A lui è dedicato il suo terzo
romanzo “Maledetta Luna” che racconta la loro storia d’amore in chiave romanzata.

❤❤❤❤❤

Dal 1° febbraio uscirà il nuovo romance regency in italiano della serie “I figli segreti del duca” di Jess Michaels, in preordine a questo link.

È una storia di seconde possibilità, un protagonista rimasto parzialmente invalido dopo una ferita in guerra e una protagonista curvy che si ritrovano dopo essere stati separati dalle circostanze, e non solo.

Il problema di un marchese 
(The matter of a marquess)
di Jess Michaels 


Trad. Isabella Nanni
Editore: The Passionate Pen LLC
Genere: Romance storico
Prezzo ebook: € 3,99
disponibile anche in Kindle Unlimited
Prezzo cartaceo: € 14,55
Data 1° febbraio 2023
La Viscontessa Aurora Lovell è stata innamorata di un uomo per tutta la vita, ma il destino avverso non le ha mai permesso di stare con lui. 
Arrivata ad accettarlo, si è sposata per avere un titolo piuttosto che per amore. Ora è vedova e sta cercando di capire come gestire uno scandalo che sta per distruggere il suo mondo quando viene invitata a un ricevimento in campagna. 
Nel disperato tentativo di sfuggire alla triste realtà della sua vita, accetta. 

Nicholas Gillingham ha sempre vissuto a cavallo tra due mondi. Cresciuto da una serva, ma segretamente figlio illegittimo del famigerato Duca di Roseford, non ha mai sentito di appartenere a nessuno dei due. 
Dopo essere rimasto ferito per salvare altre persone, ora è un eroe di guerra e, contro ogni aspettativa, è in lizza per ricevere un titolo per il suo servizio. 
Un modo per non sentirsi mai così impotente come quando ha perso Aurora la prima volta. 
Ma per influenzare le persone giuste, ha bisogno dell’aiuto di suo fratello e si ritrova a un ricevimento in campagna. 
Il tempo e la distanza non significano nulla quando Aurora e Nicholas si incontrano di nuovo. 
Ma riusciranno a superare un passato intricato pieno di amari tradimenti, uno scandalo che potrebbe rovinare il futuro e un cane molto invadente per ritornare insieme? O l’amore sarà altrettanto doloroso la seconda volta? 

Grado di sensualità: Tenete pronti gli estintori


Estratto

"Aurora non riusciva a respirare. Era ferma davanti alla sua carrozza, con le ginocchia che tremavano, mentre Nicholas si allontanava da lei, e non riusciva a respirare. Anche dopo che se n’era andato, era rimasta lì a boccheggiare.
Come faceva a essere qui? E come faceva a essere ancora più bello di quanto fosse stato tanti anni prima? Allora era stato un ragazzo con il viso ancora imberbe. Ora era tutto angoli, tutto morbida barba rossiccia, tutto sguardo penetrante di un uomo che aveva visto il mondo. Era tutto ciò che lei aveva sognato, tutto ciò che aveva desiderato in quegli interminabili anni vuoti... e anche di più.
E ora lui era qui. In una casa dove lei aveva giurato a sé stessa che non lo avrebbe trovato. E l’aveva guardata con totale disprezzo prima di zoppicare via, ricordandole tutto quello che aveva quasi perso quando aveva coraggiosamente salvato altri uomini. Aveva sofferto enormemente negli ultimi anni dopo il suo infortunio. Vederla, ovviamente, aumentava il suo dolore.
«Io... dovrei... andarmene» riuscì a dire a nessuno e a tutti. Dio, gli occhi di tutta la famiglia la fissavano. Aveva lasciato Londra per evitare il biasimo. Avrebbe preferito affrontare la gente che la considerava caduta piuttosto che questo.
«No!» disse Katherine, precipitandosi in avanti per sostenerle il gomito. «Non capisco cosa stia succedendo, ma tu non andrai via. Robert...» Si voltò verso il duca, che dal gradino sopra sembrava incombere su Aurora, il suo sguardo scuro concentrato fin troppo intensamente su di lei. «Vai a parlare con tuo fratello. Selina, Derrick e Morgan, andate con lui. Sembra che abbia bisogno di tutti voi. E Aurora, tu vieni con me e Lizzie.»
I gruppi si separarono, e Aurora sentì di non avere altra scelta che fare come aveva suggerito Katherine. Inoltre, non aveva alcun interesse a risalire sulla carrozza dissestata per fare un viaggio di tre giorni per tornare a Londra. Aveva già esaurito i suoi fondi mensili con il viaggio.
Quindi era in trappola."

L'autrice.
Jess Michaels è un’autrice bestseller di USA Today. Sebbene abbia iniziato come autrice tradizionale pubblicata da Avon/HarperCollins, Pocket, Hachette e Samhain Publishing, e anche da Mondadori in Italia nella collana “I Romanzi Extra Passion”, nel 2015 è passata al self publishing e non si è mai guardata indietro! Ha la fortuna di essere sposata con la persona che ammira di più al mondo e di vivere nel cuore di Dallas.
Quando non controlla ossessivamente quanti passi ha fatto su Fitbit, o quando non prova tutti i nuovi gusti di yogurt greco, scrive romanzi d’amore storici con eroi super sexy ed eroine irriverenti che fanno di tutto per ottenere quello che vogliono senza stare ad aspettare.

Biografia traduttrice:

Isabella Nanni si è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne ed è iscritta al Ruolo Periti ed Esperti per la categoria Traduttori e Interpreti. Le sue lingue di lavoro sono Inglese, Tedesco e Spagnolo, da cui traduce verso l’italiano, lingua madre. A gennaio 2019 è risultata vincitrice ex aequo del concorso di traduzione de “La Bottega Dei Traduttori”. Dopo un MBA da diversi anni è libera professionista e si occupa di traduzioni, sia editoriali che tecniche. È inoltre consulente commerciale per editori di testate trade.
È l’orgogliosa madre e di due splendide giovani dal sangue misto come Harry Potter, emiliano e campano. Coltiva rose di tutti i colori e con una vita di riserva studierebbe arabo, cinese e russo. Non potendo, si affida ai colleghi traduttori per allargare i suoi confini culturali.

mercoledì 29 giugno 2022

[[ SEGNALAZIONI - NOVITÀ EDITORIALI ]] romanzo storico/saga famigliare ♦ giallo-poliziesco ♦ racconto

 

Cari amici, stamattina torno con alcune segnalazioni, comprendenti una saga storica famigliare, due romanzi polizieschi/gialli e un racconto  chick- lit e molto estivo!


Il primo libro che vi presento è l’ultimo romanzo di Lisa Beneventi, una saga famigliare che ci accompagna nel secolo scorso e ci insegna a volare come le farfalle. 


SIAMO COME LE FARFALLE
di Lisa Beneventi


NUA Edizioni
580 pp

Quando i figli crescono e se ne vanno, “tu ti ritrovi a guardare sempre più spesso al passato […]. E pensi a tutte quelle persone che ti hanno preceduto, alle quali devi la vita, e che nessuno ricorda più. Anch’io sarò dimenticata tra due o tre generazioni? Capisci allora che la vita dura come quella di una farfalla, leggera, evanescente. Un batter d’ali ed è tutto finito. Ma in quel batter d’ali, quanti eventi, quanti cambiamenti, quante sofferenze!”

