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lunedì 25 giugno 2012

VIA COL VENTO - libro, film e... chicchi di curiosità!!




Eccoci all'appuntamento di inizio settimana: CINEROMANZO....,la rubrica nella quale parlo di libri che sono finiti sul piccolo e grande schermo.

Oggi è la volta di VIA COL VENTO....!!!
Un romanzo ed un film di certo memorabili!

Via col vento
Margareth Mitchell
Edizioni Mondadori
Collana Omnibus
1102 pp
22 euro
Anno pubblicazione 2008
Sinossi

Rossella O'Hara è la viziata e capricciosa ereditiera della grande piantagione di Tara, in Georgia. 
cover
Ma l'illusione di una vita facile e agiata si infrangerà in brevissimo tempo, quando i venti della Guerra Civile cominceranno a spirare sul Sud degli Stati Uniti, spazzando via in pochi anni la società schiavista.

 Il più grande e famoso romanzo popolare americano narra così, in un colossale e vivissimo affresco storico, le vicende di una donna impreparata ai sacrifici: la tragedia della guerra, la decimazione della sua famiglia, la necessità di dover farsi carico della piantagione di famiglia e di doversi adattare a una nuova società. 
E soprattutto la sua lunga, travagliata ricerca dell'amore e la storia impossibile con l'affascinante e spregiudicato Rhett Butler, avventuriero che lei comprenderà di amare solo troppo tardi...



L'autrice. (tratto da Biografieonline)
Margareth Mitchell, è nata l'8 novembre del 1900 ad Atlanta in una famiglia di antiche origini; studia in una scuola privata pare con scarsi risultati. E' simpatica, vivace e cordiale ma non si può dire che sia un'allieva modello. Oltrepassata senza guai l'eta della pubertà, si fidanza con Clifford Henry, suo primo grande amore purtroppo finito in tragedia.
La scrittrice ha quindici anni quando scoppia la prima guerra mondiale, lui un po' di più e quindi parte per il fronte, da cui non farà mai più ritorno. Saprà solamente che è morto in Francia.
Nel 1919 muore anche la madre e Margareth lascia il college per tornare a casa.
Nel 1922 si rifa una vita sposando Berrien "Red" Upshaw, un ex giocatore di football, ma il matrimonio è davvero lampo: dura solo due anni.
Intanto, cercando di sfruttare le sue notevoli doti con la macchina da scrivere, comincia a lavorare per l'Atlanta Journal.

Tempo di assorbire il duro colpo del divorzio e l'intraprendente scrittrice si risposa con George Marsh. Purtroppo dovrà lasciare il lavoro per motivi di salute. Mai malattia fu così foriera di fortuna e spirito creativo.
E' proprio durante la convalescenza, infatti, che scrive "Gone with the wind" (Via col vento), che sarà pubblicato nel 1936 e che vincerà il premio Pulitzer nel 1937.

Nel 1939 dal suo libro verrà tratto il film omonimo interpretato da Vivien Leigh e Clark Gable.
La contrastata storia d'amore di una giovane donna, Scarlett O'Hara, per Red Buttler, ambientata in Georgia durante la guerra di secessione americana, commuove tutto il mondo e frantuma tutti i precedenti record d'incassi ai botteghini.

Quando fu chiesto a Margaret Mitchell il suo parere sulle ragioni del successo sia del film che del libro, rispose, memore degli insegnamenti femministi materni: "Forse perché in ogni donna c'e' una Rossella, cioè l'istinto di non rimanere remissiva sotto il giogo maschile!".
Ormai celebre Margaret declinò ogni proposta di collaborazione a periodici o ad altre case editrici, che le avrebbero pubblicato qualsiasi cosa avesse scritto; rifiutò decisamente perché sosteneva che " Solo con un attacco di follia mi rimetterei a scrivere anche sol una riga".
Forse per lo stesso motivo non scrisse mai il seguito di Via col vento, confessò, infatti, che si era ammalata e le erano caduti i capelli per lo stress, mentre correggeva le varie stesure e che aveva riscritto per sedici volte il primo capitolo!
locandina
"Inoltre" soggiunse "Penso che Scarlett e Rhett non potranno mai tornare insieme, per cui non ci sarà mai un seguito" (sappiamo che ci provò Alexandra Ripley a scrivere il seguito di Via col Vento, nel 1992, con "Rossella", anch'esso portato poi al cinema).
Il tempo di godersi il successo per la brava Margaret non è moltissimo. Dieci anni dopo viene investita da un taxi e muore il 16 agosto 1949 dopo un'agonia di dieci giorni.

Il film - curiosità

158000 i metri di pellicola girati
6800 quelli effettivamente montati
5000 gli abiti confezionati
2400 le comparse
113 i minuti girati durante le riprese dell'incendio di Atlanta
90 i set realizzati
50 gli edifici costruiti per la scenografia di Atlanta
33 i minuti girati da Wood inseriti nella versione definitiva
17 quelli girati da Cukor
13 le nomination
10 gli Oscar vinti

Questi alcuni dei "numeri" che hanno caratterizzato la versione cinematografica di un grande romanzo.

mercoledì 12 febbraio 2014

Cito e canto: VIA COL VENTO



Tratto da I PONTI DI MADISON COUNTY.

Francesca non fece commenti
ma si interrogava sul conto di un uomo
al quale sembrava importante la differenza
tra prato e pascolo,
che si entusiasmava per le sfumature del cielo,
che scriveva poesie ma poca narrativa..
Che suonava la chitarra,
si guadagnava la sua attrezzatura in due zaini.
Che somigliavano al vento.
Come il vento si muoveva.
E forse dal vento era venuto.
Lui guardava ancora in alto,
le mani infilate nelle tasche dei Levi'S,
la macchina fotografica appoggiata sul fianco sinistro.




