mercoledì 19 dicembre 2012

Recensione: "Maria Antonietta. I segreti di una regina" di Juliet Grey



Ancora gongolante per la notizia "made in Giunti Y", mi accingo a darvi il mio modesto parere su....

MARIA ANTONIETTA. I segreti di una regina
Days of splendor, days of sorrow
di Juliet Grey

Ed. Newton Compton
Trad. di Cenciotti F.
384 pp
10.97 euro
OTTOBRE 2012

Si tratta del secondo appuntamento con la Regina più famosa della Storia, la regina più affascinante, più invidiata e discussa dei tempi passati....: Maria Antonietta, l'arciduchessa austriaca che a soli 14 anni fu data in sposa al delfino di Francia, il goffo Luigi Augusto, che sarebbe diventato Re di Francia. col nome di Luigi XVI.
Nella recensione del primo volume - Il diario proibito di Maria Antonietta - ho sottolineato, tra le tante cose, come la narrazione in molti punti risultasse lenta, a causa della prospettiva intimistica che l'Autrice affidava alla protagonista che, nel proprio diario, annotava davvero tutti i particolari di ciò che viveva,  sentiva, faceva ecc...
Mi auspicavo, allo stesso tempo, che questa "lentezza" fosse (anche) attribuibile alla giovanissima età di Antonia, appena introdotta nella frivola Versailles e quindi non ancora "iniziata" alla vita dinamica e "gossippara" (concedetemi il termine) della corte francese.
Ed infatti, devo dire subito che il ritmo narrativo in questo secondo romanzo della trilogia, è mutato!!
Forse perché a mutare è Maria Antonietta stessa, man mano più consapevole del proprio ruolo di Regina di Francia; o meglio, più che del ruolo, dei privilegi dello stesso!
Crescendo, la deliziosa fanciulla, da timida ed impacciata, sboccia, proprio come un bocciolo diventa rosa, e capisce qual è l'andazzo che vige nella corte di Versailles.
Come spesso accade ai giovanissimi, quando ci si circonda di compagnie poco raccomandabili, è facile che si assumano le loro stesse abitudini, se si è soli a "sbrogliarsela"... ed ecco che la gioiosa reginetta comincia a darsi alla "bella vita": ad attirarla, in particolare, il gioco d'azzardo (per il quale spende e spande, chiedendo continui prestiti al marito e prendendo soldi dalle casse del regno), i balli e la moda...!
Una regina non può non dettare la moda e a invogliarla a spendere fior di quattrini in questo senso c'è Madame Bertin, una brava e vanitosa merchand de mode che "indirizzerà" i gusti e i modelli, in materia di abbigliamento, della voluttuosa Regina, contribuendo a svuotare "i portafogli reali".
image
duchessa di Polignac
A ruotare attorno alla volubile Tonietta non è solo la modista, ma più che altro personaggi che troppo spesso hanno dato prova di essere arrivisti e calcolatori nei confronti dell'ingenua regina, che tendeva a fidarsi di chiunque le facesse quattro moine (ma di questo, che colpa le si può dare, visto che sempre la povera austriaca si sentirà trattata da estranea nella sua nuova casa? Non solo, ma il suo bisogno di affetto non si placherà mai, sarà sempre una fiamma accesa nel suo cuore..)!!
In primis ricordiamo, accanto ad un dongiovanni e scialacquatore Conte d'Artois, cioè Carlo, fratello di Luigi XVI,  Yolande De Polignac, la bellissima duchessa che sarà vicino alla regina quale intima amica per moltissimi anni e che, con il proprio entourage familiare, dominerà nella corte di Versailles per un po' di tempo.
Meno ambigua e più sinceramente affezionata la principessa di Lamballe; in ogni caso, resta il problema principale della Regina, che poi sta alla base dell'odio sfrenato che negli anni il popolo coverà verso di lei e il marito: le mani bucate, non solo per soddisfare le proprie voglie e i propri capricci, ma anche frutto della eccessiva generosità verso le amicizie a corte, che ben seppero approfittare dell'altruismo candido e schietto di Maria Antonietta.

Leggendo, vivremo con la nostra protagonista i suoi tanti errori, davanti a molti dei quali avremo voglia di dirle: "Ma dai, che sciocca che sei! Rifletti prima di fare/dire questo o quest'altro!", quasi per preservarla da una serie di conseguenze di cui siamo a conoscenza e che, col senno di poi, pensiamo si sarebbero potute evitare (ma è poi davvero così?).
Maria Antonietta suscita tanti tipi di sentimenti, sintetizzabili nei due estremi: amore e odio.