Comincia così la saga della famiglia paterna di Lisa Beneventi, una storia che copre gli anni dal 1724, gli anni della costruzione della Reggia estense di Rivalta, a pochi chilometri da Reggio Emilia, fino al secondo dopoguerra, gli anni dei sanguinosi eventi accaduti nel “triangolo rosso” dell’Emilia.
La Reggia estense di Rivalta, o Palazzo Ducale, fu commissionata da Carlotta d’Aglae, nipote di Luigi XIV, e dal principe ereditario Francesco Maria d’Este. Il progetto si ispirava alla Reggia di Versailles; fu infatti, per molti anni, sede di sfarzose feste che riecheggiavano il lusso parigino e, successivamente, occupata dalle truppe napoleoniche. Per l’appunto, la saga «Siamo come le farfalle» ripercorre due secoli colmi di importanti avvenimenti storici. Avvenimenti che si intrecciano con le vicissitudini familiari di due famiglie: i Beneventi e i Burani.

Questa è la storia di contadini e artigiani, i Beneventi e i Burani, che attraverso le esperienze degli anni dolorosi dell’oppressione estense, degli illusori momenti di libertà finalmente conquistata con la venuta di Napoleone a Reggio e la nascita della Repubblica Cisalpina, delle delusioni della Restaurazione, delle speranze riposte nelle guerre d’indipendenza e nel nuovo Regno d’Italia, prendono gradualmente 
coscienza della loro condizione, avvicinandosi prima al socialismo prampoliniano, poi al comunismo.
E con coraggio emigreranno in Francia per sfuggire ai “manganelli fascisti”, dove vivranno le speranze del Fronte Popolare e conosceranno un mondo nuovo, per poi ricadere nell’inferno della Seconda guerra mondiale. Il destino degli uomini si intreccia con il fato di intere Nazioni e mentre i governi cadono, la vita di queste famiglie viene stravolta. 

Attraverso i secoli, i Beneventi e i Burani sopravvivono, soffrono, gioiscono, ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Vivono le ingiustizie, i lutti e la sofferenza ma imparano a lottare contro di essi per affermare i loro diritti. Non saranno tutti vincitori: alcuni non ce la faranno a sopportare il duro peso della vita. Ma tutti ci lasceranno la stessa eredità: la convinzione che per vivere bisogna “amare la vita”, “aprire le ali e volare”.

L'autrice.
Lisa Beneventi è nata a Reggio Emilia, Lisa Beneventi vive e lavora tra Quattro Castella e la Val Pusteria. Felicemente sposata, ha tre figli e due nipoti. Ama la montagna, l’opera lirica, la pittura astratta. Il suo hobby: creare gioielli. È stata docente di lingua francese nei licei della sua città e formatrice. E’ stata docente di lingua francese nei licei della sua città, formatrice e autrice di numerosi corsi multimediali di lingua francese per le scuole superiori pubblicati dalla Casa Editrice Zanichelli. Spinta dal desiderio di rinnovarsi è stata, in tempi più recenti, attratta dalla pittura, sua antica passione. Per la sua attività artistica ha ricevuto la medaglia di bronzo del Senato della Repubblica italiana. Non ha mai abbandonato l’interesse per la scrittura creativa. Negli ultimi anni, tale interesse si è concretizzato nella stesura del suo primo romanzo Noi siamo come le farfalle
.


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Il prossimo romanzo che vi segnalo, "Gli alberi del nord", è l'esordio poliziesco di Marco Bosonetto, che si cimenta per la prima volta in questo genere rispettandone tutti i vincoli, ma senza rinunciare alla sua cifra stilistica: una lingua tagliente e perturbante, complessa. Un giallo in cui non sono solo gli uomini a fare i protagonisti, ma anche il paesaggio tipico della pianura padana, col suo fascino provinciale e denso.

L’anziano commissario Gastaldi, quando meno se lo aspetta, si trova a dover far luce su un 
Ed. Baldini+Castoldi
320 pp
18 euro
GIUGNO 2022

caso inquietante: tre donne vengono trovate morte, impiccate a un albero, ma la sua indagine scopre un mondo ben più pericoloso di quello della prostituzione. 
Un mondo in grado di manovrare giudici e poliziotti, di corrompere persino gli incorruttibili.


Il commissario Gastaldi si sente già in pensione quando vengono scoperte tre donne africane impiccate a un ontano in riva al Po, vicino a Piacenza, in una mattinata di nebbia. 
Una delle tre, poco più che bambina, è ancora viva, aggrappata ai cadaveri delle altre. 

Le indagini imboccano subito la pista del regolamento di conti fra bande che sfruttano la prostituzione. 
Eppure Gastaldi non è convinto. C'è un eccesso di crudeltà in quel delitto che oltrepassa la razionalità criminale, per quanto distorta. 
Gli alberi del Nord portano strani frutti, risuona nella mente del commissario: la versione deformata di una canzone resa celebre da Billie Holiday, sui linciaggi degli afroamericani negli Stati Uniti del sud (Southern trees bear strange fruit). 
Ora sono gli alberi del Nord Italia a essere carichi dei frutti del razzismo. 
E il commissario Gastaldi ha raccolto uno di quei frutti che ancora respira, ma non è in grado di testimoniare, neppure quando riprende conoscenza, perché parla una lingua ignota, che appartiene a un gruppo etnico estinto. 
Stavolta il commissario Gastaldi, che per gran parte della sua carriera è riuscito a tenersi alla larga da inchieste pericolose, non può sottrarsi alla responsabilità di dare giustizia alla ragazza impiccata e sopravvissuta, intrappolata in una lingua che nessuno capisce. 
Vorrebbe tanto fare il nonno, dedicarsi a coltivare l'intelligenza precoce e un po' inquietante, del nipote Ettore, ristrutturare la casa di suo padre sulle Alpi e starsene lontano dalla pianura padana il più possibile. 
Invece si trova ad affrontare l'indagine più complicata della sua vita professionale, a un passo dalla pensione.

L'autore.
MARCO BOSONETTO ha pubblicato Il Sottolineatore Solitario (1998), Nonno Rosenstein nega tutto (2000, tradotto anche in Francia), Morte di un diciottenne perplesso (2003), Requiem per un'adolescenza prolungata (2008), Nel grande show della democrazia (2010), Un'ora sola (2015) e Il bacio della Dea Montagna (2018). Per i lettori più giovani ha pubblicato Uffa, cambio genItori! (2011) e L'economia è una bella storia (con Giacomo Vaciago, 2013, tradotto in coreano e cinese). Ha scritto anche per il teatro e per il cinema. In particolare, il film di Alessandro Aronadio Due vite per caso (tratto da Morte di un diciottenne perplesso) è stato presentato al Festival di Berlino nel 2010.


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Termino con l'autrice Maria Teresa Valle, che presenta la sua ‘Terza indagine per il Commissario Damiano Flexi Gerardi’.
Un nuovo appassionante caso in una Genova in festa per il Raduno degli Alpini. Edito da Fratelli Frilli Editori.