VIA COL VENTO
(D.Silvestri)


Qualche volta ti sento, sono sicuro sei tu 
il tuo profumo col vento arriva fino a quassù 
quelle volte mi pento della mia gelosia 
ma è soltanto un momento e il vento presto ti riporta via (non resisto) 
certe sere di maggio ti dimentico un po' 
ma poi trovo il coraggio e cerco tra i ricordi che ho 
ed è allora che è peggio che il dolore è di più 

e penso a te


lunedì 12 agosto 2013

Dal libro alla tv: ROSSELLA, il seguito di Via col Vento



dal libro al cinema
Il libro portato sul piccolo schermo di cui oggi vi voglio brevemente parlare è il seguito di nientepopodimenoche.... Via col vento!!!
Eh sì, parlo di 

ROSSELLA
di Alexandra Ripley


Ed. Rizzoli Bur
Trad. A. Cremonesi Cambieri
930 pp
1994
Trama

Rossella è sempre stata una donna forte, con una fiducia sfrontata nel futuro. Ma ora che Rhett se n'è andato, sconvolto dalla morte della loro bambina, e che anche Mammy l'ha lasciata, consumata dalla malattia, neppure Tara, la sua amata terra, riesce a darle sollievo. 
È altrove che deve cercare la felicità. 
Ad Atlanta potrà riprendere in mano i suoi affari, ritrovare il conforto che le parole del caro Ashley sanno dare. 
E aspettare che Rhett torni da lei, ora che sa di volerlo più di ogni altra cosa. 
O forse il vento questa volta, la porterà lontano verso una nuova vita. Fino a quando una lieve brezza non giungerà ad annunciare che un altro giorno è davvero arrivato.

L'autrice.
Alexandra Braid, nota come Alexandra Ripley dal cognome del primo marito, è stata una scrittrice statunitense, nota soprattutto per essere stata l'autrice di Rossella, il seguito di Via col vento di Margaret Mitchell.
Il suo romanzo di debutto fu Who's the Lady in the President's Bed? del 1972. Il primo romanzo storico, Charleston del 1991 ebbe un buon riscontro, diventando un bestseller, come del resto i romanzi che lo seguirono. Rossella, l'opera più nota, fu accolta molto male dalla critica ma ottenne comunque un enorme successo di pubblico
È morta nel 2004 per cause naturali.

locandina
IL FILM

Ricordo ancora abbastanza nitidamente il periodo che precedette la messa in onda della miniserie TV "Rossella", forse perchè tra le varie candidate attrici che avrebbero potuto dare il volto a Rossella, c'era un'italiana, Yvonne Sciò (che io ricordavo per la partecipazione a Non è la Rai).

Però un po' per il fatto che era una miniserie e un po' per gli attori protagonisti, non mi piacque per niente e il mito di Vivien Leigh e Clark Gable non ha trovato eguali, nel mio cuore ^_^
Inoltre, ricordo che la versione tv era mooolto differente dal libro, il che mi è andato giù ancor meno.
Il romanzo, infatti, non mi è dispiaciuto affatto, forse perchè va a compensare quel lato romantico di me che avrebbe sempre voluto Rhett e rossella insieme, nonostante lei non meritasse altro che di essere piantata in asso...!!

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Joanne Whalley-Kilmer
Rossella_Timothy_Dalton_-010.jpg
Timothy Dalton

venerdì 8 marzo 2013

Recensione VIA COL VENTO di Margareth Mitchell




Buongiorno!!

Buona festa delle Donne a chi festeggia e anche a chi non festeggia in un modo particolare, come me!!
Ma a prescindere da cosa si faccia o no oggi di diverso dagli altri giorni per ricordare noi donne, ciò che conta è che questo sia un giorno in cui più di ieri e meno di domani si dia valore ed importanza a quello che, pur essendo definito il "sesso debole", ha in realtà una tale forza, su tutti i livelli e tutti i fronti, dentro di sè, da farci sorridere di compiacimento e meraviglia, al pensiero di cosa e quanto ogni donna sia capace di sopportare e affrontare a testa alta, forse tra le lacrime, a volte col broncio o tra urla isteriche..., ma sempre con una energia e un amore incrollabili!
Via col vento
Margareth Mitchell
Edizioni Mondadori
Collana Omnibus
1102 pp
22 euro
Anno pubblicazione 2008

Bene, per l'occasione, avendo terminato proprio ieri la lettura del mio adoratissimo VIA COL VENTO, eccomi qui a parlarne con voi..
E quale personaggio femminile potrebbe essere più azzeccato oggi se non lei.... ROSSELLA O'HARA?

Qui avevo parlato del libro e del film!!

Ora è il momento della mia recensione, anche se ammetto che per me è difficile trovare le parole per recensire i libri che amo (è la stessa cosa per Cime tempestose; letto tante volte ma mai recensito! E ma quest'anno lo farò!!).
Proverò a scrivere ciò che mi ha suscitato la lettura di quello che è di certo un classico (moderno, certamente) intramontabile!



il mio pensiero

"Via col vento" è un romanzo epico, un ritratto dettagliato e vivido di un'epoca passata, che noi italiani non abbiamo vissuto e che di conseguenza non possiamo comprendere fino in fondo.
E' il ritratto di una società - quella americana della seconda metà dell'Ottocento - che viveva beata nel proprio piccolo e felice mondo fatto di sogni, balli, chiacchiere frivole, civetterie, corteggiamenti, boccate di fumo, passeggiate a cavallo, fruscii di gonne ampie e profumo di colonia e fiori...
Un mondo nostalgico e pacifico che finisce bruscamente ed irrimediabilmente con la Guerra di Secessione, con i suoi morti, le sue distruzioni, il suo dolore, la fame, la povertà... e la vittoria del Nord, che a sua volta si trascinerà dietro altre conseguenze insopportabili per i sudisti (quali la continua ed ossessionante presenza degli yankees in città).
La Mitchell quindi ci porta a conoscere l'universo ovattato e romantico in cui all'inizio del romanzo troviamo la nostra Rossella, che impariamo a conoscere immediatamente come una 17enne viziata, carina, vivace, capricciosa, desiderosa di essere sempre al centro dell'attenzione di tutti, in primis dei maschi.