Puoi odiarla perchè vedi in lei ciò che da sempre la Storia ci ha tramandato: una sciocca ragazza, frivola, attaccata al lusso, al divertimento, di cui si è detto di tutto (adultera, lesbica ecc....), in cerca di amanti, pronta a soddisfare i propri vizi, incurante del marito, a sua volta uno scioccone

la collana incriminata

( 500 kg d’oro)
imbranato e incapace di dire "no" alla mogliettina; una donna che ha pensato solo a se stessa, ai suoi piaceri, infischiandosene altamente dei doveri che una Regina ha verso il proprio popolo.
Vero è che alcune accuse non saranno state del tutto fondate, un esempio su tutti: lo scandalo della collana, che fece abbassare ancora di più - se mai ce ne fosse bisogno - il livello di simpatia di cui la Regina godeva presso i francesi.
Scandalo che, si sa, fu solo una farsa, un complotto per buttar fango addosso all'odiata sovrana... ma tanto bastò per screditarla irrimediabilmente!

Ma puoi scegliere di ... amarla! e di vedere in lei solo una ragazza giovane ed ingenua che si è trovata a regnare su una delle corti più note e al centro dell'attenzione del tempo, accanto ad un marito che, per buono e pacioccone che fosse, non è mai stato davvero in grado di fare quello che doveva fare: il Sovrano di Francia ma, se vogliamo, anche il marito.
Maria Antonietta non è solo la regina sfrenata e goliardica che molti vogliono vedere.
Hans Axel von Fersen
E' una donna, prima di tutto: una donna con delle esigenze emotive, fisiche..., che lei desidera soddisfare, per poter provare la felicità che tanto agogna e alla quale ha diritto, come tutti.
Ok,  scivolerà tante volte e, pur adempiendo al solo e vero compito per il quale, in fin dei conti, è stata portata dall'Austria alla Francia (fare figli!), riuscirà a dire no per sempre all'amore vero, passionale, fresco e devoto di un giovane conte, che le resterà accanto fino a quando potrà?
E' anche una madre, dolce, apprensiva, desiderosa di non fare errori, di amare tutti i figli teneramente, anche andando contro le etichette del tempo.
E' una moglie, non perfetta, va bene, ma ne apprezziamo tutto lo sforzo per essere sempre e comunque il miglior supporto per suo marito, che resterà sempre molto volubile e debole nel portare avanti il trono.
E' una semplice donna, con tanti pregi e altrettanti difetti, come tutte noi; una donna che, come spessissimo accadeva a quel tempo (ma anche prima e dopo) si è trovata ad avere sulle proprie spalle fardelli poco consoni ad una personalità giovane, circondata da subito tanto da persone che, al contrario, sapevano il fatto loro, quanto da altri che l'hanno sempre disprezzata ed insultata, minando la sua autostima, già fragile di per sè.
Marie Antoniette
E' una donna che ha dovuto affrontare momenti di solitudine (che tanto più forte si sentono quanta più gente inutile hai attorno), di paura, in cui il suo essere una Asburgo, figlia della grande Maria Teresa d'Austria,  le ha fatto alzare il mento con fierezza (forse a qualcuno piacerà chiamarla alterigia, superbia) per tirar fuori coraggio e fermezza, in vista di un futuro che non si preannunciava certamente roseo...

Davvero soddisfatta - più che del primo - di questo secondo appuntamento con Maria Antonietta; brava la Grey nell'essere molto accurata storicamente; lo stile è molto fluido, la narrazione è dinamica e trovo azzeccata la scelta di non lasciare il "timone della narrazione" esclusivamente a Maria Antonietta, ma dando anche un punto di vista esterno a lei, formendoci una visione più ampia degli eventi raccontati.

Quanto dovrò aspettare per il terzo e conclusivo romanzo?
Confesso che ho qualche freno a leggerlo.... , forse perché, man mano che andremo avanti, l'attrattiva per le vicende potrebbe subire un contraccolpo, ma non tanto perché so come finisce il tutto..., quanto per l'inevitabile tristezza e nostalgia per una Storia che davvero non può più essere cambiata e per un personaggio femminile dalle mille sfaccettature e per il quale ho provato molta tenerezza...

Per le immagini: http://ladyreading.forumfree.it

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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