GENOVA, UNA PALLOTTOLA PER IL BECCHINO
di Maria Teresa Valle


Fratelli Frilli Editori
14.90 euro
Corre l’anno 1952 e Genova si appresta ad accogliere un importante avvenimento: la Venticinquesima Adunata Nazionale dell'Associazione Nazionale Alpini. 
Il commissario capo Damiano Flexi Gerardi, soprannominato il Becchino per via del suo abbigliamento cupo ed elegante e per il suo carattere schivo, è incaricato dal questore di occuparsi dell'organizzazione e della realizzazione del servizio di sicurezza dell'evento. 
Il commissario preferirebbe di gran lunga occuparsi delle indagini di un caso che lo riguarda molto da vicino: l’omicidio di un suo parente. Il legame di parentela con la vittima è, però, ciò che lo esclude dalle indagini ufficiali. 
Del caso è perciò chiamato a occuparsi il collega Alfredo Dominici, di cui il Becchino non ha nessuna stima. 
Insofferente ai vincoli imposti dalla legge, decide di seguire ugualmente il caso, seppur in maniera non ufficiale. 
Nel frattempo, vengono a galla nuovi omicidi; il Becchino crede siano tutti collegati da un unico movente e da un solo assassino, mentre il collega Dominici sostiene si tratti di casi distinti tra loro. Chi avrà ragione? Ce la farà il commissario Gerardi a trovare l'assassino e, contemporaneamente, a gestire il raduno degli alpini? 
In suo aiuto accorrerà il fidato ispettore Silvio Marceddu e il nuovo bonario vice, Demetrio Russo. 
Sullo sfondo di un festoso e rumoroso raduno, le vicende personali del commissario si aggroviglieranno sempre più e in modo del tutto inaspettato.

L'autrice.
Maria Teresa Valle nata a Varazze (SV), risiede attualmente a Genova. Sposata, ha due figli e tre splendidi nipoti. Laureata in Scienze Biologiche ha lavorato per molti anni in qualità di Dirigente Biologa all’Ospedale San Martino di Genova. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato: La morte torna a settembre (2008, anche in edizione economica per la collana “Liguria in Giallo”), Le tracce del lupo (2009 anche in edizione economica per la collana “Liguria in Giallo”), Le trame della seta. Delitti al tempo di Andrea Doria (2010, anche nella collana Super pocket in giallo e distribuiti con il quotidiano “Il Secolo XIX”), L’eredità di zia Evelina. Delitti nelle Langhe (2012, ha fatto parte della collana “Noir Italia” pubblicata dal “Sole 24 ore”), Il conto da pagare (2013 tradotto in Spagna col titolo Adjuste de cuentas per “Terapias Verde”), La guaritrice. Piccoli sospetti (2014), Burrasca. Delitto al liceo Chiabrera (2015), Maria Viani e le ombre del ’68 (2016), I ragazzi di Ponte Carrega (2017), Delitto a Capo Santa Chiara (2018), Il mandante (2019) e Colpevole di innocenza (2021). Su soggetto del gruppo Neverdream (Progressive Rock) ha scritto The Circle la storia noir del loro ultimo concept album. CD e libro sono scaricabili gratuitamente dal sito www. neverdream.info. Ha pubblicato inoltre svariati racconti in molte antologie, tra cui Apro gli occhi premiato al 36° Premio Gran Giallo della Città di Cattolica
.



“L’uva dei cuori infranti”. Racconto estivo
di Simona Diodovich

Genere: Chick-lit, Second chance,
Hate to love

Editore: Self Publishing
Pagine: 120 pagine
Prezzo Ebook: 0,99
in preorder dopo 1,89

Data pubblicazione: 1 luglio

➤ Link ebook:

Trama

Samantha sta per divorziare da Randall, il suo “quasi ex marito traditore”. Sì, perché lei lo chiama sempre in questo modo, per ricordarsi del male che le ha fatto. 
Tutto procede su quella strada, quando cominciano a scontrarsi su un’unica proprietà che appartiene a lei da generazioni: il vigneto
di famiglia.
Chi non vorrebbe avere un vigneto come il suo, con una proprietà favolosa e al centro una piscina enorme? 
Quando lei decide di passarci l’estate con il suo nuovo ragazzo, non si aspetta di certo di trovarsi lì il suo quasi ex marito con la sua giovane ragazza, che sembrava un po’ un’oca.
Nessuno dei due vuole cedere, men che meno lasciare l’abitazione.
È così che cominciano le vacanze di tutti, ognuno in un’ala della grande casa. 
Possono evitare d’incontrarsi? Impossibile.
È per questo motivo che ognuno dei due realizzerà una serie di dispetti all’altro, ricordando qualcosa che fa male… fino a capire che…

L’uva dei cuori infranti è un racconto estivo, chick- lit, second chance, hate to love.

Pronti a vedere come finisce? Perché come in ogni estate, prima della fine, ci sono i botti ad agosto!


L’autrice.
Simona Diodovich nasce a Milano il 17 Aprile 1969, studia come grafica pubblicitaria diventando poi
illustratrice a Canale 5 disegnando cover di cd e dvd per A. Valeri Manera. Ha 34 d’esperienza lavorativa nell’editoria. È grafica pubblicitaria, illustratrice, fumettista, autrice di libri di differenti target, copywriter, editor, sceneggiatrice di fumetti e colorista. Ha lavorato con Arnoldo Mondadori per il Tv sorrisi e Canzoni, con le cover dei cd dello zecchino d’oro, per la Medusa Video le cover delle videocassette di Lupin III, persino con la LysoForm per un giornalino per i bambini sull’igiene, oltre le varie case editrici italiane. Prosegue la carriera come fumettista disegnando il dottor sorriso per conto della Fondazione Garavaglia, che si ispira alla fondazione americana di Patch Adams. Come grafica pubblicitaria si divide tra case editrici ed enti pubblici, dove realizza da sola volumetti sull’educazione stradale, manifesti, giochi, usando ogni mia conoscenza acquisita negli anni. Per amore dei disegni e, per il fatto che adorava inventarsi personaggi e storie, il passo dal disegnare storie e scrivere un libro è stato molto breve. Cartoni animati per LPR/Leroy Merlin, realizzazione di fumetti. Per beneficenza, insieme a scrittori, poeti e cantanti, ho creato un pezzo per sensibilizzare la gente al problema SLA. Quel testo è poi stato doppiato dalla bellissima voce di Guido Ruberto e la fotografia è di Roberto Besana. Questo è il link https://youtu.be/zdl455jDijM

giovedì 14 aprile 2022

📖 SEGNALAZIONI EDITORIALI (narrativa, noir, racconti) 📖.

 

Buongiorno, lettori.
Oggi desidero condividere con voi alcune novità editoriali.

Parto da un romanzo edito da Panesi Edizioni: "Nonostante tutto" di Francesca Lizzio (genere narrativa, 151 pagine, 2021).

Sinossi

Cristina è una ragazza segnata da un

passato ingombrante che ha cambiato la vita anche alle sue sorelle, Su ed Emma. Ora si ritrova a fare i conti con la fine di un amore e con le sue conseguenze.
Proprio quando ha il cuore a pezzi, la vita le riserva un imprevisto che la porterà a ripensare alle sue radici e al rapporto complicato con le sorelle.
Scoprirà così che soltanto ripercorrendo le ferite del passato potrà rinascere, libera dal peso di ciò che è stato.