Rossella è la figlia maggiore di un'improbabile coppia "mista", Gerald O'Hara, un irlandese basso ma tutta energia e caparbietà, che riuscirà a farsi un nome ed una proprietà nella Georgia; ed Elena Robillard, ricca donna proveniente da Savannah, dolce ma forte nell'animo, raffinata, una vera e propria signora, che sarà negli anni il modello di riferimento per la frizzante Rossella che, pur desiderando di imitare la signorilità, l'educazione e l'eleganza materne, puntualmente si ritroverà ad esserne l'esatto opposto.

-
La Rossella dagli occhi verdissimi e acuti, dalla lingua tagliente, dalle sopracciglia sempre pronte ad inarcarsi alla minima contrarietà, è la protagonista indiscussa di un romanzo in cui pure compaiono molti personaggi non meno importanti; ma la personalità di questa donna, in positivo ed in negativo, spicca, e ci accompagna nel corso delle tante vicende che la coinvolgeranno.
Il bel mondo incantato delle feste e dei corteggiamenti, della vita felice a Tara e dai vicini Wilkes, alle Dodici Querce, come dicevamo, viene spazzato via dalla guerra tra Nord e Sud, che irromperà nella vita di tutti, cambiandola irreversibilmente.
La bella Rossella ha dalla sua parte un carattere forte, determinato, poco incline ai sentimentalismi e alla pateticità; sa quel che vuole e sa come ottenerlo.
Eppure, l'unico uomo che per tutto il libro sarà al centro del suo cuore, sarà in effetti l'unico che mai avrà, perchè Ashley Wilkes rappresenta tutto ciò che lei non è e che mai potrebbe renderla davvero felice, nonostante lei si ostini a credere il contrario.
Il buon Ashley, con i suoi capelli biondi e gli occhi grigi, è un sognatore, un uomo poco volitivo e pratico, amante di libri e arte, per natura abbastanza remissivo e passivo....
Che ci trova Rossella in lui?
Personalmente non l'ho capito... Forse è solo la mania di un capriccio adolescenziale e del resto lei stessa, solo quando sarà troppo tardi e quando il destino le servirà su un piatto d'argento la possibilità di coronare il proprio sogno d'amore con lo stesso Ashley, comprenderà che ciò che l'ha sempre resa innamorata di quest'uomo tranquillo e dignitoso ma lontano anni luce da lei, era un sentimento infantile, nato nella mente di una ragazzina poco più che adolescente, che vedeva nel biondino una sorta di principe azzurro sul cavallo bianco.
Ma era amore?
Quanto spazio ha dato Rossella all'amore nella propria vita?
Tanto e poco allo stesso tempo!
Lo spettro di un Ashley che la rifiuta da subito - pur essendo troppo ... confuso? codardo? per dirle chiaro e tondo che non l'ama ma che le vuol bene solo come una sorella, dandole quindi sempre quella flebile speranza alla quale Miss O'Hara si appenderà disperata - la condurrà solo a fare scelte sentimentali inconcepibili e non in sintonia con i suoi bisogni e desideri.
E non mi riferisco solo all'inutilità dei due matrimoni precedenti l'unico "vero" (con Rhett), cioè con Carlo (il fratello di Melania) e Franco Kennedy (fidanzato eterno di Susele, a cui Rossella lo soffierà con l'inganno e per interesse, per salvare Tara dalle mani dei nordisti), alla nascita di due figli - Wade ed Ella - da lei ignorati, poco amati (cosa che nessun bimbo merita di ricevere dalla propria mamma), ma parlo anche e soprattutto dei suoi rapporti con l'unica sua difesa e roccia, Melania, nonché della sua stessa felicità...!

Ed ecco che arriviamo dritti dritti all'unico uomo che abbia mai potuto stare accanto a Rossella e "tenerle testa", perchè per natura identico a lei: furfante, sarcastico, simpatico, forte, deciso, pratico, contrabbandiere, animo da pirata, bugiardo all'occorrenza eppure bramoso di avere accanto una donna da cui mai avrebbe sopportato la menzogna; ma nonostante tutto, l'unico in grado di capire la volubile Rossella, di leggere nella sua testolina come se essa fosse un libro aperto: Rhett Butler, un uomo intelligente e complesso, non certo semplice da capire e gestire.

Non per una persona pratica e sbrigativa come Rossella, cui non piace proprio scervellarsi per capire le anime e i cuori delle persone; ella è troppo indaffarata a far soldi, a "fregare" chi commercia con lei, a tenere i conti delle proprie aziende per perdersi in inutili sforzi per capire gli altri.
A capire un'anima nera come quella del capitano Butler è solo Melania.
Proprio la dolce miss Melly, che Rossella giudicherà sempre come una donnetta debole, dal cuore tremolante e dal cervello di gallina!
Ma Melania non è Ashley, pur essendo affine al marito molto più di Rossella; Melania ha un germe di forza e determinazione in sè che si rivela puntuale quando è necessario; è vero, è fragile, fisicamente in particolare, ma l'onestà, la lealtà, la coerenza, l'attaccamento ai valori, la correttezza e la fedeltà verso chi le è accanto, la bontà innata che le impedisce soltanto di concepire il male in chi ama.... saranno la garanzia di un punto di riferimento assoluto e costante per la nostra eroina.
E lo saranno nonostante il suo infantile disprezzo per questa donnina minuta che le resterà accanto anche quando l'orgoglio e il rispetto per se stessa avrebbero dovuto avere la meglio ed aprirle gli occhi sulla vera natura della cognata.
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E Melly è l'unica che comprenderà il cuore di Rhett, che saprà parlargli con sincerità lì dove altre donne non avrebbero saputo arrivare.
Perché Rhett non aspetta altro che qualcuno che lo capisca e si illude..., spera!, che il tempo metta un po' di sale nella testolina della moglie, e che questa impari ad amarlo, rendendo felice la loro unione.
Lui che, pur essendo un "delinquente" nell'animo, un "rinnegato" dalla società, ama profondamente la sua Rossella e che è pronto a far qualsiasi cosa per farla felice, convinto che siano fatti per stare assieme, vista la affinità dei loro caratteri; lui che si commuove e impazzisce di felicità davanti alla figlioletta, diventando un padre affettuoso e tenero, come mai Rossella potrebbe essere verso i propri figli.