Disponibile in formato e-book e cartaceo su tutti gli store online, oltre che ordinabile presso qualsiasi libreria e acquistabile sul sito della casa editrice che per ogni ordine ricevuto omaggia di un e-book a scelta da tutto il catalogo.

Link Amazon:  amazon.it/dp/ 8831449133
Link sito casa editrice: panesiedizioni.it/richiesta-libri/
Link kobo: www.kobo.com/it/it/search?query=francesca%20lizzio&fcsearchfield=Author
Link IBS :  www.ibs.it/ebook/autori/francesca-lizzio

Qui www.youtube.com/watch?v=-dEf0m-nwLQ è possibile ascoltare un brano tratto dal romanzo, letto da Sofia Ponente.

Biografia
Francesca Lizzio nasce a Catania il 22 Aprile del 1992. Fermamente convinta che il meglio di un libro si trovi tra le righe e che valga anche per le persone.
Data la sua passione per la biblioteconomia, l’archivistica e l’editoria, scrivere è stata una conseguenza naturale.
Nel 2015 ha aperto un blog, cuore di cactus, dove si racconta a lettori sparsi per tutta l’Italia.
Con Panesi Edizioni ha preso parte all’antologia Oltre i media – Raccontalo con un film o una canzone col racconto breve Giorni (2016), ha pubblicato il suo romanzo d’esordio Fiore di cactus (2017)e il romanzo Nonostante tutto (2021).
Bestsellerista, Onorificenza (2022).

Contatti
Blog: www.cuoredicactus.wordpress.com
Profilo Instagram: www.instagram.com/francesca.lizzio
Profilo Facebook: www.facebook.com/fra.cactus
Pagina Facebook: www.facebook.com/effe.cuoredicactus


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La seconda segnalazione è una raccolta di racconti / poesie / frasi / dialoghi / amore / romance, in cui è presente il racconto di Ilaria Vecchietti (blog Buona lettura),  "Sogno o realtà?", ispirato al prequel "Un capodanno da ricordare" di Diletta Nicastro, pubblicato nella raccolta "Le più belle frasi d'amore" (Editore: M&L, 0,99€).

Il racconto ha vinto al concorso "Le più

belle frasi d'amore" edizione X 2022, nella categoria fan fiction.

Sinossi

‘Le più belle frasi d’amore’ raccoglie le poesie e le opere vincitrici dell’omonimo concorso organizzato dal 2012 con cadenza annuale da ‘Il mondo di Mauro & Lisi’, la saga d’amore e d’avventura di Diletta Nicastro incentrata sul Patrimonio Unesco.
Il concorso è suddiviso nelle sezioni Amore Classico e Fan Fiction. La prima ha come fulcro centrale l’amore con la A maiuscola, verso il proprio innamorato, la vita, il creato o Dio. La seconda invita alla stesura di poesie o frasi d’amore con protagonisti i personaggi principali della saga, avendo la possibilità di utilizzare coppie già formatosi nel corso dei romanzi o di crearne di nuove tra due personaggi esistenti, ma non innamorati.

Le opere all’interno del libro portano la firma di Jessica Baldassarre, Alessandra Bassolino, Luisa Cagnassi, Alessandro Canfora, Piera Castrianni, Donatella Cerboni, Laxman Chapagain, Tommaso Coatti, Davide Rocco Colacrai, Patrizia Cromi, Antonio D’Auria, Tiziano Dall’Omo, Giulia De Gasperi, Mena Del Deo, Maria Di Bari, Francesca Di Giuseppe, Leonardo Donelli, Alessandra Ferlini, Francesca Ferri, Irma Kurti, Rocco Lanatà, Claudia Liberatore, Gianfranco Maiuri, Andreina Mexea, Rebecca N., Elisa Navarra, Francesca Opri, Denise Prencipe, Giuseppe Rossi, Massimo Rossi, Simona Sisca, Viola Tamburini, Ilaria Vecchietti, Arianna Venturino, Serena Vicidomini, Daniela Zagarola, Eva Zarpellon. Prefazione di Diletta Nicastro.

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“La magia del Natale“ e “12 anni 8 mesi 16 giorni“ sono due racconti anch'essi scritti da Ilaria Vecchietti e contenuti nella  raccolta: "In mille parole" ( Editore: self publishing Amazon, 117 pp, ebook: 2,99€) comprendenti 36 racconti di autori vari, e il cui ricavato è devoluto all’associazione Fondazione per leggere.

Un’antologia, una raccolta di racconti capace di accompagnare il lettore nell’arco di un intero anno, per tematiche ed emozioni che rispondono al mood del periodo. Caratteri che seguono le stagioni, i ricordi che ogni mese e ogni tema portano con sé.
Un’opera dunque per ridere, divertirsi, ma anche lasciar sfuggire una lacrima, sentire il cuore in pezzi, lo stomaco in subbuglio, per poi concludere la lettura con un sorriso.

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Termino con un noir Fratelli Frilli

Editori: I DIAVOLI DI BARGAGLI di Ippolito Edmondo Ferrario, che si svolge tra Milano, Genova,
Albissola, Bargagli e Framura.

Raoul Sforza, banchiere milanese, è un personaggio eccentrico e sprezzante, amante del lusso, dell’arte e della musica. Specializzato nell’ordire intrighi finanziari e nel ricattare uomini che ricoprono ruoli chiave nelle istituzioni dello Stato, Raoul conduce una vita lontano dai riflettori, dividendosi fra la sua antica dimora milanese che sorge nel cuore di Brera e l’amata Bonassola. La sua presenza non passerà inosservata quando sarà costretto, suo malgrado, a far luce su una lunga scia di misteriosi omicidi che dal 1945 insanguina Bargagli, borgo dell’alta Val Bisagno, nell’entroterra genovese. Aiutato da Diego Casazza, spiantato giornalista di cronaca locale, Sforza affronterà la cosiddetta vicenda del “mostro di Bargagli” che per decenni ha terrorizzato un’intera comunità. 

Forte di un innato cinismo, indifferente ad ogni tipo di morale, il “banchiere nero” sarà in grado di far emergere, dopo più di cinquant’anni di omertà e di silenzi, verità inconfessabili.

L'autore.
Ippolito Edmondo Ferrario, classe 1976, è uno scrittore milanese. Si è occupato dello studio e della divulgazione della Milano sotterranea attraverso numerosi saggi. Ha scritto libri sull’epopea dei mercenari italiani nelle guerre post-coloniali e biografie inerenti agli anni di piombo. Ha pubblicato per Ugo Mursia Editore, Castelvecchi Editore, Newton Compton Editori, Ritter e Ferrogallico. Con Il banchiere di Milano (Fratelli Frilli Editori, 2021) ha dato vita al personaggio del “banchiere nero” Raoul Sforza, protagonista di una serie di romanzi. Per Fratelli Frilli Editori ha scritto: La Gorgone di Milano (a quattro mani con Gianluca Padovan) e Ultimo tango a Milano.



venerdì 25 febbraio 2022

** SEGNALAZIONI EDITORIALI ** RACCOLTE DI RACCONTI

 

Buonasera, cari lettori!

Questa sera vi presento alcuni libri di cui ho ricevuto segnalazione e che sottopongo anche alla vostra attenzione.

Si tratta, in tutti e tre i casi, di raccolte di racconti.


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OSCURE EMOZIONI di Isabella Grandesso (Catartica Ed., 14.00 €, 160 pp)-

L’oscuro prende vita, intrecciandosi ai confini delle umane emozioni, avvinghiando a sé i protagonisti ignari del loro destino mortale.

Oggetti, situazioni e istanti intrappolati nei gangli temporali di una realtà urbana, dove presagi funesti abbagliano e si diffondono tra le vie di quartieri misteriosi, come l’Esquilino a Roma o in luoghi leggendari come l’antica Cadiz. La dimensione onirica apre soglie verso l’ignoto, dove ciò che è noto non è più reale. 
In questa raccolta i racconti si susseguono senza respiro, prestandosi universalmente a una lettura funzionale per il viaggio e i tempi della vita contemporanea, intrappolando il lettore in un girone in cui l’oscuro rapisce le emozioni senza lasciare scampo.

L’autrice
Isabella Grandesso è nata ad Arino, un paese della Riviera del Brenta. È laureata in Psicopedagogia (Università degli Studi di Padova: prima tesi sul bullismo in Italia), ed è specializzata con un dottorato in Counseling Educativo (Università Pontificia Salesiana di Roma). Lavora tra Roma (dove vive) e la provincia di Venezia. Cresciuta tra vigneti e campi di grano, dedica alla scrittura la passione per l’intrigo del quotidiano. I suoi scritti sono stati premiati in numerosi concorsi letterari, tra cui il Festival della Letteratura per ragazzi di Nola. Ha pubblicato con Medusa Editrice due romanzi per ragazzi (“Niente paura, Phil!” e “Che coraggio, Phil!”) e con Porto Seguro Editore una raccolta di racconti (“Diapositive-Istantanee”).



PIETRE. Storie di provincia di Vincenzo Elviretti (Catartica Ed., 14.00 €, 152 pp) è 

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una raccolta di sette racconti brevi ambientati nei sabato sera qualunque, nelle partite di calcio della domenica delle squadre non professioniste, negli angoli bui dei centri storici quasi disabitati, tra gli strumenti stonati di una banda che suona musica in tonalità minore alle processioni religiose.Provincia canaglia. Le pietre: immobili, mai stanche della loro monotonia. Le uniche a non cambiare mai e a durare in eterno, o quasi. I padroni di certi posti dimenticati da dio.Quelle che seguono sono storie di ragazzi, ragazze di provincia.

Provincia intesa più come luogo fisico che come condizione mentale. Non si tratta di personaggi che sognano la fuga ma di elementi ben inseriti nel contesto che li circonda, con una dimensione stabilita. Un piccolo avvertimento: quasi tutte le storie finiscono male.
La provincia può anche uccidere. Ma la provincia è come una madre che coccola i suoi poveri figlioli, ed è ben noto il nostro essere un po’ mammoni. La rispettiamo in quanto tale. La amiamo, comunque.

L’autore
Vincenzo Elviretti è nato a Ostia nel 1981. Vive e lavora in provincia di Roma. Nel 2019 ha pubblicato con Catartica Edizioni il suo primo romanzo breve “Il vento, racconto di una canzone”. Con la stessa casa editrice ha contribuito alla raccolta collettiva di racconti “Caos ed equilibrio” pubblicata nel 2020, con il testo “Il vero virus” e, inoltre, è stato membro della giuria del Premio letterario “Urban Jungle”, sia per la prima che per la seconda edizione. Negli anni ha pubblicato diversi racconti in raccolte collettive e riviste letterarie. Alla fine degli anni zero ha auto-pubblicato una raccolta di racconti che è stata oggetto di un saggio ad opera di Paolo Leoncini, professore di letteratura all’Università “Ca Foscari” di Venezia. Il testo del sig. Leoncini è stato pubblicato su Italica n. 88, la rivista letteraria dell’Università dell’Indiana (USA). La stessa raccolta, “Pietre, storie di provincia” viene ora ripubblicata, riadattata e rielaborata, da Catartica Edizioni
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E ‘l modo ancor m’offende, Voci di donne vittime di femminicidio di Maria Dell’Anno (Edizioni San Paolo 2022, pp. 224, euro 18,00).

Undici donne che non ci sono più.
Undici voci di donne che si tolgono il velo della violenza subita e ci raccontano la loro versione della storia.
Le voci di queste undici vite spezzate ci aprono gli occhi e rispondono a domande che non possiamo evitare: Cosa pensavano queste donne della loro vita, dei loro uomini, del loro essere mogli e madri? Come hanno lottato per riacquistare una vita libera dalla violenza maschile? Chi poteva e doveva aiutarle? Cosa ha fatto per loro lo Stato di cui erano cittadine? 
Cosa deve cambiare nella nostra cultura e nel rapporto tra uomini e donne? E cosa può fare ciascuno e ciascuna di noi per cambiarlo?

Questi racconti, scritti in prima persona, sono dedicati a donne vittime di femminicidio; storie vere di donne che hanno rivendicato la propria libertà, la libertà di decidere della propria vita, di dire no, e per questo sono state "punite" da mariti, ex-mariti, fidanzati. Sono racconti frutto di un attento lavoro di ricerca di informazioni e notizie apparse sulla stampa, nelle sentenze processuali e/o riportate in altri studi, nonché in alcuni casi della diretta testimonianza dei famigliari delle vittime personalmente contattati dall'autrice.

L'autrice.
Maria Dell’Anno è giurista, criminologa e soprattutto scrittrice. Ha pubblicato i saggi Se questo è amore. La violenza maschile contro le donne nel contesto di una relazione intima (Ed. LuoghInteriori, 2019) e Parole e pregiudizi. Il linguaggio dei giornali italiani nei casi di femminicidio (Ed. LuoghInteriori, 2021) e i romanzi Troppo giusto quindi sbagliato (Ed. Le Mezzelane, 2019) e Fuori tempo (Ed. Eretica, 2021). Ha vinto vari premi letterari e suoi racconti sono pubblicati in antologie. Scrive articoli su Noi Donne, www.noidonne.org.

 

giovedì 16 dicembre 2021

Recensione: IL FANTASMA DEL LETTORE PASSATO di Desy Icardi


Un racconto breve ma delizioso, con protagonista un uomo avanti negli anni che ha una grande passione: la lettura! I libri sono i suoi migliori, anzi, unici!, compagni di vita, quelli con cui trascorre tutto il tempo libero, ed essendo un avvocato da tempo in pensione, di ore da impiegare per  coltivare hobbies, ne ha eccome!
E' Natale, e quale migliore occasione per il nostro lettore che starsene rintanato in casa, a leggere, lontano dalla frenesia degli acquisti e delle cene natalizie?
Ma la magia di questo periodo dell'anno rischia di mandare all'aria i suoi solitari progetti.


IL FANTASMA DEL LETTORE PASSATO 
di Desy Icardi


Fazi Ed.
46 pp
L’avvocato Ferro vive a Torino nel 1959; il Natale è alle porte e l'uomo è alquanto nervoso; per carità, non è che odi questa festività, proprio per niente, bensì tutta la baraonda e l'euforia che l'accompagnano!