"Via col vento", pur non regalandoci un finale decisamente romantico (scordatevi l'happy ending) è forse uno dei rari casi in cui son d'accordo con l'autrice per questa scelta.

Rossella si illude di dirigere la propria vita nel miglior modo possibile; disprezza gli uomini senza midollo e le donnine sciocchine della propria cerchia (la Vecchia Guardia) di amicizie di Atlanta che son rimasti legati al mondo incantato di prima della Guerra; diventa un'imprenditrice senza scrupoli, corrotta e cinica che spazzerà via ogni principio di senso di colpa e rimorso con una buona scrollata di spalle e il suo motto "Ora non voglio pensarci... Ci penserò domani!".
E' vero, non possiamo negare che il suo forte senso pratico e il suo coraggio la sosterranno nelle umiliazioni che le hanno fatto curvare la schiena sulla terra rossa di Tara per farla diventare la piantagione di un tempo...; le permetteranno di rialzare il capo e di vincere il freddo, la povertà, le privazioni, le perdite..., facendo sì che lei e i suoi cari sopravvivano a tutto questo!
Ma cosa le resterà, alla fine?
Nel corso di 11 anni Rossella avrà vissuto di tutto e da ogni disgrazia ne uscirà indenne, con il mento all'insù e i suoi occhi verdi fiammeggianti e fieri, come lo può essere una donna nelle cui vene scorre il fiero e sangue irlandese.
Ma se le sue mani ruvide che hanno lavorato la terra diverranno di nuovo lisce, da signora; se anche il suo corpo si rivestirà di abiti sontuosi e la sua casa sarà la più bella di Atlanta...., a cosa servirà tutto questo se il suo cuore resterà arido e asciutto?
C'è sempre posto per il ravvedimento, ci mancherebbe; e Rossella non è stupida, né tanto meno cattiva; ma il suo egoismo e la sua testardaggine la porteranno a rallentare il processo di "presa di coscienza" di cosa e chi son davvero importanti per la sua vita.
Un noto modo di dire asserisce che ci accorgiamo delle cose veramente  importanti solo dopo che le abbiamo perdute.
Ahilei, è il caso di Rossella O'Hara.
Ma niente paura!
Il pensiero del tanto desiderato rifugio che l'amata terra rossa di Tara rappresenta per lei, la speranza di riconquistare il suo amore perduto, le rialzeranno il capo per guardare con fiducia all'avvenire, perchè in fondo DOMANI è UN ALTRO GIORNO!

Lo stile della Mitchell è assolutamente scorrevole e godibile; pur essendo un romanzo abbastanza lungo - e nonostante la presenza di alcune parti meno interessanti, come quelle sul contesto storico-sociale, relativamente al governo, ai rapporti tra sudisti e nordisti - trovo che sia una lettura molto piacevole; certo, deve piacere il genere, immagino non possa entusiasmare qualunque lettore, ma io ne sono rimasta sicuramente affascinata.
L'autrice ha un modo di raccontare la Storia, quella più grande, che coinvolge la collettività, e le singole storie individuali con garbo, profondità, quel pizzico di humor e simpatia che non guastano, scendendo nell'animo dei personaggi e mettendoceli a nudo, senza fare sconti a nessuno - nemmeno alla protagonista! -.



partecipo alla sfida

lunedì 10 febbraio 2014

Love stories in my heart



Ed ecco alcuni libri che contengono storie d'amore che mi hanno appassionata...!!

Alcuni sono un po' vecchiotti e li ho letti davvero diverso tempo fa, ma mi sono rimasti impressi!!!
E' il caso di Cuore sudista, Lacrime di cristallo, Il giardino delle menzogne e Il giglio e il leopardo, che a quel tempo mi sono piaciuti molto!!
Via col vento resterà sempre nel mio cuore per le traversie sentimentali vissute da Rossella, in particolare con Rhett, che pure le ha sempre mostrato molto amore!!
E poi i classici intramontabili, dall'amore a tinte un po' noir tra Rochester e  Jane, o quello descritto con ironia dalla brava Austen... fino ad arrivare alla giovanile storie d'amore tra Cam e Andrew.....

Cuore sudista
di Rita M. Brown


Ed. Rusconi
Trad. P. Spinelli
571 pp
15.49 euro
1995
Trama


Una grande storia d'amore, un romanzo storico sullo sfondo della guerra di Secessione.
La diciottenne Geneva Chatfield, figlia di un notabile della contea di Albemarle in Virginia, ha appena sposato Nash Hart quando scoppia la guerra.
L'uomo viene subito richiamato alle armi e Geneva, per poterlo seguire, s'arruola anche lei nella cavalleria sudista.
Si taglia i capelli, indossa l'uniforme e diventa il soldato Jimmy... ria di un cristiano che soffrì per la propria fede il carcere, il confino, le persecuzioni. Lukà non perse mai la forza d'animo, la consuetudine scien- tifica nel praticare la sua professione di chirurgo, spendendosi a favore dei fratelli.