Passi pure l'agitazione nell'organizzare feste e cenette - con tutto lo spreco di soldi per le cibarie, come se stesse per venire di nuovo la guerra - con parenti ed amici, ma ciò che fa irritare moltissimo il pover'uomo è la calca di gente che si trova ovunque!
Gente ossessionata dall'idea di far compere, di scegliere i regali giusti, e tra questi - secondo molti - ci sono pure i libri.

Ferro è un lettore avidissimo ed esigente; acquista libri come il pane, è un divoratore di pagine DOC, e se c'è una cosa che lo rende super felice è recarsi dal suo libraio di fiducia, acquistare i libri che gli piacciono e poi andare a casa e, con la gioia simile a quella di un bimbo al cospetto del regalo da sempre desiderato, prendere il nuovo acquisto e tuffarsi nella lettura, alla  quale si dedica con un ardore e un entusiasmo fanciulleschi.

Ebbene, uno come lui che adora i libri, non sopporta l'idea che persone che per tutto l'anno non prendono neppure  un libro in mano, si ricordino di varcare la soglia di una libreria soltanto a Natale, per scegliere a caso un libro da regalare a un amico o a un famigliare, il quale molto probabilmente neanche gradirà un dono di questo tipo.

Insomma, nulla contro il Natale... ma che nervoso gli dà questa frenesia natalizia che mina la sua esistenza placida di bibliofilo solitario!

"nulla, a suo avviso, giovava più del libro giusto al momento giusto. Da qualche tempo a quella parte, tuttavia, il leggere era diventato un piacere ossessivo al quale si dedicava con ingorda cupidigia."

Ad ostacolarlo nei suoi piani di trascorrere il Natale leggendo, ci si mette la vicina di casa: Madame Peyran!
La signora è un tipo impiccione e chiacchierone, che però ha avuto la gentilezza di invitare alla cena della vigilia l'ottantottenne vicino; questi, orso com'è, vorrebbe poter evitare di accettare, ma per amore verso la cara nipote della signora (l'adolescente Adelina), non riesce a negare la propria presenza.
Certo che, però, madame poteva evitare di strappargli la promessa di rispettare un fioretto per Natale, vale a dire resistere alla tentazione di acquistare libri per una settimana (c'è promessa più dolorosa per un lettore?)!

Riuscirà Ferro a resistere all'impulso di acquistare libri su libri per qualche giorno?
Intanto, una copia speciale e rara di Canto di Natale finisce quasi per caso nelle sue mani e darà alle sue giornate pre-natalizie un tocco di mistero e magia...

Questo racconto di Desy Icardi è davvero gradevolissimo, con un protagonista che ricorda lo Scrooge di Dickens; magari l'avvocato è meno burbero, anche se ugualmente solitario e incline a brontolare per qualsiasi contrarietà.
I libri sono al centro di queste pagine e, soprattutto, al centro dell'esistenza dell'anziano lettore, che però ha fatto di essi una sorta di "idolo", inducendolo ad isolarsi, a pensare di poter fare a meno dei rapporti umani pur di stare con un libro in mano.
Ma anche un uomo come lui, poco amante delle feste e restio a stare in compagnia, ha bisogno di (ri)scoprire il caldo e piacevole spirito del Natale.

L'ebook è messo a disposizione gratis da Fazi Editore >>  CLICCAMI <<. 


"i libri meritevoli di esser letti erano decine di migliaia mentre lui era uno soltanto e, al contrario dei grandi capolavori letterari, non era neppure immortale. Insomma, il tempo che ciascuno aveva da trascorrere sulla terra era limitato, e quello per leggere era ancora più esiguo e pertanto infinitamente prezioso!"


martedì 12 ottobre 2021

** SEGNALAZIONI EDITORIALI ** (ottobre 2021)

 

Carissimi lettori, oggi vi presento alcune pubblicazioni appartenenti a differenti generi letterari.

Parto dalla raccolta di racconti che, come dice l'Autore stesso, "sono più o meno quello che otterreste shakerando assieme gin, Raymond Carver, Louis C.K. e una fettina di lime." (cit.)


I VESTITI CHE NON METTI PIÙ
di Luca Murano


Dialoghi Ed.
130 pp
14 euro

Chi siamo quando nessuno ci osserva? Possiamo davvero sentirci al sicuro? È realmente plausibile, in tali circostanze, riuscire a indossare e sfoggiare la parte più limpida di noi stessi? 

I protagonisti dei racconti che compongono la presente silloge prendono vita tra le pagine col desiderio di rispondere a queste domande, compiendo azioni apparentemente insigni canti e che invece restituiscono alle storie autenticità e tutta la grazia che può nascondersi dietro le banalità, le paure, le sofferenze e le speranze di cui sono intrinseche le loro esistenze. 

Una raccolta di outfit dimenticabili, ma di reazioni e gesti indimenticabili perché radicati in profondità in ognuno di noi. 

Uomini e donne sull’orlo della perdizione, studenti squattrinati, scrittori precari, giocatori d’azzardo, genitori sciagurati e figli egoisti che, con ironia e disincanto, scavano a fondo nella loro interiorità solo per scoprirsi vulnerabili, fallibili e, proprio per questo, umani.



L'AUTORE

Luca Murano è nato nel 1980 a Sant’Angelo Lodigiano (LO). Dal 2009 vive in Toscana, dove si occupa di logistica. Oltre a curare Vai Come Sai, il suo blog di scrittura, negli anni ha pubblicato diversi racconti su riviste letterarie indipendenti. Nel 2018 ha esordito nel mondo dell’editoria con Pasta fatta in casa. Sfoglie di racconti tirate a mano.


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Il secondo libro è stato scritto da Pablo Ayo: non ci sono alieni né astronavi, non si parla di religioni, miti antichi o fenomeni paranormali, ma il protagonista è un informatico un po' nerd che, suo malgrado, si trova coinvolto in un losco traffico internazionale di droga.



OTELLO E LA MALEDIZIONE DEGLI HOTEL
di Pablo Ayo


384 pp
A Otello Bonacasa gli hotel portano sfortuna: braccia rotte, fidanzamenti saltati, lavori persi. 
Tutto da quando a 16 anni Evaristo, il bullo del liceo, non gli diede il soprannome di “Hotello con l’H”. 
Evitando di avvicinarsi a alberghi, pensioni, B&B e soprattutto hotel, pian piano le cose gli vanno meglio: diventa un informatico di successo e fonda assieme all’amico Marco Trifoldi l’azienda “Cloud 9”. 
Finalmente ha un sacco di soldi, un lussuoso appartamento e una fidanzata bellissima: Alisa. 
Tutto va bene fino a quando non si reca negli Emirati Arabi per presentare il suo nuovo progetto agli azionisti. 
Convinto che ormai la sfortuna sia passata, alloggia nell’Hotel più bello di Dubai, l’Atlantis.
Da quel momento la vita di Otello va a pezzi: quando la polizia trova nella sua stanza d’albergo una valigia piena di cocaina si ritrova costretto a fuggire, prima dagli Emirati Arabi e poi dal carcere di Rebibbia, inseguito da sicari della Camorra, spacciatori colombiani e malavitosi romani. 
Otello dovrà riuscire a scoprire chi lo vuole incastrare e perché, con l’aiuto di alcuni incredibili personaggi incontrati in carcere: il gigante polacco Baby Wachowsky, il vucumprà Sahid, il falsario veneto Bepi, il contrabbandiere ligure Ceschìn e soprattutto Evaristo, il suo odiato ex compagno di liceo che lo aveva soprannominato “Hotello”.

L'autore.
Pablo Ayo è conosciuto nel campo dell'informazione alternativa ed è tra i più famosi ufologi e ricercatori italiani.
È un esperto di miti, religioni, fenomeni paranormali, alieni e molto altro.
È giornalista, scrittore prolifico ed eclettico ( spazia dallo stile divulgativo al fantasy, fino al noir comico) e artista.
È seguitissimo sui social, specialmente su Youtube: gli iscritti al suo canale "Frontiere” superano i 40.000 e le sue dirette video riscuotono sempre grossi consensi.
La particolarità di questo ricercatore, però, è che non grida al complotto o al sensazionalismo per fare spettacolo, audience o far parlare di sé, ma si basa sempre su prove ed evidenze scientifiche.
Ha già pubblicato parecchi libri sull'argomento e, oltre ad aver tenuto molte conferenze, ha preso parte a diversi programmi televisivi, uno su tutti: "Mistero", in onda su Italia 1 fino a qualche tempo fa.
Negli ultimi anni ha deciso di cimentarsi con generi letterari diversi da quelli divulgativi. Sta, infatti, scrivendo una saga fantasy, "Huntermoon", i cui primi due libri " L'inganno di Ogmareth" e "La profezia di Vizerath", hanno visto la luce rispettivamente nel 2020 e nel 2021.
Nel Luglio di quest'anno ha pubblicato la seconda ristampa di "Otello e la maledizione degli hotel".


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LA VILLA DEI CADAVERI
di Luisa Ferrari


Frilli Ed.
336 pp
In una tranquilla domenica sera dell’estate torinese del 2019 il quieto vivere del Commissario Aurelio Baldanzi viene sconvolto dall’improvvisa scomparsa della fascinosa Ornella, con la quale trascina da anni una storia fatta di contrasti e incomprensioni. 
Negli stessi giorni una mano sconosciuta inizia a seminare morte tra le mura dell’Istituto di Anatomia Patologica di Torino e di nuovo il Museo con i suoi barattoli dall’inquietante contenuto tornano involontari protagonisti, forse legati proprio al mistero che si cela
dietro quella scomparsa che assume nei giorni toni sempre più complessi. 
Un filo sottile sembra legare le vittime torinesi ad antiche atrocità commesse da un eccentrico collezionista detto il Barone di Rocca D’Arazzo insieme al suo Preparatore Anatomico; fatti così irreali nel loro orrore da far dubitare lo stesso Baldanzi dell’evidenza che si presenta ogni giorno più tragica. 
E mentre altri personaggi si affacciano sulla scena, come l’inossidabile Achille Donati, la volubile Amalia, la professionale Giulietta Ottolenghi e il fedele amico Gerardo, Baldanzi si trova coinvolto in vicende sempre più irreali senza nemmeno l’aiuto del buon Di Gennaro, diventato felicemente papà. 
Tra il culto della misteriosa Signora vegliata dalle fedeli Custodi e il segreto dei preparati museali della contrada del Gelso, i fili sempre più annodati trovano alla fine la loro trama componendo un arazzo che nessuno avrebbe potuto immaginare.

L'autrice.
Luisa Ferrari, classe 1971. L’amore per la paleopatologia l’ha spinta a scegliere la tesi in Anatomia Patologica a Genova e poi la specializzazione sempre in Anatomia Patologica a Torino. Tra le mura dello storico Istituto torinese è stata subito affascinata dal vecchio Museo, custode di antichi reperti polverosi che attendevano giusto riconoscimento. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Cadaveri e tacchi a spillo e il racconto Il nano di Venezia nell’antologia I luoghi del noir.






mercoledì 4 novembre 2020

Recensione: EFFETTI COLLATERALI di Rosario Russo



Sei racconti ambientati in una Sicilia dei nostri giorni eppure antica, la quale,  come una zingara misteriosa e dal fascino maliardo, sa incantare con il racconto di leggende e miti atavici, che superando l'oblio polveroso del tempo che passa, riemergono e pretendono attenzione, e lo fanno attraverso storie di sangue, passate e presenti.
Storie che ci trasportano in un paesino pieno di superstizioni e misteri, in cui la realtà si confonde con la magia e il sogno, e soprattutto dove viene fuori l'essere umano, con le sue molteplici contraddizioni e debolezze, con i suoi sogni e le sue meschinità.


EFFETTI COLLATERALI 
di Rosario Russo



Algra Ed.
180 pp
Ottobre 2020
I racconti di questa agile e scorrevole raccolta sono sei e tutti collocati ad Acireale, nel catanese; tre di essi hanno per protagonista un personaggio che chi ha letto il romanzo d'esordio dell'Autore, ha avuto modo di conoscere: l'ispettore Luigi Traversa.
Traversa si trova davanti a tre casi delittuosi da risolvere, di cui uno risalente a ben settant'anni prima.

In "Il Sesto Sigillo" l'ispettore, coadiuvato dall'amico Alberto Bevilacqua e dal commissario Lorefice, è alle prese con uno strambo caso: c'è qualcuno che - ripercorrendo le profezie dell'Apocalisse, tra cavalli del giudizio e funesti sigilli in attesa di essere aperti - sta creando agitazione nella pacifica Acireale. 
Dietro gli avvenimenti strani - scanditi da sibillini versi da interpretare - che stanno spaventando gli acesi, si nasconde "semplicemente" un matto che ha voglia di scherzare o una mente con un piano e uno scopo ben precisi?

In "Gli amanti immortali" il nostro ispettore si imbatte in una storia d'amore, tanto forte quanto tragica, vissuta moltissimi anni prima da due giovani innamorati, il cui legame sentimentale è stato crudelmente ostacolato; un amore sfortunato che ricorda quello leggendario tra Aci e Galatea.
Forse proprio a loro appartengono gli scheletri ritrovati in una grotta a Santa Maria la Scala? In tal caso, chi ha ucciso la coppia e per quale ragione?
A rendere ancora più misterioso il caso si aggiunge una strana e dolce musica di un flauto che Traversa ode quando è nei pressi del luogo del ritrovamento delle ossa, come se quel posto fosse "sacro", circondato da un alone di magia, e lo stesso ispettore - per quanto razionale e tendenzialmente scettico verso tutto ciò che non si può toccare e vedere - dovrà lasciarsi andare alle sensazioni, magari anche a delle vere e proprie allucinazioni, per poter cogliere il vero significato del caso su cui sta indagando.

In "La Truvatura della sarpa" al centro vi è una presunta morte accidentale di un ex-insegnante, che pare sia deceduto per aver seguito, un po' troppo alla lettera, un antico rituale (avente a che fare con il mangiare pesce e bere fiumi di vino), e tutto sotto gli occhi sgomenti di due amici.
Ma è andata davvero così? Siamo in presenza di un'azione stupida da parte di un anziano credulone o la verità è un'altra?