Lacrime di Cristallo
di Catherine Lim


Lacrime di cristallo
Ed. Sperling&Kupfer
406 pp
8.50 euro
Tra. A. Petrelli
2003
Trama

Mei Kwei nasce in Malesia da un'umile famiglia cinese che considera le figlie femmine un fardello. 
Il padre si dimostra ostile nei suoi confronti e la piccola si rifugia tra le braccia della nonna dalla quale assimila lo spirito romantico e passionale. 
Con il passare del tempo e lo sbocciare di una rara bellezza - marcata però da un neo all'angolo dell'occhio, considerato foriero di sventura - la fanciulla attira le attenzioni di vari uomini, tra i quali il ricco anziano ma focoso Old Yoong. 
Chi però accende il fuoco della passione di Mei è padre Francois Martin, un giovane missionario francese che la ricambia comunque platonicamente - con tutto l'ardore di un carattere gioiso e sensuale...
Come in uno specchio




Via col vento
di Margareth Mitchell


Via col vento
Ed. Mondadori
Trama

Rossella O'Hara è la viziata e capricciosa ereditiera della grande piantagione di Tara, in Georgia. 
Ma l'illusione di una vita facile e agiata si infrangerà in brevissimo tempo, quando i venti della Guerra Civile cominceranno a spirare sul Sud degli Stati Uniti, spazzando via in pochi anni la società schiavista. 
Il più grande e famoso romanzo popolare americano narra così, in un colossale e vivissimo affresco storico, le vicende di una donna impreparata ai sacrifici: la tragedia della guerra, la decimazione della sua famiglia, la necessità di dover farsi carico della piantagione di famiglia e di doversi adattare a una nuova società. 
E soprattutto la sua lunga, travagliata ricerca dell'amore e la storia impossibile con l'affascinante e spregiudicato Rhett Butler, avventuriero che lei comprenderà di amare solo troppo tardi...

IL GIARDINO DELLE MENZOGNE
di Eileen Goudge


Ed. Rizzoli
Trad. Janine M.P.
512 pp
1989
Trama

E’ una calda notte del luglio 1943, Sylvie Rosenthal dà alla luce una bambina dalla carnagione scura, in cui ravvisa subito le fattezze del suo amante, Nikos Alexandros.
Tormentata dalla paura che il potente e anziano marito, Gerald,
la abbandoni quando verrà a sapere la verità, Sylvie lascia che sia il caso a scegliere per lei: in ospedale scoppia un furioso incendio e la donna approfitta della confusione per attuare uno scambio di neonate.
Da quel momento vive con un opprimente senso di colpa, prigioniera del castello di menzogne che lei stessa si è costruita attorno.


IL GIGLIO E IL LEOPARDO
di Susan Wiggs



copertina
Euroclub 1999
Trama

Corre l'anno 1414 e corre pure cattivo sangue tra Francia e Inghilterra. La lotta per la supremazia si gioca anche lontano dai campi di battaglia e re Enrico V, che ben lo sa, con un'astuta mossa decide di far sposare uno dei suoi fidati baroni inglesi, Rand Fitzmarc, con una giovane castellana normanna, Lianna, signora del feudo di BoisLong, situato in posizione strategica per gli interessi britannici in terra francese.
Il volere di un re, si sa, è legge, ma come biasimare la bella aristocratica per i suoi tentativi di sfuggire alle aborrite nozze con uno sconosciuto, per di più della fazione nemica? E, soprattutto, come pretendere che in un periodo tanto turbolento e inquieto, sempre sull'orlo di una guerra, ogni piano, esplicito o segreto che sia, fili liscio come l'olio?
Eppure, nonostante le mille traversie e i numerosi nemici più o meno occulti, tra l'incantevole dama e il nobile cavaliere nascerà un amore intenso e appassionato, cementato dalle ardite e romantiche avventure che si snodano sullo sfondo ricco e perfettamente ricostruito di un'epoca leggendaria, costellata da traditori ed eroi storici e immaginari.

Jane Eyre
di Charlotte Bronte



Ed. Giunti
720 pp
2011
8.50 euro
Trama

Dopo un'infanzia difficile, di povertà e di privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istitutrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. 
I due iniziano a conoscersi, si parlano, si confrontano e imparano a rispettarsi. Dal rispetto nasce l'amore e la possibilità per Jane di una vita serena. Ma proprio quando un futuro meraviglioso appare vicino, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può avere l'amore, non può sfuggire al suo destino. 
Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nele soffitte del suo tetro palazzo.





Orgoglio e pregiudizio
di Jane Austen


Copertina Orgoglio e pregiudizio
Ed. Giunti
416 pp
6 euro
2013
Trama

Quando Charles Bingley, un ricco scapolo, e un amico, il misterioso Darcy, vanno ad abitare a Longbourne nell'Hertfordshire vicino alla famiglia Bennet, composta da ben cinque figlie in età da marito, la quiete che regna in questo angolo di campagna inglese viene subito a mancare. Una storia d'amore, provocazioni, prevaricazioni e happy end che non smette di affascinare. 
Pubblicato anonimo nel 1813 dopo essere stato rifiutato da un editore, il romanzo più noto della Austen è diventato un classico dell'''educazione sentimentale'' occidentale. 
Con la sua tipica, sottile ironia e sostenuta da una prosa sempre elegante, la Austen indaga i meccanismi psicologici e sociali alla base di ogni relazione: ragione e sentimento, valori psicologici e sociali si scontrano nel mondo tanto chiuso quanto complesso della scrittrice e diventano il motore narrativo di storie e personaggi indimenticabili.