Nel primo racconto, "Il delitto delle cartoline", uno scrittore senza arte né parte, è alla disperata ricerca di una storia per il romanzo della sua vita; in maniera fortuita, incappa in una storia vecchia di cinquant'anni e sulla quale si ritrova a fantasticare dopo aver rinvenuto due cartoline dal messaggio criptico: quale incredibile storia si nasconde dietro queste cartoline ingiallite? Forse un mistero da svelare?
 
"Annalisa" è la storia di un desiderio di vendetta mai sopito, che dopo tanti anni giunge al suo capolinea, non senza la scoperta di una verità diversa da quella immaginata.
Un uomo, dopo essere fuggito venti anni prima da una vita criminale ed essersi rifatto una nuova esistenza in Germania,  ritorna nella città natìa perchè ritiene di avere un conto in sospeso con chi gli ha straziato il cuore togliendo la vita al suo unico vero amore... Questo racconto prende spunto da alcuni episodi di criminalità realmente accaduti verso la fine degli anni '90 ad Acireale, ad opera di clan mafiosi in guerra tra loro.

Il penultimo racconto, che dà il titolo alla raccolta, vede il commissario Stuto impegnato a risolvere il giallo della morte di una ragazza, coinquilina della fidanzata di Luca, suo nipote.
La vittima si chiama Federica ed è morta per avvelenamento; esclusa l'ipotesi del suicidio, c'è da capire chi e perchè abbia potuto ammazzarla, soprattutto se si considera "l'arma del delitto": un veleno per topi fuori commercio, quindi difficile da reperire.
Ovviamente, ad essere sospettate sono di volta in volta le persone più vicine a Federica (Giselle, l'altra coinquilina, e un uomo - appartenente a una famiglia mafiosa - con cui sembra che Federica avesse una relazione), ma Stuto non è soddisfatto dalla piega ufficiale che sta prendendo l'indagine e così, grazie alla lettura del diario della ragazza, arriverà alla verità, che per lui sarà molto amara...

Sei racconti che ci ricordano come spesso a consolare i cuori affranti e addolorati possa bastare la semplice vista del mare, il cui costante e ipnotico movimento di onde porta con sé ricordi e speranze; storie che ci mettono davanti alle tante incoerenze presenti nell'animo umano, che si riversano ad esempio anche sui luoghi in cui egli vive e su cui allunga la mano, per soddisfare le proprie egoistiche necessità e voglie, ignorando e non rispettando l'ambiente attorno a sè; ed è così che Acireale, nel corso del tempo, è stata rovinata dalla costruzione di palazzoni di cemento che nulla hanno a che fare con la bellezza di palazzi antichi e col barocco.

Anche un uomo del Nord, come Traversa, se ne rende conto e tale scempio fa sì che egli associ la calda e vivace regione che l'ha accolto a

"Una bellissima donna, ecco cos’era per lui la Sicilia: una bellissima donna con un orrido neo sul naso e un gran paio di baffi."

Racconti che ci permettono di ammirare il fascino e la malìa che provengono da un territorio meraviglioso qual è la Sicilia, con i suoi luoghi suggestivi e le tante leggende che ne arricchiscono la storia; ci ritroviamo anche a scontrarci, come i protagonisti, con le meschinità e le crudeltà di cui l'uomo è capace, e che sporcano di sangue questa bellissima terra.

Ho ritrovato lo stile scorrevole e scattante del precedente libro di Rosario Russo (il giallo Quattordici spine), personaggi ben caratterizzati e la presenza - al pari di un protagonista a tutti gli effetti - della terra sicula, in particolare di Acireale, che domina in ogni frase dialettale, in ogni luogo menzionato, in ogni mito o leggenda, in ogni usanza; le singole storie sono tutte interessanti, si leggono con piacere, non solo per l'elemento giallo in sè, ma soprattutto per le vicende umane legate ai vari casi da risolvere, narrati con una giusta dose di ironia, che si sposa con inevitabili note amare.

Consigliato  in particolare a quanti amano i racconti e il genere giallo/poliziesco.



venerdì 26 giugno 2020

Recensione: L'INVITO - IL FIORE DEL DESTINO di Ilaria Vecchietti



Buongiorno, lettori!

Oggi vi presento due brevi racconti, scritti ambedue dalla stessa autrice, Ilaria Vecchietti.

Il primo - L'INVITO - rientra nella raccolta Le più belle frasi d'amore di Autori Vari, e si è classificato al primo posto nella categoria amore - prosa - racconto.



Al centro de L'invito,  ci sono Isabella e il suo amore per Filippo.
La ragazza si presenta alle 20 in un ristorante, dopo aver prenotato.
E' una prenotazione strana, in un certo senso, perché lei sa bene che la serata potrebbe rivelarsi un fiasco, con la concreta possibilità che lei resti ore seduta al tavolo del locale da sola, ad aspettare invano qualcuno che non probabilmente non arriverà mai.
E quel qualcuno è appunto Filippo, il ragazzo di cui è innamorata.

Lei e Filippo sono stati prima grandi amici per poi lasciarsi andare a un sentimento che ha travalicato l'amicizia per trasformarsi in amore.

Isabella, sola e in attesa di vederlo varcare la soglia del ristorante, ripensa con malinconia al rapporto tra lei e il suo ragazzo, alla dolcezza di ogni gesto e parola d'amore, ma questi ricordi sono dolci e amari insieme perchè adesso tutto sembra finito.
Filippo non si fa più sentire: ha smesso di amarla?
Accetterà l'invito che lei gli ha mandato per cercare di ricucire la loro storia o è davvero finito tutto?

Semplice nel linguaggio e nella trama, è un racconto rosa molto breve, la narrazione del presente è interrotta dai ricordi della protagonista sui suoi sentimenti e stati d'animo e su com'è nata la storia d'amore con Filippo.


Il secondo racconto si intitola IL FIORE DEL DESTINO e fa parte di Cinquantatré vedute del Giappone di AA.VV. (a cura di Linda Lercari e Furio Detti), una raccolta di narrazioni accomunate dal magico mondo del Sol Levante come ambientazione reale o fantasiosa. Cinquantatré “vedute” strettamente personali frutto del rapporto di ognuno degli autori col Giappone, la sua storia, le sue bellezze, la sua cultura. Racconti d’evasione, diari di viaggio, sogni, ritratti storiografici, tutti insieme a comporre un almanacco di nipponismo.

Anche qui il romanticismo impregna le pagine di questo secondo racconto ambientato ad Osaka, in Giappone.
Il protagonista è un giovanotto, Ryan, alla ricerca del suo amore perduto - non per sempre, lui spera -, la bella e incantevole Sakura, con cui ha avuto una importante storia d'amore, terminata a causa di errori da parte di lui.
Adesso che si è reso conto di aver fatto lo sbaglio più grande della propria vita, non tenendosi stretta la sua Sakura, Ryan vola fino in Giappone e in un'atmosfera quasi eterea, evanescente come solo lo sfondo orientale sa essere, in una cornice magica, suggestiva e da sogno, che i bellissimi alberi di ciliegio, con i loro fiori rosa, sanno creare in modo naturale, forse il vero amore ha ancora la possibilità di rinascere.

Ho preferito personalmente questo secondo racconto, a motivo dell'ambientazione giapponese, sempre ricca di fascino e suggestione. 






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