Il confine di un attimo
di J.A. Redmerski


Il confine di un attimo
Ed. Fabbri
436 pp
14 euro
2013
Trama

Camryn Bennett, vent’anni, non è certo il tipo da restare ingabbiata in una vita ripetitiva sempre uguale a se stessa. 
Ma da quando il suo ragazzo è morto, niente sembra più importarle davvero... Quando anche la sua migliore amica le volta le spalle, Camryn salta su un autobus, con solo un telefono cellulare e una piccola borsa, decisa a fuggire da tutti coloro che la vogliono incasellare in una vita che non le appartiene. 
Quello che trova nel suo viaggio è un ragazzo di nome Andrew Parrish, un tipo non molto diverso da lei, e da cui si sente irrimediabilmente attratta. Andrew vive la vita come se non ci fosse domani. 
Convince Camryn a fare cose che non avrebbe mai pensato di fare e le insegna ad ascoltare le sue emozioni più profonde, i suoi desideri più proibiti. Ben presto diventa il centro della sua vita. 
Ma Camryn ha giurato di non lasciarsi andare mai più, di non innamorarsi mai più... 
E il segreto che Andrew nasconde li spingerà irrimediabilmente insieme o li distruggerà per sempre?

martedì 22 gennaio 2013

La p. 33 di oggi vola via col vento



p. 33

Ecco una frase della mia pagina 33!!
Se vi va, scrivetemi anche la vostra frase preferita di questa pagina del libro che state leggendo!!

"Tu vuoi sposare soltanto Ashley e non lo avrai. 
E se egli ti volesse sposare, darei il mio consenso malvolentieri,
 e lo darei soltanto a causa della buona amicizia che 
 vi è fra John Wilkes e me.".
Poichè ella lo guardava stupita, concluse:
"Io desidero che la mia bimba sia felice, e con lui non lo saresti".
"Oh lo sarei! Lo sarei!
"No. Solo quando si sposa chi è simile a noi
può esservi la felicità".

da VIA COL VENTO, di Margaret Mitchell

Teoria interessante: siete d'accordo col papà di Rossella?
Possiamo essere felici solo insieme a chi è simile in noi?

giovedì 8 novembre 2018

Nata l'8 novembre: Margaret Mitchell



Ha scritto soltanto un romanzo nella sua vita ma le è bastato perchè il suo nome non fosse mai più dimenticato: sto parlando di Margaret Mitchell, l'autrice di Via col vento.


Nata ad Atlanta l'8 novembre 1900, la piccola Margaret aveva solo tre anni quando ebbe un piccolo incidente domestico: la sua gonna prese fuoco su una griglia di ferro e sua madre, per evitare che accadesse di nuovo, iniziò a vestirla coi pantaloni, tanto che si guadagnò il soprannome "Jimmy", cosa che la bimba si portò dietro fino all'adolescenza.
Ma tutta la sua vita fu costellata da eventi poco fortunati, come tre incidenti automobilistici, due cadute da cavallo e una commozione cerebrale quando una bottiglia di whisky lanciata da un ospite ubriaco la colpì alla testa.

Margaret ha iniziato a scrivere in tenera età, avendo cura di "rilegare" i suoi libri; all'età di undici
anni, "fondò" la propria "casa editrice" chiamata Urchin Publishing Co.; in seguito, avrebbe cominciato a scrivere le sue storie in quaderni rilegati.

Durante la sua adolescenza, ha scritto un romanzo intitolato The Big Four, sulle ragazze in collegio; il manoscritto è andato perduto, del resto lei stessa ha distrutto alcuni manoscritti e altri sono stati distrutti dopo la sua morte.

E' stata una studentessa indolente e svogliata; nutriva vaghe aspirazioni ad entrare in psichiatria. Ma quando sua madre morì durante la pandemia di influenza del 1918, Mitchell lasciò lo Smith College e andò a casa per gestire la casa per suo padre e suo fratello.

Mitchell era nota per la sua civetteria nei circoli sociali di Atlanta, per la lingua tagliente e il linguaggio "poco pulito", oltre che per fumare tre pacchetti di sigarette al giorno e bere grandi quantità di alcol.
Nei primi anni '20, Mitchell iniziò a collezionare libri erotici; lei e le sue amiche erano interessate a "tutte le forme di espressione sessuale". In una lettera alla sua amica Harney Smith, la  Mitchell nomina Fanny Hill di ohn Cleland e Aphrodite di Pierre Louÿs tra i suoi libri preferiti. Durante questo stesso periodo, stava già scrivendo Via col vento (che vinse il premio Pulitzer nel 1937).

Margaret Mitchell ha subito un infortunio alla caviglia che ha interrotto la sua carriera di giornalista. Suo marito John Marsh portò a casa tantissimi libri dalla biblioteca per intrattenerla durante la convalescenza; non solo, ma un giorno portò a casa una macchina da scrivere Remington Portable n. 3 e le suggerì di scrivere il suo libro. Cominciò immediatamente a lavorare su un romanzo dell'era della Guerra Civile con un protagonista di nome Patsy O'Hara, usando occasionalmente parti del manoscritto per sostenere un divano traballante.

Sono state intervistate circa 14.000 attrici per il ruolo di Scarlett O'Hara; per pubblicizzare l'uscita del film, i fans della scrittrice furono invitati a votare per le loro attrici preferite - e Vivian Leigh ottenne solo un voto. Ma Margaret Mitchell ha personalmente approvato la scelta di questa attrice per la propria Rossella.

La seconda guerra mondiale spinse la scrittrice a fare volontariato per la Croce Rossa americana, cucendo camici da ospedale e mettendo toppe sui pantaloni dei soldati. Ma la più importante responsabilità di Mitchell era scrivere lettere di incoraggiamento ai soldati.

Margaret Mitchell morì il 16 agosto 1949, cinque giorni dopo essere stata investita da un taxi mentre attraversava Peachtree Street nel centro di Atlanta. Non aveva neanche 49 anni.



https://blog.bookstellyouwhy.com

giovedì 7 febbraio 2013

Citazioni .. via col vento



frammenti

"Rimase un istante a stringersi le lettere al seno, 
pensando con nostalgia ad Ashley. 
I suoi sentimenti verso di lui non erano mutati dal giorno 
in cui se n'era innamorata.
Era la stessa emozione che l'aveva ammutolita quel giorno 
- aveva quattordici anni - 
quando sotto il portico di Tara lo aveva visto giungere a cavallo, 
e sorriderle coi capelli che brillavano al sole.
Il suo amore era ancora l'adorazione della giovanetta 
per un uomo che non riusciva a comprendere; 
un uomo che possedeva tutte le qualità che a lei mancavano, 
ma che destavano la sua ammirazione.
Egli era ancora il principe azzurro sognato da ogni fanciulla, 
la quale non chiedeva altra ricompensa per il suo amore 
se non un bacio".

tratto da VIA COL VENTO


mercoledì 13 marzo 2013

Proviamo a fare il cast di VIA COL VENTO



La mania giocosa di improvvisarmi regista dei libri che leggo continua a prendermi ^_^

Eh ma questa volta il mio cast di attori riguarda un colossal di fama mondiale....: Via col vento!!!

Come eguagliare attori di un calibro elevato quali Vivien Leigh, Clark Gable...?
Lo o, è un'ardua impresa ma a me piace giocare e divertirmi, anche con queste piccole cosucce.

Io intanto propongo i miei attori, ma accetto le vostre proposte!!
Fatemi sapere se siete d'accordo con me o se avete altri attori/attrici che vedreste bene nella parte dei personaggi usciti fuori dall'abile penna della Mitchell.

Cominciamo da lei, l'indiscussa protagonista, Rossella O'Hara.
Dopo una ricerca estenuante, indecisa tra Keira Knightley e Liv Tyler, ho optato per Natalie Portman, ma con riserva (non mi convince nessuna!!!!).

Rossella - Natalie

Ad essere sincera, la prima attrice bruna e bella cui ho pensato è stata Catherine Zeta-Jones, ma voglio una Rossella un po' più giovane; dopotutto, quando il romanzo ha inizio, Rossella ha solo 17 anni, Melania mi sa un anno di più, e la persona più "vecchia" è Rhett con i suoi 35 anni ( a fine libro ne ha 45).
Insomma, ho cercato attrici quantomeno nate dopo il 1970 :P

E Rhett Butler, mascalzone intelligente e fascinoso?
Anche qui la scelta non mi soddisfa ma per ora eccolo: Eric Bana, affascinante, no?

Rhett - Eric



Per il melanconico (e moscetto) Ashley Wilkes, eterna ossessione della bella Rossella, pensavo al bel Jude Law.

Ashley - Jude

La dolce e fedele Melania Wilkes la immagino con il volto altrettanto dolce e delicato di Michelle Monaghan.
Melly - Michelle
Il povero ed ingenuo Carlo Hamilton, primo marito della capricciosa Rossella: Elijah Wood.

Carlo - Elijah

Il secondo marito, Franco Kennedy, anch'egli seppellito: Tom Hollander.

Franco - Tom

L'antipatica e lamentosa Susele, sorella di Rossella, la immagino con una faccia tipo quella di Chloè Sevigny.
Susele - Chloè

Terminiamo con una donna dalla dubbia moralità ma dal gran cuore, Bella Waitling, che allieta o consola (in base alle circostanze) il focoso Rhett....: Debra Messing.

Bella - Debra

venerdì 1 febbraio 2013

Citazioni e .. riflessioni che vanno via col vento ^_^



Stamattina, prima di far colazione, ho leggiucchiato un po' il mio classico "Via col vento" e mi sono imbattuta in questa frase, che esprime un pensiero della vivace e capricciosetta protagonista, Rossella...
Mi ha fatto sorridere perché mi son ritrovata anche io, non solo da adolescente ma a volta pure adesso....!, a pensare qualcosa del genere, molto egoisticamente!!


"Come poteva papà continuare a parlare di Forte Sumter e degli yankees sapendo che il suo cuore era spezzato?
Come succede nei giovanissimi, ella si stupiva che gli altri potessero essere così egoisti da non pensare a lei e che il mondo continuasse a girare malgrado il suo crepacuore."

Che ne pensate?
Vi è mai capitato di formulare un pensiero del genere?
Vi dirò, benché mi renda conto che sia sciocco, assurdo ed infantile pensare che se noi siamo tristi, tutto il mondo sia costretto ad unirsi al nostro cordoglio o quanto meno smettere di girare per mezzora (viceversa, se siamo super felici, non è possibile che attorno a noi la gente continui ad essere ... arrabbiata, malinconica, indolente ecc....!!), qualche volta.. lo ammetto, m'è venuto questo pensiero, ma non perché davvero pensassi che si dovessero tutti fermare con me ed accorgersi delle mie emozioni, ma forse per la ragione che, quando siamo in uno stato emotivo forte e che perdura per un po', ci concentriamo tanto su noi stessi e un po' diventiamo egocentrici...!
No?

Vabbè, ho capito, oggi sono in vena di fare la filosofa!!
Pigliatemi così, abbiate pazienza!! ^_^

sabato 9 aprile 2022

Una volta sola non mi è bastata...

 

Qualche sera fa ho guardato su Rai Movie un film che mi piace moltissimo e che non mi stanco mai di riguardare: IL MOMENTO DI UCCIDERE (1996), diretto da Joel Schumacher, con protagonisti Sandra Bullock, Matthew McConaughey, Samuel L. Jackson, e tratto dall'omonimo legal thriller di Grisham.




Guardandolo, ripensavo al fatto che ci sono diversi film, libri, poesie ecc..., ai quali mi sono avvicinata più di una volta in passato ed ancora oggi continuano a non stancarmi perché ogni volta è (ed è stato) un po' come tornare a qualcosa di familiare, una sorta di "comfort zone" a cui mi piace (oggi come ieri) ritornare, sicura di ritrovare e riprovare le emozioni della prima volta.

Mi raccomando, fatemi sapere se avete anche voi film o libri o altro che non vi stancate mai di rivedere/leggere ^_-

Ecco, per quanto concerne i FILM, oltre a quello già citato (di cui mi attira la tematica della discriminazione razziale nei confronti dei neri; inoltre mi commuove sempre la arringa finale dell'avvocato della difesa, Brigance), ce ne sono ovviamente degli altri.

- TITANIC: davvero, non riesco a non guardarlo nonostante poi in casa tutti si lamentino con frasi del tipo "Ancora??? Ma basta, lo sai già come finisce e Jack muore, punto!", con tanto di smorfie e occhi al cielo.
Oh e che ci posso fare? Non solo me lo guardo, ma quando inizia tutta la concitazione post-iceberg, mi sale pure l'ansia come se non l'avessi mai visto prima.




- SCHINDLER'S LIST: eh sì, l'ho visto davvero taaaante volte ma, quando mi capita, lo rivedo e mi si attorciglia lo stomaco sempre. Quando si giunge alla scena finale dell'anello, che gli ebrei della lista regalano al loro herr Direktor, il groppo in gola è assicurato.

- TRILOGIA "RITORNO AL FUTURO": questa credo di averla detta un sacco di volte! È un'istituzione a casa dei miei rivedere con mio fratello e mio marito - almeno una volta all'anno - i tre film su Marty McFly in giro tra il 1885 e il 2015 sulla DeLorean; il divertimento sta più che altro nell'anticipare ogni battuta :-D




E poi ce ne sono davvero tanti altri, tipo La custode di mia sorella, Mine vaganti, i film di Checco Zalone, Il miglio verde, I Dieci comandamenti, Il colore viola, Ghost, Via col vento, Top Gun, Le ali della libertà, Stand by me-Ricordo di un'estate, Pretty woman... e potrei stare qui ancora un altro po' ad allungare la lista: tutti film visti e stravisti e che di certo rivedrò alla prima occasione, già lo so.

Poi ci sono anche quei film che, se dipendesse da me, non necessariamente rivedrei - né avrei scelto di  rivedere più volte in passato -, ma poiché esistono anche altri esseri umani dentro casa (ciascuno con i medesimi diritti), e beh... succede di dover assecondare le fisse altrui: questo vale per pellicole come Cast away, Sister Act, The day after tomorrow.


Circa i LIBRI, sono anni che difficilmente mi dò alle riletture; però in passato, ho avuto le mie manie per alcuni libri in particolare e non li ho letti due-tre volte (ehm... alcuni anche di più): IL DIARIO DI ANNA FRANK, JANE EYRE, CIME TEMPESTOSE sono in assoluto quelli che ho consumato di più, e poi LE AVVENTURE DI TOM SAWYER, ROSSELLA di Alexandra Ripley (il seguito di "Via col vento") e IL GIGLIO E IL LEOPARDO di Susan Wiggs.


Anche le POESIE rientrano in questa amata e confortante ripetitività; sono tanti i poeti che amo e di cui mi piace rileggere poco e spesso alcune liriche/sonetti, ma per brevità vi trascrivo le mie preferite.


MESE PER MESE, ANNO DOPO ANNO
(Emily Brontë)

Mese per mese, anno dopo anno,
la mia arpa ha versato un canto triste;
ora una nota vivace la rallegra
e il piacere intona le sue corde.

Che importa se le stelle e il bel chiaro di luna
si estinguono nel grigio mattino?
sono soltanto emblemi della notte,
e questo, anima mia, è il giorno.



HO SCESO, DANDOTI IL BRACCIO...
(Eugenio Montale)

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue


A SILVIA
(Giacomo Leopardi)


Silvia, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu, lieta e pensosa, il limitare
Di gioventù salivi?

Sonavan le quiete
Stanze, e le vie dintorno,
Al tuo perpetuo canto,
Allor che all'opre femminili intenta
Sedevi, assai contenta
Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
Così menare il giorno.

Io gli studi leggiadri
Talor lasciando e le sudate carte,
Ove il tempo mio primo
E di me si spendea la miglior parte,
D'in su i veroni del paterno ostello
Porgea gli orecchi al suon della tua voce,
Ed alla man veloce
Che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
Le vie dorate e gli orti,
E quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
Quel ch'io sentiva in seno.

Che pensieri soavi,
Che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia
La vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
Un affetto mi preme
Acerbo e sconsolato,

E tornami a doler di mia sventura.
O natura, o natura,
Perchè non rendi poi
Quel che prometti allor? perchè di tanto
Inganni i figli tuoi?

Tu pria che l'erbe inaridisse il verno,
Da chiuso morbo combattuta e vinta,
Perivi, o tenerella. E non vedevi
Il fior degli anni tuoi;
Non ti molceva il core
La dolce lode or delle negre chiome,
Or degli sguardi innamorati e schivi;
Nè teco le compagne ai dì festivi
Ragionavan d'amore

Anche peria fra poco
La speranza mia dolce: agli anni miei
Anche negaro i fati
La giovanezza. Ahi come,
Come passata sei,
Cara compagna dell'età mia nova,
Mia lacrimata speme!
Questo è quel mondo? questi
I diletti, l'amor, l'opre, gli eventi
Onde cotanto ragionammo insieme?
Questa la sorte dell'umane genti?
All'apparir del vero
Tu, misera, cadesti: e con la mano
La fredda morte ed una tomba ignuda
Mostravi di lontano.


L'INFINITO
(Giacomo Leopardi)

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.
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